Debito Pubblico Italiano

Translate

sabato 26 settembre 2009

Scudo Missilistico: Putin-Obama 1-0

Che lo scudo missilistico non sia neppure lontanamente paragonabile ad un arma nucleare offensiva è chiaro a tutti i generali e soprattutto è chiaro a chi ha un minimo di cognizione fra la differenza tra un arma offensiva e difensiva. Ora premesso che in realtà dal punto di vista tattico tutto può essere usato sia per l'attacco che per la difesa, è ovvio che vi è pure una differenza fra una guardia di confine che indossa un giubotto antiproiettile e uno dall'altra parte che gli punta contro un missile terra-aria.
La partita che ha giocato Putin è stata proprio questa. Ha rispoto al giubotto con un missile, nucleare in questo caso e a dire il vero più di uno, una batteria di missili nucleari a Kalingrad per la precisione. Putin gioca la vecchia politica, sporca a dire il vero, di estensione del dominio politico tramite la minaccia nucleare e punta o meglio minaccia di puntare missili nucleari verso l'Europa ( la Polonia farebbe parte dell'Europa e dell'alleanza atlantica... ). Premesso anche che la Russia da un pò di anni ha ricomnciato a fare regolari "esercitazioni" con i bombardieri nucleari che regolarmente viaggiano lungo i confini delle nazioni e basi NATO inclusi i piccoli sconfinamenti che ricordano la guerra fredda, a mò di gioco per saggiare la risposta "nemica" ma anche invero per essere sempre pronti, beh il quadro della reale situazione si inizia a delineare meglio di come vorrebbero far apparire Putin e i suoi ed emerge anche abbastanza il bluff di Putin che deve fare i conti con un calo di popolarità non indifferente, specialmente dall'ala ultranazionalista che sfocia talvolta nel terrorismo interno.
Lo scopo di Putin è quindi mantenere il controllo politico e anche se oggi il Presidente Russo è Mendevev, rimane sempre un uomo di Putin che un pò come d'Alema in Italia, per intenderci ma con molto più potere da parte del petroliere russo ex capo del KGB, alla fine dà o meno la sua benedizione...; inoltre suo obiettivo è stabilizzare la Russia, specialmente quella nazionalista, adottando una politica aggressiva e mostrando ai suoi nemici interni ma anche esterni una Russia forte.

Il primo passo per fare questo è anche ovviamente estendere la sua influenza politica nelle regioni e nazioni immediatamente confinanti ex satelliti dell'URSS. Contrastare la politica dello scudo missilistico in Polonia e dell'estensione NATO in Georgia è essenzialmente questo ossia riservarsi la possibilità di espandere l'influenza politica di Mosca in Europa.

Ora lo scudo missilistico su cui tanto si discute e che Putin aveva addirittura paragonato a sproposito alla crisi di Cuba che invece vedeva coinvolti da un lato missili nucleari ad uno "sputo" da Miami e dall'altra testate in Turchia..., beh dicevo lo scudo consiste in una stazione radar in una nazione e una batteria di missili antimissili a testata convenzionale in un altra. Ora tralasciando che sistemi del genere sono ovunque seppure non specificamente pensati per contrastare missili nucleari, e che cmq le nazioni NATO hanno uno scudo missilistico a seguito di quello sviluppato negli USA o meglio una sua estensione, risulta evidente il gioco tutto puramente politico e non strategico sulla questione, ossia mostrarsi forti e voler estendere la propria influenza nelle ex nazioni inglobate dal Patto di Varsavia....
Il bluff di Putin risulta tanto più evidente quando accetta di buon grado la sostituzione di un Radar e una batteria antimissile, con una flotta navale presso i confini Russi e che andranno a sostituire la necessaria difesa antimissilistica prevista in quelle nazioni, per respingere eventuali minacce all'Europa da Est in particolare dall'area Medio Orientale, tenuto conto oltretutto che la Russia ha più volte rifiutato di far parte dello stesso progetto di difesa missilistica insieme alla NATO.

A Bush era piuttosto chiaro il bluff di Putin che voleva mostrarsi più forte di fronte l'America ( si pensi anche alla crisi del Caucaso l'estate dell'anno precedente in Georgia ), ma Obama invece si muove su binari diversi. Cerca la collaborazione Russa per contrastare la minaccia Iraniana, ma soffre anche le eccessive intrusioni del suo stesso partito da correnti più estremiste e secondo alcuni anche troppo "socialiste".
Obama forse ottiene il suo risultato in Iran con la condanna forte anche della Russia nell'ultima riunione ONU, ma a quale prezzo ? Ben critica McCain denunciando un Obama che mostra un'America debole, dietro i "capricci" Russi. Lo stesso tragico errore che come più volte ho detto, commise Carter in Iran. Anche se non credo che Obama voglia fare qualcosa di simile, le notevoli pressioni interne con le quali si scontra nel suo partito al Congresso lasciano perplessi così come le ultime dichiarazioni sull'impegno in Afghanistan.

Bisogna anche considerare un ulteriore fatto, ossia come da circa dieci anni con buon impegno soprattutto dell'amministrazione Bush in Europa vi sia stato un sempre maggiore e progressivo smantellamento degli armamenti nucleari. Questo fatto dimostra ancora di più l'infondatezza delle accuse del Cremlino.

E a niente valgono le rassicurazioni di Obama sulla maggiore versatilità dello scudo navale, di fronte gli affondi della parte avversa che a questo punto profittano della resa di Obama e gli conferiscono il colpo di grazia andando a rete:
http://it.notizie.yahoo.com/4/20090921/tpl-oittp-usa-scudo-russia-39349ed.html

Come ovviamente c'era da aspettarsi, nonostante la felicità di Putin per aver messo in smacco Obama, perlomeno pubblicamente e aver mostrato un America debole, un alto generale Russo e il capo dello Stato maggiore Russo giustamente osservano che c'è una flotta navale lì vicino... non lo dicono apertamente ma è molto chiara la cosa alludendo alla "componente su base navale" in sostituzione di quello terrestre.
Contestano che lo scudo è sempre lì, mantenendo la partita aperta, ma in realtà che vi sia anche un certo dispiegamento navale, quello sì con potenziale offensivo, presso i confini Russi e in fondo non hanno tutti i torti.

Insomma è una questione non ancora conclusa in cui Obama sacrifica forse troppo per la sua causa. Il prezzo che ha pagato lo scopriremo nel prossimo futuro.
Certamente Kennedy all'esatto opposto se ne uscì a testa alta, fiero anticomunista che aveva avviato la guerra in Vietnam con grande e serio coinvolgimento e che era pronto ad entrare in guerra con la Russia, alla fine dicevo se ne uscì a testa alta scambiando i missili di Cuba con quelli Turchi di cui cmq era previsto lo smantellamento in quanto oramai obsoleti e necessitanti manutenzione.......

Sicuramente una flotta navale in Europa è decisamente meglio per gli USA e la NATO, ma considerando tutto quanto fin qui detto, McCain ha ragione e de facto contribuisce ad una maggiore influenza politica Russa in Europa a partire dall'Est Europa.
Insomma il Bluff di Putin non era una minaccia concreta nè lo era tantomeno lo scudo missilistico che si poteva "tranquillamente" continuare a realizzare. Quando e se la Russia avrebbe realmente schierato batterie di missili a Kalingrad contro l'Europa con la quale pure intrattiene molti lucrosi affari, la NATO a quel punto avrebbe potuto fare lo stesso schierando o minacciando di schierare missili in Polonia in risposta a quelli Russi.

Personalmente non credo che la Russia alla fine volesse davvero riaprire una guerra fredda anche perchè sono notevoli i suoi interessi in Europa, credo che la situazione potesse e possa tutt'ora essere risolta senza risultare deboli.
Alla fine cmq la Russia deve anche decidere da che parte stare e certamente noi non possiamo e non dobbiamo farci coinvolgere dalle spinte ultranazionalistiche nella russia di Putin che punta al dominio delle risorse energetiche ( guerra in Georgia )e ad una sempre maggiore ingerenza politica in Europa.

Non si può concludere quest'articolo senza aver fatto anche un'altra considerazione. Persone come Putin, Abraimovic ecc. in fondo vengono fuori dall'enorme flusso di denaro che NOI abbiamo "donato" e dato alla Russia per far fronte alla grave crisi economica dopo il crollo del governo centrale di Mosca dell'URSS. Non dimentichiamoci che è pur sempre insieme agli USA, il più grande arsenale nucleare, ma anche chimico e batteriologico del mondo. E si è fatto di tutto per tenere su un governo che evitasse che tali materiali finissero sul mercato nero ad accesso quindi del terrorismo mondiale.
La Russia si trova quindi oggi ad affrontare un periodo delicato caratterizzato da forti tensioni interne che da un lato non vogliono o quantomeno non dovrebbero dimenticare una certa gratitudine verso l'Occidente che gli ha dato enormi risorse economiche quando erano al collasso, e che Putin decisamente non mostra in questa questione, e che tutt'oggi ha notevoli interessi economici in Europa e dall'altro gli animi nazionalistici e ancor di più ultranazionalistici che mirano alla restaurazione della superpotenza Russa, fatti forti anche della diffusa povertà dell'economia russa dominata dalle oligarchie e dal corporativismo Russo che si fa sempre più aggressivo anche sul piano globale.

L'unico augurio che possiamo farci è che di fronte risposte secche e violente di fronte la mano tesa di Obama, quest'ultimo non manchi del rigore necessario. Tuttavia è necessario ribadire come le critiche di McCain siano a dir poco giuste e che mettono l'America già indebolita dalla crisi economica, a rischi ulteriori mostrando una certa debolezza politica dell'influenza Americana.
http://it.notizie.yahoo.com/4/20090917/tts-oittp-usa-scudo-missilistico-difesa-ca02f96.html

http://www.newsmax.com/insidecover/mccain_missile_shield/2009/09/18/261971.html


E' tutto lì, alla fine i missili c'entrano relativamente, il bluff di Putin mostra un America debole e questo può essere un grave pericolo per la pace, ma soprattutto per la democrazia e la libertà nel mondo a partire da quella appunto di Polonia e Repubblica Ceca.