Nei prossimi 2 o 3
mesi, l'Europa così come la conosciamo potrebbe non
esserci più. O l'Eurozona si frammenterà travolta dai
debiti, oppure nascerà sempre più un nuovo Superstato
Europeo. Proprio nel momento in cui scriviamo, sono in corso riunioni
dei ministri degli esteri e dei capi di governo Europei per trovare o
meglio porre in atto politiche comuni per affrontare la crisi
dell'Eurozona. Perlomeno questa è la versione ufficiale. Nei
fatti già da alcuni mesi si discute dell'implementazione del
nuovo trattato MES, Meccanismo Europeo di Stabilità. Passato
un po' in sordina come una “semplice” maggiorazione del fondo
salva-stati è in realtà qualcosa di assai più
complesso che determinerà del tutto la fine dell'autonomia dei
parlamenti nazionali.
Il MES prevede in sé
varie forme di meccanismi di governo, emissione di fondi e così
via, alcune potrebbero persino sembrare positive. E' Composto da un
consiglio dei ministri economici degli stati europei con all'interno
un osservatore della Banca Centrale Europea. Al di sotto di loro chi
ne attua effettivamente le politiche ossia un consiglio di
governatori scelto per vie burocratiche con lo stesso un osservatore
della BCE. La prima cosa che ci si chiede e che salta agli occhi, è
a cosa serva un osservatore della BCE e quale sia effettivamente il
suo ruolo........ la seconda è che si tratta chiaramente di
una forma di governo assai distante dalle popolazioni e dalla volontà
democratica. Ma andiamo per gradi, essenzialmente detto in estrema
sintesi, il MES una volta ratificato dai parlamenti nazionali, cosa
che avviene oramai per mera formalità, avrà poteri
virtualmente illimitati in materia di gestione del bilancio. In altre
parole potrà drenare le casse degli stati nazionali ogni qual
volta vorrà per salvare le banche, emettere fondi per questo o
quest'altro ecc... in altre parole il parlamento nazionale sarà
svuotato di un fondamentale cardine del diritto democratico, la
votazione in materia di bilancio della spesa nazionale !!!
Tant'è vero che
già si parla della nomina di un Ministero del Tesoro Europeo,
sempre più distante dalle popolazioni... un ministro del
Tesoro Europeo facente capo ad un governo Europeo non eletto e frutto
di nomine burocratiche stile epoca Sovietica. Ci meravigliamo che
l'Europa sia in crisi ?
Rimandiamo ad ogni modo
in coda per alcune fonti di approfondimento.
Sul fronte Greco
invece osserviamo l'ostentazione di continuare a tenere la Grecia
ancora incatenata all'Euro. Per molto meno in passato si sarebbero
dichiarati guerra. Ma perchè tale ostinazione ? A parte il
fanatismo social-globalista, va osservato come in effetti il debito
Greco sia stato usato a loro volta da Germania e Francia, le loro
banche specialmente, per rimetterlo in garanzia sul loro stesso
debito. Non si parla quindi solo di investimenti persi, ma di una
vera e propria economia del debito, simile alla crisi dell'Est Europa
di qualche anno fa, crisi prevedibile peraltro e prevista, il cui
costo ovviamente è gravato anche sui nostri conti pubblici per
salvare le relative banche come Unicredit per esempio per quanto
riguarda l'Italia quando poi vi entrarono pesantemente anche i
Libici, e ovviamente i debiti non scompaiono dal giorno al domani per
magia, né serve nasconderli sotto il tappeto dell'Euro come
fece Prodi, prima o poi tornano e con tutti gli interessi. Va da sé
quindi che l'insolvenza Greca, renderebbe nulle le rispettive
quantità di Euro di spesa pubblica garantiti dal debito
Greco...... perché questo ? Perché le economie delle
nazioni Europee erano e sono tutt'ora profondamente diverse, da cui
la generazione del debito nel momento in cui si vuole forzare un
mercato economico comune, una politica comune, ecc. ecc. Per non
parlare poi degli squilibri strutturali nel mercato globale e di cui
abbiamo anche noi più volte parlato proprio in merito la
Grecia, così come l'Irlanda ecc.
La Germania invece ha
incentivato il recupero di competizione grazie alla spesa
sociale, sempre più alle stelle, grazie al governo della
Merkel oggetto di forti e sempre più numerose critiche da
parte di Kholn. Spesa sociale che la Germania può ripagarsi
essenzialmente grazie all'export verso l'Europa, per la quale è
fondamentale la colonizzazione dell'Euro; con una moneta diversa più
conforme all'economia Greca o delle varie nazioni meno forti, sarebbe
più difficile farlo causa i prezzi maggiori.
Allora ecco il duo
Francia-Germania in procinto di colonizzare il continente,
escludendo l'Inghilterra dalle future politiche della UE. Per quanto
sia un grande ammiratore della Francia credo che questa volta Sarkozy
stia sbagliando e in effetti sondando l'opinione pubblica Francese non
è certo questo che vogliono ossia la rinuncia alla propria
sovranità e così via.
Bisogna però
rivolgere anche un'osservazione. Nonostante lo scetticismo di chi
scrive e chi la pensa in un certo modo, si è entrati nel PPE
per cercare di migliorare l'Europa dall'interno. Ora sono ovvie due
cose, primo che il PPE è un partito socialista, secondo che
tale scopo sia fallito e che l'Italia pur avendo il dovere di
imparare da quanto hanno conquistato e ottenuto i popoli Europei, è
anche ora che l'Italia cambi strada e sappia curarsi di se stessa.
L'Italia dovrebbe
considerare seriamente di uscire dall'Euro e ristrutturare il debito
e la spesa, proteggendo di più il mercato, soprattutto dalla
concorrenza sleale della produzione cinese e dei Brics ( economie
emergenti ).
Tanto è chiaro che
oggi in Europa per l'Italia non c'è posto per tante ragioni di
cui abbiamo parlato.
Secondo inoltre una
notizia bomba quantomai allarmante e preoccupante, riportata dal
Telegraph Road, nel tentativo disperato di salvare l'Eurozona
scontrandosi anche con una volontà popolare contraria
crescente a partire dall'Inghilterra con un parlamento spaccato in
due e sempre più numerose opposizioni in tutta Europa, per
volontà dello stesso presidente del consiglio Europeo Herman
Van Rompuy, eletto non si sa bene come, di certo non per voto
popolare, si vuole escludere volontariamente l'Inghilterra dalla
costituzione forzosa e rapida di una sorta di nuovi Stati Uniti
Europei, anche se a detta di chi scrive somiglia molto più
all'Unione Sovietica Socialista Europea, attivando così vari
punti centrali del Trattato di Lisbona. Tale approvazione è
prevista avvenga in modo rapido, e notevoli pressioni ci sono
affinché il MES sia già in vigore entro Dicembre 2011,
magari con un nuovo ministro del Tesoro Europeo.
E' in questo contesto
che vanno quindi collocate le recenti parole di Berlusconi
nell'affermare che:
“Nessuno nell'Unione
può autonominarsi commissario e parlare a nome di governi
eletti e di popoli europei. Nessuno è in grado di dare lezioni
ai partner”.
C'è
da ammetterlo, possiamo essere orgogliosi che, nonostante
i suoi difetti ed errori, tali parole le abbia espresse un primo
ministro Italiano in difesa della volontà democratica contro
le oligarchie autoreferenziate !
Links: