Debito Pubblico Italiano

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sabato 24 settembre 2011

FMI: eccessivi timori su Spagna e Italia. I mercati guardano alla scarsa crescita

Lagarde cerca di smorzare i toni. I timori per la crescita condizionano i mercati


Nel tentativo di smorzare gli animi e gli umori del mercato l'FMI evidenzia come l'avanzo primario dell'Italia, il risparmio privato, sia effettivamente consistente, evidenziando come la manovra metta a posto i conti, anche se per il sottoscritto e a quanto pare anche i mercati, la ritengano niente più che fare cassa a breve termine..... vabbè. Infine denota come 10 anni fa eravamo un'economia competitiva e dinamica. E' vero, primo perché forse c'era una classe politica migliore, ma soprattutto perché eravamo indipendenti, avevamo la nostra moneta ed economia e grossomodo decidevamo da soli con chi commerciare, anche se imbrigliati negli accordi Europei che ci sono già costati l'Italsider ad esempio giusto per dirne una....

Negli ultimi 10-15 anni siamo entrati nella WTO nella UE, a cui abbiamo ceduto il seggio WTO e numerose questioni inerenti la nostra sovranità nazionale e siamo entranti nell'Euro e l'economia è colata a picco invasa da prodotti stranieri e un calo quindi dell'export anche a fronte di delocalizzazioni massicce: non è certamente un caso ! E la Germania ha ripreso la competizione aumentando la spesa sociale pubblica a sostegno dei lavoratori, spesa oramai fuori controllo che si regge sulle esportazioni verso l'Europa, per quanto stiano facendo progressi e accordi anche con USA e Cina. Ecco perché più di tutti teme la fuoriuscita dall'Euro. Tendenzialmente la popolazione Tedesca lo vorrebbe in quanto giustamente non hanno voglia di pagare i debiti degli altri, ma il governo non sa poi come reggere la spesa con il conseguente ed inevitabile calo dell'export tedesco. Nigel Farage ha ad esempio definito più volte la Grecia come ridotta ad un protettorato tedesco e non ha per niente torto, non solo lei forse è in questo stato o quasi....
La Germania è anche una grande nazione di grandi lavoratori come la Francia, non è questo che si mette in dubbio. Ma dubbia è la politica che persegue, per altro a noi impone l'apertura mentre loro incentivano la loro economia, fanno bene ma questo genere di rapporti si chiama colonizzazione. Anche se al momento si sta riprendendo e la cosa di certo fa piacere, essa non è più tuttavia la grande Germania di un tempo e le critiche forti di Kholn al governo Merkel dovrebbero indurci a riflettere seriamente su varie questioni...

Per quanto riguarda l'Italia l'FMI ha ragione pesa la situazione politica, senza crescita l'Italia rischia seriamente la recessione e per farla servono urgenti riforme per liberalizzare l'economia e rendere più snello ed efficiente il settore giustizia. E' questo in effetti quello a cui guardano i mercati. L'estate scorsa, avevamo previsto la crisi di deficit a cui l'Italia andava incontro, e poco tempo prima della crisi dei bond avevamo previsto il crack Italiano secondo come sta avvenendo e come continuerà a meno di decisivi cambi di rotta nella gestione politica.

Vi ricordiamo nel merito il lungo articolo sull'analisi della situazione Italiana pubblicato il 24 Maggio, prima della crisi dei bond Italiani e, ad opinione di chi scrive, all'origine della sfiducia dei mercati verso il nostro paese:



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