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domenica 18 aprile 2010

Carbon Tax: quanto costerà all'Islanda il suo Vulcano ??

Le flautolenze vulcaniche e la truffa del riscaldamento globale



Alla luce della creazione delle tasse sull'anidride carbonica di cui l'UE ne è entusiasta sostenitrice, viene da chiedersi quanto dovrà pagare l'Islanda per le colossali emissioni del suo vulcano che in questo momento, 18-04-2010, sta paralizzando i cieli d'Europa ?!





Potete scommetterci che avrà anche impatti sul clima molto più di tutte le emissioni industriali dell'intera Europa per quanto meno di eruzioni vulcaniche più potenti di questa che accadono un po' in giro per il mondo e/o “favorite” in tal senso anche da diversa posizione geografica.

Era l'estate del 1816, ci ricorda il buon Antonio Navarra in un articolo del Mattino del 17 Aprile 2010, una fredda, piovosa estate che rovinò le vacanze di molti vacanzieri inclusi quelli sulle Alpi Svizzere che a momenti forse avrebbero fatto meglio ad andare sulle piste da scii. Un gruppo di costoro in vacanza sul Lago Ginevra, decise per trascorrere il tempo in casa di organizzare una sorta di gara di racconti dell'orrore. Fu in quell'occasione che Mary Shelley ideò “Frankestein” e John Polidoro “Il Vampiro” ispirandosi ad un'idea di Byron anch'egli presente.
Loro non lo sapevano, ma quello che passerà alla storia come l'anno senza estate, era stato provocato dall'eruzione colossale del vulcano Tambora sull'isola di Sunbawa in Indonesia.

L'eruzione del settembre del 1815 emesse tante di quelle polveri nell'atmosfera a filtrare la luce solare, senza parlare della quantità di varie emissioni di gas tossici e anidride carbonica degne, a opinione di chi scrive, delle medie annuali di una nazione moderna, da cambiare il clima meteorologico globale con un impatto così forte da cancellare l'estate del 1815 di quell'anno... e stiamo parlando dell'eruzione di un singolo vulcano.

Di eventi così ne capitano in natura. Oltre ai vulcani dell'Indonesia, possiamo ricordare i vulcani della Tanzania che davvero fanno impallidire le emissioni globali umane, quelli del sud e nord America e che dire di quelli di tutta la cintura del fuoco sotto il Pacifico con le loro emissioni sia in superficie che sulle varie isole vulcaniche dell'Oceano Pacifico che quelli, molto di più, subacquei.

E' importante sapere queste cose, come il vulcanismo sia il vero fattore chiave insieme al sole della meteorologia terrestre e di come sia solo una combinazioni di fattori quali l'aumentata attività solare, mista ad aumentata attività vulcanica a provocare i cambiamenti climatici a cui assistiamo.
Alcuni studi scientifici per altro ipotizzano un' ulteriore iterazione fra i due fenomeni, vulcanismo, terremoti e attività solare; responsabile chiave l'iterazione magnetica fra il sole che, secondo questo studio*, funge da magnete in cui la terra ferrosa viene deformata dall'azione magnetica del sole. Più precisamente il magnetismo solare interagisce con il campo magnetico terrestre e da qui al nucleo ferroso di tutto il pianeta e la crosta. Il fenomeno è conosciuto come magnetostrizione, fenomeno noto ai geologi per gli effetti del magnetismo sulle rocce ferrose e magnetiche, ma che in questo caso sottopone l'intera crosta terrestre a stress a causa della forza magnetica che vi agisce. Questo per altro potrebbe spiegare l'aumento di attività sismica che si percepisce con l'attivazione delle maggiori fagli a rischio in giro per il mondo ricordando oltre al cmq atteso terremoto Aquilano, quello altrettanto atteso in Turchia, altri due in Indonesia, in Cina, ad Haiti, in Cile e nella Bassa California. La cosa ha senso se consideriamo faglie che hanno già un certo accumulo critico di stress a cui si aggiunge quello provocato dal fenomeno di magnetostrizione di questo periodo che provoca quindi la rottura di tutte queste faglie in giro per il mondo.

In questo quadro risulta a dir poco comica la decisione dell'UE di tassare le flautolenze delle vacche perchè inquinanti. Poco importa se un'elementare legge della biologia, insegnata appunto alle elementari, ci insegna che tutte le emissioni carboniche naturali sono assorbite dalle forme di vita vegetali che anzi prosperano dove c'è più carbonio, convertendolo nell'ossigeno di cui si nutrono i primi.
A dire il vero la decisione dell'UE si basa su uno studio del World Watch Institute che afferma che le emissioni delle vacche e in generale degli allevamenti, sono così elevate da aver superato la capacità di assorbimento dei vegetali mediante sintesi clorofilliana. Ora se da un lato questo genere di considerazioni sono senz'altro utili per sensibilizzare la salvaguardia delle foreste, che oltre all'ossigeno ci danno amminoacidi e vitamine essenziali alle specie animali incapaci di sintetizzarle, dall'altra si ignorano ancora una volta i concetti elementari alla base delle evoluzione e tutt'ora sussistenza della vita sulla terra.

Si perché ancora una volta se torniamo alle “flautolenze” del vulcano islandese e magari prendiamo anche tutti gli altri, altro che vacche......
I vulcani sulla terra ripeto, inquinano di gran lunga di più come si dimostra facilmente, dell'intera umanità e delle sue attività correlate. Bene assunto questo fatto, alcuni si chiederanno ma allora com'è possibile che la vita sia ancora qui ? Ed è proprio questo il punto ! Perché se ci meravigliamo delle emissioni delle vacche, allora che dire di quelle dei vulcani ? Eppure la vita continua. Come mai ? Dovete sapere cari amici che leggete queste pagine in questo momento, che se l'intera attività vulcanica terrestre, inquina molto di più dell'intera attività umana in modo impressionante, essa stessa non è niente, rispetto all'attività vulcanica presente sulla terra quando è comparsa la vita.

E' proprio questa la magia dell'evoluzione della vita sulla terra, della natura e degli equilibri naturali della vita su scala globale ! L'inquinamento vulcanico naturale quando è comparsa la vita sulla terra era un qualcosa di così immenso e colossale che non possiamo neppure immaginarlo, anche solo rapportandolo all'attività vulcanica globale attuale. Eppure non solo comparse la vita, ma si è evoluta a tal punto da riempire la terra.

E sapete chi furono queste prime forme di vita ?? Essere unicellulari e simili, microrganismi acquatici che si nutrivano di tutta quell'anidride carbonica, rilasciando ossigeno basati su reazioni fotosintetiche.
Gli Oceani sono il vero cuore vitale della terra, la vita è nata su questo pianeta perché c'erano oceani di acqua e ancora oggi ricoprono questo ruolo fondamentale. La vegetazione è anche molto importante e da tutelare per tante ragioni, ma la vita ci perviene fondamentalmente dagli oceani, da tutti quei microrganismi che da miliardi di anni hanno reso possibile la vita sulla terra e quindi dal cosìdetto fitoplancton che produce almeno la metà dell'ossigeno prodotto dalle piante. Per cui se di inquinamento dobbiamo parlarne in termini di sussistenza della vita, essa va fatta tutelando in primis gli oceani veri ed unici motori della vita sulla terra, poi ovviamente l'aria che respiriamo, le foreste e il cibo di cui ci nutriamo. Invece quindi di sprecare risorse preziose a combattere le flautolenze delle vacche, faremo bene a combattere l'inquinamento chimico industriale che si sversa negli oceani e che potrebbe in futuro, compromettere davvero la sussistenza della vita sulla terra nel momento in cui attaccasse la sussistenza del fitoplancton che fra l'altro è pure una base fondamentale della catena alimentare.

Per altro le osservazioni della NASA ci mostrano come il fitoplancton tendi a concentrarsi presso le regioni costiere dove prospera ossia ove sono maggiormente presenti le emissioni di Anidride Carbonica che quindi è essenziale per il fitoplancton.

E il metano delle flautolenze ?? E i vulcani rispondo ? E le flautolenze di tutta l'umanità e di tutti gli esseri viventi della storia ?? Sul metano in particolare la riposta migliore la dà una splendida lezione di vita nel vero senso della parola, del grandissimo Isaac Asimov*. Non proverò neppure a riassumerla e vi invito caldamente a leggerla dal link riportato nelle note di approfondimento ove Lui la espose in modo più rigoroso e tuttavia comprensibile, il link è in italiano; tuttavia mi limito a citare un principio alla base della formazione della vita sulla terra anch'esso ossia la fotolisi. Detta in parole povere, ma rimando sempre all'articolo di Asimov, all'epoca i raggi UV arrivavano direttamente sugli oceani, producendo quindi la scissione della molecola dell'acqua H2O mediate appunto fotolisi in Idrogeno e Ossigeno. Prevalentemente questo fenomeno a dire il vero ci ricorda Asimov avviene nell'alta atmosfera dove le molecole di acqua vengono così scisse, l'idrogeno perso nello spazio e l'Ossigeno in atmosfera. Esso combinandosi con i gas maggiormente presenti all'epoca ossia metano e ammoniaca produce così Anidride Carbonica e Acqua.
Nel momento in cui il metano diminuisce man mano che questa reazione procede nei millenni, l'ossigeno che raggiunge i livelli più alti dell'atmosfera, non avendo più altro metano o ammoniaca con cui combinarsi, colpito dai raggi UV, tende ad aggregarsi in molecole di ossigeno più pesanti formando ossia il famoso Ozono. Che quindi come vediamo si autoforma naturalmente e questo vale anche per l'Antartide dove dunque il famoso buco dipende fondamentalmente dall'incidenza dei raggi del sole e infatti varia con l'attività solare. Il metano quindi non fa effetto serra più di tanto, ma reagisce con l'ossigeno, specialmente lì dove i raggi UV riescono ad innescare la reazione quando ci arrivano ossia al polo Sud dove c'è il buco dell'Ozono o nell'alta atmosfera. Se non fosse così le specie viventi nel corso dei milioni di anni avrebbero saturato l'atmosfera terrestre di metano con miliardi e miliardi di flautolenze.. ma così non è. Ancora una volta la magia dell'evoluzione sulla terra e dei suoi equilibri è maggiore di quanto noi possiamo immaginare.

In ultima analisi sulla questione anidride carbonica, questo è quanto scriveva Asimov nel 1975 anno in cui non si parlava minimamente di riduzione dei gas serra che prosperavano in tutto il mondo liberi e felici o forse proprio allora se ne parlava:

Le forme di vita fotosintetiche hanno prosperato talmente da consumare l’anidride carbonica dell’atmosfera, assorbendo carbonio e riempiendo l’aria di ossigeno. In questo modo, tramite l’azione della vita, l’A-II carica di azoto-anidride carbonica venne trasformata nell’attuale A-III, carica di azoto-ossigeno.”

poi continua e ci ricorda che nonostante l'intera umanità, l'inquinamento, le emissioni serra antropiche in generale e l'intera attività vulcanica globale:

La concentrazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera odierna è solo dello 0,035% contro il 21% dell’ossigeno. In effetti, sarebbe utile al mondo vegetale in generale avere come parassiti forme di vita che consumino ossigeno e producano anidride carbonica. Servirebbe ad aumentare, almeno un poco, l’anidride carbonica dell’aria.”

In altre parole Asimov ci sta spiegando come in realtà già nel 1975, vi sia anche troppo Ossigeno nella nostra atmosfera e che sarebbe positivo l'aumento di CO2 per tutte le specie vegetali e quindi in generale per tutti gli esseri fotosintetici incluso il fitoplancton e in definitiva per la vita sulla terra in generale. Più Anidride Carbonica significa più vegetali e quindi infine anche più cibo.


Si potrebbe quindi addirittura assumere che la riduzione di fitoplancton negli ultimi 30 anni come ci mostrano le osservazioni e gli studi satellitari della NASA, possa anche essere un effetto negativo di 30 di lotta e riduzioni delle emissioni di Anidride Carbonica e che l'aumento di esseri viventi animali che brucino più ossigeno e emettano più CO2 sulla terra non possa che avere un effetto positivo sotto quest'aspetto per il pianeta in generale. Non si può neppure parlare più di tanto di inquinamento chimico come conseguenza della riduzione di fitoplancton in quanto certamente il mare aperto è chimicamente meno inquinato delle coste in prossimità degli scarichi industriali per quanto cmq rimando agli studi della NASA in nota per i dovuti approfondimenti e precisazioni.
Ridurre quindi ancora di più e ossessivamente l'anidride carbonica in una società industrialmente così evoluta da aver fatto prosperare 5 miliardi e passa di esseri umani, significa a parere di chi scrive mettere in pericolo la vita sulla terra. I nostri amici vegetali e fotosintetici che ci danno ossigeno, amminoacidi e vitamine, hanno bisogno di molta più anidride carbonica di quanta ce ne sia già.
E infatti l'aumento di concentrazione di CO2 degli ultimi tempi ha causato un'aumento nei ritmi e tempi di crescita delle foreste e quindi in definitiva ad un aumento dell'assorbimento della stessa CO2 che riporta quindi un certo equilibrio. In altre parole la CO2 fa bene alle piante e questo lo sapevamo a discapito di chi ne parli male come conviene pure l'autore di un articolo interessante sull'argomento che cito in nota. Oltretutto infine il global warming si è pure fermato ed è piuttosto stabile seppure non si è invertito rispetto le temperature medie del secolo precedente prese come riferimento. Considerando che secondo la climatologia siamo all'uscita di una piccola era glaciale di due secoli fa e che il sole ha aumentato la sua attività causando un riscaldamento di tutti i pianeti del sistema solare a tal punto da far sciogliere le calotte e i ghiacciai marziani così come quelli terrestri e come accade sugli altri pianeti ( saranno i marziani ? ), beh considerando tutto questo è tutto semplicemente naturale.
Non solo lo studio sui ghiacciai sembra dimostrare come ad una diminuzione dei ghiacci corrisponda un aumento di concentrazione di CO2 e viceversa che quindi causerebbe il Global Warming. In realtà tali stessi studi dimostrano che la corrispondenza fra aumento di CO2 e scioglimento dei ghiacci non è immediato ma vi è un certo lasso di tempo. In conclusione si chiedono vari studiosi fra cui sempre il qui citato autore del sito “Climate Monitor”, perchè considerare la CO2 come causa e non come effetto ??

Chi scrive proverà a farlo, mettendo insieme i pezzi di cui sin qui abbiamo parlato a fronte dell'intero discorso qui fatto chiedendo scusa per la mancanza di rigorosità e eventuali imprecisioni.

Il Sole, fornace ad energia nucleare per eccellenza, dalla quale dipende la vita sulla terra e l'esistenza stessa del sistema detto appunto solare.
Il Sole ha i suoi cicli, questo lo sappiamo molto bene e in questo momento viviamo in un picco di attività solare che raggiungerà il suo apice nel 2012. Quando questa aumenta, aumenta il calore e l'incidenza dei raggi solari generando maggiori attività fotosintetiche. Esse assorbono CO2 e si ha uno scioglimento dei ghiacci a causa del maggiore calore del sole. In realtà però come vediamo nel mondo odierno, lo scioglimento dei ghiacci, aggiungerei per ovvie ragioni, viene prima della riduzione sensibile di CO2 che richiede più tempo a causa del tempo necessario perchè l'aumentata attività fotosintetica la riduca a livello apprezzabile. CO2 che in precedenza al contrario risulta in concentrazione maggiore a causa di una minore attività fotosintetica, minore attività solare e quindi maggiore formazione di ghiaccio.
Dimostrarlo è molto semplice, se prendete una lampada alogena e la accendete in una stanza fredda e vuota con una pianta e un blocco di ghiaccio direttamente sotto il calore della lampada, il ghiaccio si scioglierà prima di quanto la pianta riesca a consumare tutta la CO2 nella stanza. Idem se quando la pianta avrà sensibilmente ridotto la concentrazione di CO2 nella stanza, al posto della lampada mettiamo una lampadina, la pianta vi darà meno ossigeno, mentre aumenterà la CO2 che emettete col vostro respiro. Nel frattempo essendo minore il calore, farà più freddo e aumenterà il ghiaccio dove la temperatura scende sotto zero.

Facendo fede della memoria temporale della rete internet nel caso possa essere annoverato fra i primi sostenitori di questo studio anche se mi sembra strano, apprendiamo la spaventosa naturalezza delle attuali mutazioni climatiche verso le quali faremo molto meglio a prepararci ad affrontarle al meglio, piuttosto che pretendere di inseguire teorie antropocentriche davvero poco attuali e a dir poco anacronistiche.

Ma poco importa tutto questo per l'UE che pianta un termostato o il suo equivalente, a misurare le flautolenze delle nostre vacche, mentre per noi la supposta dell'Eurotassa: quasi quasi era meglio il termostato.
Approposito inutile dire che il metano delle flautolenze delle vacche non ha spostato praticamente di niente la concentrazione di metano nell'atmosfera terrestre essendone solo una frazione infima ed essendo appunto anche solo la flautolenza islandese del suo vulcano di gran lunga superiore.

Ma non desistete e diffondete tale conoscenza, perché la conoscenza rende liberi.


      ( Attenzione: importanti approfondimenti  nei commenti più in basso la cui risposta  per comodità riportiamo anche qui nell'articolo ).



Caro sig. Stoppa. Innanzitutto vi ringrazio molto del vostro commento e del vostro contributo prezioso.
Perché dovreste lamentarvi ? Non stiamo dicendo se in attacco ci va Totti o Cassano, stiamo parlando di scienza per cui ogni osservazione basata su osservazioni e dati scientifici è ben'accetta in questo spazio; amando la scienza non posso che compiacermene e profittarne per imparare qualcosa.
Permettetemi però solo di fare un appunto, l'articolo che ho scritto non si basa solo sul fatto che l'anidride carbonica prodotta dall'uomo che aumenti l'effetto serra sia inferiore a quella naturale, semmai quella è un' osservazione per altro basata sulle concentrazioni di anidride carbonica nell'aria così come riportato da Isaac Asimov in un articolo scientifico del 1975, articolo citato in nota che riporta come fosse allo 0.035%, anno in cui ripeto c'era sicuramente molta meno attenzione di oggi verso tali emissioni che proliferavano allegre e indisturbate sulle nostre teste in quegli anni, anni in cui per'altro vi fu un raffreddamento delle temperature altro che riscaldamento globale...

Nell'articolo vi sono riportate tutta una serie di dati e osservazioni con relative fonti di approfondimento e studi scientifici a sostengo del tema centrale della discussione che non è stabilire chi inquina di più e chi emette più anidride carbonica, ma se realmente la CO2 sia una causa quanto non invece l'effetto del riscaldamento globale.

Dando per buono quanto scrivete, mi riservo di fare opportune verifiche dato che non viene citata nessuna fonte e non ho i dati completi al riguardo come da voi riportati nel momento in cui scrivo, considerando che a prima vista alcuni appoggerebbero quanto dite mentre altri no, certamente le emissioni di anidride carbonica organica erano di gran lunga inferiore quando la vita è comparsa sulla terra. E certamente c'era una saturazione e concentrazione di CO2 nell'aria ragionevolmente superiore visto che non c'erano molte piante. Tuttavia le temperature erano moderate lo stesso dai vari equilbri che hanno portato e favorito l'evoluzione della vita sulla terra.
Inoltre il calcolo di emissione di CO2 dovuta alle attività antropiche come causa del global warming non dovrebbe tener conto delle emissioni naturali di CO2 come la respirazione per esempio, in quanto già bilanciata perfettamente dalla natura.

Non solo se quanto viene detto approposito dell'emissione di CO2 che sarebbe maggiore da parte dell'umanità il che è da stabilire cmq almeno in questa discussione, tanto più sarebbe da mettere in dubbio la teoria sul riscaldamento globale come causa delle attività antropiche. Infatti Asimov ci porta a conoscenza che nel 1975 la CO2 è dello 0.035%, che tale percentuale è piuttosto bassa e che anzi farebbe bene a tutti, soprattutto alle piante e agli oceani o meglio i suoi abitanti che si nutrono di CO2 e quindi anche a noi, se le percentuali di CO2 aumentassero sensibilmente, magari da parte di parassiti ( l'uomo ? ) che ne producano di più....

Credo fra l'altro la sua sia una media globale. Bene, quanto sarebbe oggi questa concentrazione così cresciuta in modo allarmante di CO2 da rendere così pericoloso i suoi livelli ???
30 anni, ma fossero anche 20, di politica di riduzione di CO2, il raddoppio della popolazione mondiale o quasi, una crescita industriale senza precedenti, basti pensare a nazioni come Cina e India. Quant'è lo sconvolgente aumento della CO2 detto in soldoni ??
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Voi ricordate giustamente che la CO2 dei vulcani è più “pesante” di quella prodotta tramite combustione fossile. Mi fido e non vado a scendere nei particolari. Forse sarà anche per questo che a conti fatti l'aumento di concentrazione di CO2 a causa dell'uomo, perché poi alla fine conta quella non quanta ne viene emessa, è praticamente nulla dal punto di vista globale e del tutto trascurabile sugli effetti in larga scala. Conti alla mano se la conversione in percentuale e i miei conti sono giusti, in Italia, dati del 1996 circa si registra una concentrazione di 0.036%* rispetto la media globale del 1975 di 0.035% ed è pure una stima al rialzo. La media è proprio lo stesso dato di 30 anni fa. L'osservatorio alla fine concorda con un incremento di 1.5ppmv all'anno, ossia 0.00015% di CO2 all'anno, ossia 1 milionesimo e mezzo all'anno rispetto al resto dell'atmosfera. Un qualcosa di così piccolo che può dipendere da molteplici fattori certamente non iscrivibili con certezza all'uomo, non almeno per quanto riguarda le emissioni di CO2, ma per magari chessò il disboscamento o perché vi hanno costruito una fabbrica nelle vicinanze, dico per dire, o semplicemente per una sorta di inerzia nel sistema terra, nell'assorbire tutta la CO2 prodotta, un po' come nell'esempio del ghiaccio e della lampadina che facevo, aumento causato magari anche da un certo aumento di attività vulcanica che pure secondo alcuni studi c'è ma mi riservo di verificare anche quest'ulteriore dato, anzi magari il vostro prezioso contributo potrebbe fornire utile risposta.

Le ipotesi possono essere molte e il mio scopo non è di pretendere di fare una pubblicazione scientifica, ma di indurre seriamente a riflettere su questi argomenti. Oltretutto se vogliamo parlare di riscaldamento per effetto serra, dovremo chessò prendere ad esempio le zone a più alta concentrazione di CO2 e le temperature relative. I dati sono significativi anche in questo caso:

Come ulteriore esempio prendiamo le misurazioni effettuate in Canada fra il 1992 e il 2006 ( per i dettagli sulle misurazioni di CO2 rimando agli approfondimenti in nota alla fine di questo mio intervento, piuttosto esaustivi essendo pubblicati da chi le ha effettuate ).

Bene abbiamo che in Canada nel 1992, 17 anni dopo queste terribili emissioni di CO2, la concentrazione è dello 0.0357%, praticamente più o meno conforme ai dati del 1975.
Nel 2006 invece abbiamo un sensibile, agli strumenti ma molto piccolo incremento allo 0.038% circa.
Sono più che certo che Asimov lo definirebbe più che salutare per quanto ancora insufficiente tale aumento di CO2 nell'atmosfera.

Se la teoria del global warming fosse vera, ci si aspetterebbe una qualche correlazione fra temperature e concentrazione di CO2. Ma è proprio facendo questo genere di analisi e confronti dei dati come abbiamo fatto anche noi qui di volta in volta che la teoria del global warming, non il fatto che ci sia un certo riscaldamento globale, ma l'attribuzione di colpa all'aumento di CO2 emesse dalle attività antropiche, beh fa un po' acqua da tutte le parti o quasi. E non lo dico solo io, lo dicono scienziati quelli sì che se ne occupano molto più a tempo pieno di me. Alcuni di questi studi sono accedibili con maggiore esaustività nei link che ho dato anche in precedenza. Fra questi critici a tale teoria anche gli studiosi responsabili fra l'altro del sito, oserei dire istituzionale o quasi, di METEOLIVE. In tutti questi studi emergono le imprecisioni, alcune grossolane forzature statistiche, condotte dall'IPCC per conto dell'ONU in modo da avvalorare la teoria e dare la colpa all'uomo. Questo fatto è importante, infatti lo scopo ultimo di tutto questo non sarebbe tanto di ridurre la CO2, ma l'industrializzazione e sarebbe proprio un intervento pubblico di Rockefeller in merito a lasciare capire la cosa molto bene.
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Fra l'altro mi viene da fare un ulteriore osservazione, l'emissione di CO2 da parte di specie organiche e relativa combustione organica, “non produce gas serra” in senso largo, in quanto sono processi che bilanciano naturalmente la concentrazione di CO2. Nel senso che quando respiriamo Ossigeno è perché una pianta ha trasformato la CO2 in Ossigeno e altre sostanze, quindi ha sottratto CO2 all'atmosfera. Per cui quando noi espiriamo CO2 riportiamo le cose com'erano, la concentrazione non cambia e non emettiamo gas serra che cambi le cose.
E questo vale anche per la combustione di materiale organico che ha “accumulato” CO2 al suo interno come i biocarburanti, così come per le flautolenze umane o delle vacche, frutto di processi organici ecc..
Ora detto questo credo sia superfluo ricordare come una larga quantità di combustibili fossili sia di origine organica.
Ossia “contiene”, passatemi l'espressione, al suo interno CO2 sottratta all'atmosfera mediante processi organici. Per esempio il legno bruciato è un biocarburante ecc. e le emissioni di CO2 mediante combustione non andrebbero aggiunte al conteggio dell'emissione aggiuntiva di gas serra. Se ne può fare un conto globale, ma va fatto con criterio tenendo conto di questo rapporto biounivoco.
Si potrebbe obiettare che combustibili fossili come il petrolio o il carbone sono sì organici e hanno sì sottratto CO2 ma è avvenuto milioni di anni fa. Ora a parte che alcuni studi ipotizzano che cose come il petrolio si formino per l'azione di batteri che lo formano in continuazione, abbiamo visto come in realtà la differenza di temperatura rispetto la concentrazione di CO2 è tutto fuorché in relazione reciproca.

Ma se pure fosse vero e al momento non abbiamo nessuna prova concreta e forte al riguardo, di quanto salirebbe la temperatura ? Secondo i calcoli attuali dei sostenitori del Global Warming potrebbe salire di svariati gradi, anche una decina se continuiamo a bruciare CO2.
Dimostrare che è falso, oggi non è difficile. Come detto tali combustibili fossili in sostanza “contengono” CO2 sottratta milioni di anni fa per la loro formazione da processi chimici organici in larghissima maggioranza e/o inorganici.
Questo significa che milioni di anni fa tutta questa CO2 era libera nell'atmosfera. Bene quanto era la temperatura media terrestre in quel tempo ?
La risposta precisa non ce l'abbiamo come potremo averla oggi, in quanto le misurazioni meteorologiche si effettuano con tanto di statistiche accurate da tempi più recenti tipo 30-40 anni, cmq sia non più di un secolo.

Tuttavia la storia, l'archeologia e la paleoclimatica ci danno delle indicazioni notevoli.
Per esempio si ritiene che un miliardo di anni fa il clima fosse caldo e senza ghiacci,
300 milioni di anni fa più freddo con ghiacci nella parte meridionale del continente Pangea. Il carbone che estraiamo dalla miniere si è formato nel periodo appunto detto carbonifero. Nome che deriva proprio dal carbone, quando i primi studi di geologia erano condotti nelle relative miniere e che risale a circa 300milioni di anni fa quando le foreste sulla terra erano molte e particolarmente vivide e diffuse e i cui carboni fossili sono quelli che estraiamo oggi dalle miniere. Quindi crescono molte foreste che bruciano CO2 e il clima si raffredda.
Ma allora ecco quella CO2 è “divenuta” infine carbone e si è raffreddata la terra ? Si la CO2 è “divenuta” carbone e la terra si è pure raffreddata, ma poi si è riscaldata e poi si è raffreddata a periodi alterni.
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Per esempio fra 150 e 65 milioni di anni fa, era dei dinosauri, la terra era piuttosto calda e ricca di foreste nonostante quelle foreste estremamente rigogliose del carbonifero erano oramai carboni fossili che conservavano una certa quantità di CO2 non indifferente e nonostante avesse consumato molta CO2 durante la loro esistenza.
In tutte queste epoche sino ad oggi si sono susseguite anche ere glaciali e periodi interglaciali. In tutto questo periodo la fossilizzazione dei combustibili che bruciamo oggi era a senso unico e non c'erano certamente uomini che bruciavano tutti questi combustibili fossili come accade oggi a livello industriale globale. Eppure il clima cambiava lo stesso. Né tantomeno la flora e la fauna subiva violenti incrementi per mano dell'uomo... in effetti i più grandi cambiamenti ci sono stati con sconvolgimenti di tipo planetario come impatti con asteroidi o comete, ma non per emissione di CO2 che casomai era una conseguenza. Per esempio minore attività solare, oppure oscuramenti del sole a causa di impatti meteoritici, grandi eruzioni ecc. ecc. quindi minore fotosintesi e maggiore CO2 e infatti ci sono grandi estinzioni di massa in questi periodi dovute a varie cause.

Ancora per esempio 15.7 milioni di anni fa ci fu un brusco incremento della temperatura in Antartide, le industrie ovviamente non c'erano. Come detto alcuni studiosi tendono a relazionare la cosa con l'incremento della concentrazione di CO2, tuttavia altri studi invece come dicevo prima nell'articolo iniziale e indicati anche in nota, evidenziano che le cose non siano proprio correlate nel senso che non le provochi la CO2, rimando all'esempio del ghiaccio e della lampada. In tutto questo ovviamente il Sole e l'intensità della sua attività, la nostra stella dalla quale dipende il nostro pianeta e anche la vita sulla terra, ha ovviamente il suo ruolo.

Insomma credo sia chiaro che tutto è fuorché dimostrato che la causa dei cambiamenti climatici sia la CO2 emessa dall'uomo che fra l'altro abbiamo visto non cambiare di quasi niente la concentrazione globale di CO2. Alcune stime parlano addirittura di punti percentuali e grandi incrementi di CO2, fosse pure 1 o 2 punti percentuali non sarebbero necessariamente negative. Ad ogni modo dai dati che abbiamo visto sarebbero sbagliate anche queste affermazioni a meno che vogliamo parlare dell'1-2% rispetto la sola quantità della stessa CO2. Tale dato cmq servirebbe solo a gettare fumo negli occhi, perchè abbiamo visto come l'aumento in termini reali sulla base della concentrazione effettiva di CO2 nell'atmosfera sono praticamente insignificanti. Essendo poi i combustibili fossibili a bassa densità come lei ci ricordava, la cosa può essere ancora più comprensibile.


A disposizione cmq per qualunque obiezione e/o chiarimento

Note approfondimenti prima parte:



Ulteriori note di approfondimento seconda parte




5 commenti:

  1. devo lamentarmi sull'analisi basata solo sull'ignoranza dei dati riguardo al CO2, come vulcanologo posso dirvi che la produzione totale di CO2 vulcanica (emessa) anche dalle aree vulcaniche è 10x10 alla 11 mentre quella prodotta dall'uomo è 10x10 alla 13 molto ma molto di più. Volete una prova? la CO2 dei vulcani è ricca di isotopi che C pesanti, quello che si trova all'interno del mamntello terrestre, invece quella dell'atmosfera è ricca di isotpi del C leggeri quelli prodotti dalle combustioni di idrocarburi, carbone e legno.
    F. Stoppa

    RispondiElimina
  2. Caro sig. Stoppa. Innanzitutto vi ringrazio molto del vostro commento e del vostro contributo prezioso.
    Perché dovreste lamentarvi ? Non stiamo dicendo se in attacco ci va Totti o Cassano, stiamo parlando di scienza per cui ogni osservazione basata su osservazioni e dati scientifici è ben'accetta in questo spazio; amando la scienza non posso che compiacermene e profittarne per imparare qualcosa.
    Permettetemi però solo di fare un appunto, l'articolo che ho scritto non si basa solo sul fatto che l'anidride carbonica prodotta dall'uomo che aumenti l'effetto serra sia inferiore a quella naturale, semmai quella è un' osservazione per altro basata sulle concentrazioni di anidride carbonica nell'aria così come riportato da Isaac Asimov in un articolo scientifico del 1975, articolo citato in nota che riporta come fosse allo 0.035%, anno in cui ripeto c'era sicuramente molta meno attenzione di oggi verso tali emissioni che proliferavano allegre e indisturbate sulle nostre teste in quegli anni, anni in cui per'altro vi fu un raffreddamento delle temperature altro che riscaldamento globale...

    Nell'articolo vi sono riportate tutta una serie di dati e osservazioni con relative fonti di approfondimento e studi scientifici a sostengo del tema centrale della discussione che non è stabilire chi inquina di più e chi emette più anidride carbonica, ma se realmente la CO2 sia una causa quanto non invece l'effetto del riscaldamento globale.

    Dando per buono quanto scrivete, mi riservo di fare opportune verifiche dato che non viene citata nessuna fonte e non ho i dati completi al riguardo come da voi riportati nel momento in cui scrivo, considerando che a prima vista alcuni appoggerebbero quanto dite mentre altri no, certamente le emissioni di anidride carbonica organica erano di gran lunga inferiore quando la vita è comparsa sulla terra. E certamente c'era una saturazione e concentrazione di CO2 nell'aria ragionevolmente superiore visto che non c'erano molte piante. Tuttavia le temperature erano moderate lo stesso dai vari equilbri che hanno portato e favorito l'evoluzione della vita sulla terra.
    Inoltre il calcolo di emissione di CO2 dovuta alle attività antropiche come causa del global warming non dovrebbe tener conto delle emissioni naturali di CO2 come la respirazione per esempio, in quanto già bilanciata perfettamente dalla natura.

    Non solo se quanto viene detto approposito dell'emissione di CO2 che sarebbe maggiore da parte dell'umanità il che è da stabilire cmq almeno in questa discussione, tanto più sarebbe da mettere in dubbio la teoria sul riscaldamento globale come causa delle attività antropiche. Infatti Asimov ci porta a conoscenza che nel 1975 la CO2 è dello 0.035%, che tale percentuale è piuttosto bassa e che anzi farebbe bene a tutti, soprattutto alle piante e agli oceani o meglio i suoi abitanti che si nutrono di CO2 e quindi anche a noi, se le percentuali di CO2 aumentassero sensibilmente, magari da parte di parassiti ( l'uomo ? ) che ne producano di più....

    Credo fra l'altro la sua sia una media globale. Bene, quanto sarebbe oggi questa concentrazione così cresciuta in modo allarmante di CO2 da rendere così pericoloso i suoi livelli ???
    30 anni, ma fossero anche 20, di politica di riduzione di CO2, il raddoppio della popolazione mondiale o quasi, una crescita industriale senza precedenti, basti pensare a nazioni come Cina e India. Quant'è lo sconvolgente aumento della CO2 detto in soldoni ??

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  3. Voi ricordate giustamente che la CO2 dei vulcani è più “pesante” di quella prodotta tramite combustione fossile. Mi fido e non vado a scendere nei particolari. Forse sarà anche per questo che a conti fatti l'aumento di concentrazione di CO2 a causa dell'uomo, perché poi alla fine conta quella non quanta ne viene emessa, è praticamente nulla dal punto di vista globale e del tutto trascurabile sugli effetti in larga scala. Conti alla mano se la conversione in percentuale e i miei conti sono giusti, in Italia, dati del 1996 circa si registra una concentrazione di 0.036%* rispetto la media globale del 1975 di 0.035% ed è pure una stima al rialzo. La media è proprio lo stesso dato di 30 anni fa. L'osservatorio alla fine concorda con un incremento di 1.5ppmv all'anno, ossia 0.00015% di CO2 all'anno, ossia 1 milionesimo e mezzo all'anno rispetto al resto dell'atmosfera. Un qualcosa di così piccolo che può dipendere da molteplici fattori certamente non iscrivibili con certezza all'uomo, non almeno per quanto riguarda le emissioni di CO2, ma per magari chessò il disboscamento o perché vi hanno costruito una fabbrica nelle vicinanze, dico per dire, o semplicemente per una sorta di inerzia nel sistema terra, nell'assorbire tutta la CO2 prodotta, un po' come nell'esempio del ghiaccio e della lampadina che facevo, aumento causato magari anche da un certo aumento di attività vulcanica che pure secondo alcuni studi c'è ma mi riservo di verificare anche quest'ulteriore dato, anzi magari il vostro prezioso contributo potrebbe fornire utile risposta.

    Le ipotesi possono essere molte e il mio scopo non è di pretendere di fare una pubblicazione scientifica, ma di indurre seriamente a riflettere su questi argomenti. Oltretutto se vogliamo parlare di riscaldamento per effetto serra, dovremo chessò prendere ad esempio le zone a più alta concentrazione di CO2 e le temperature relative. I dati sono significativi anche in questo caso:

    Come ulteriore esempio prendiamo le misurazioni effettuate in Canada fra il 1992 e il 2006 ( per i dettagli sulle misurazioni di CO2 rimando agli approfondimenti in nota alla fine di questo mio intervento, piuttosto esaustivi essendo pubblicati da chi le ha effettuate ).

    Bene abbiamo che in Canada nel 1992, 17 anni dopo queste terribili emissioni di CO2, la concentrazione è dello 0.0357%, praticamente più o meno conforme ai dati del 1975.
    Nel 2006 invece abbiamo un sensibile, agli strumenti ma molto piccolo incremento allo 0.038% circa.
    Sono più che certo che Asimov lo definirebbe più che salutare per quanto ancora insufficiente tale aumento di CO2 nell'atmosfera.

    Se la teoria del global warming fosse vera, ci si aspetterebbe una qualche correlazione fra temperature e concentrazione di CO2. Ma è proprio facendo questo genere di analisi e confronti dei dati come abbiamo fatto anche noi qui di volta in volta che la teoria del global warming, non il fatto che ci sia un certo riscaldamento globale, ma l'attribuzione di colpa all'aumento di CO2 emesse dalle attività antropiche, beh fa un po' acqua da tutte le parti o quasi. E non lo dico solo io, lo dicono scienziati quelli sì che se ne occupano molto più a tempo pieno di me. Alcuni di questi studi sono accedibili con maggiore esaustività nei link che ho dato anche in precedenza. Fra questi critici a tale teoria anche gli studiosi responsabili fra l'altro del sito, oserei dire istituzionale o quasi, di METEOLIVE. In tutti questi studi emergono le imprecisioni, alcune grossolane forzature statistiche, condotte dall'IPCC per conto dell'ONU in modo da avvalorare la teoria e dare la colpa all'uomo. Questo fatto è importante, infatti lo scopo ultimo di tutto questo non sarebbe tanto di ridurre la CO2, ma l'industrializzazione e sarebbe proprio un intervento pubblico di Rockefeller in merito a lasciare capire la cosa molto bene.

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  4. Fra l'altro mi viene da fare un ulteriore osservazione, l'emissione di CO2 da parte di specie organiche e relativa combustione organica, “non produce gas serra” in senso largo, in quanto sono processi che bilanciano naturalmente la concentrazione di CO2. Nel senso che quando respiriamo Ossigeno è perché una pianta ha trasformato la CO2 in Ossigeno e altre sostanze, quindi ha sottratto CO2 all'atmosfera. Per cui quando noi espiriamo CO2 riportiamo le cose com'erano, la concentrazione non cambia e non emettiamo gas serra che cambi le cose.
    E questo vale anche per la combustione di materiale organico che ha “accumulato” CO2 al suo interno come i biocarburanti, così come per le flautolenze umane o delle vacche, frutto di processi organici ecc..
    Ora detto questo credo sia superfluo ricordare come una larga quantità di combustibili fossili sia di origine organica.
    Ossia “contiene”, passatemi l'espressione, al suo interno CO2 sottratta all'atmosfera mediante processi organici. Per esempio il legno bruciato è un biocarburante ecc. e le emissioni di CO2 mediante combustione non andrebbero aggiunte al conteggio dell'emissione aggiuntiva di gas serra. Se ne può fare un conto globale, ma va fatto con criterio tenendo conto di questo rapporto biounivoco.
    Si potrebbe obiettare che combustibili fossili come il petrolio o il carbone sono sì organici e hanno sì sottratto CO2 ma è avvenuto milioni di anni fa. Ora a parte che alcuni studi ipotizzano che cose come il petrolio si formino per l'azione di batteri che lo formano in continuazione, abbiamo visto come in realtà la differenza di temperatura rispetto la concentrazione di CO2 è tutto fuorché in relazione reciproca.

    Ma se pure fosse vero e al momento non abbiamo nessuna prova concreta e forte al riguardo, di quanto salirebbe la temperatura ? Secondo i calcoli attuali dei sostenitori del Global Warming potrebbe salire di svariati gradi, anche una decina se continuiamo a bruciare CO2.
    Dimostrare che è falso, oggi non è difficile. Come detto tali combustibili fossili in sostanza “contengono” CO2 sottratta milioni di anni fa per la loro formazione da processi chimici organici in larghissima maggioranza e/o inorganici.
    Questo significa che milioni di anni fa tutta questa CO2 era libera nell'atmosfera. Bene quanto era la temperatura media terrestre in quel tempo ?
    La risposta precisa non ce l'abbiamo come potremo averla oggi, in quanto le misurazioni meteorologiche si effettuano con tanto di statistiche accurate da tempi più recenti tipo 30-40 anni, cmq sia non più di un secolo.

    Tuttavia la storia, l'archeologia e la paleoclimatica ci danno delle indicazioni notevoli.
    Per esempio si ritiene che un miliardo di anni fa il clima fosse caldo e senza ghiacci,
    300 milioni di anni fa più freddo con ghiacci nella parte meridionale del continente Pangea. Il carbone che estraiamo dalla miniere si è formato nel periodo appunto detto carbonifero. Nome che deriva proprio dal carbone, quando i primi studi di geologia erano condotti nelle relative miniere e che risale a circa 300milioni di anni fa quando le foreste sulla terra erano molte e particolarmente vivide e diffuse e i cui carboni fossili sono quelli che estraiamo oggi dalle miniere. Quindi crescono molte foreste che bruciano CO2 e il clima si raffredda.
    Ma allora ecco quella CO2 è “divenuta” infine carbone e si è raffreddata la terra ? Si la CO2 è “divenuta” carbone e la terra si è pure raffreddata, ma poi si è riscaldata e poi si è raffreddata a periodi alterni.

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  5. Per esempio fra 150 e 65 milioni di anni fa, era dei dinosauri, la terra era piuttosto calda e ricca di foreste nonostante quelle foreste estremamente rigogliose del carbonifero erano oramai carboni fossili che conservavano una certa quantità di CO2 non indifferente e nonostante avesse consumato molta CO2 durante la loro esistenza.
    In tutte queste epoche sino ad oggi si sono susseguite anche ere glaciali e periodi interglaciali. In tutto questo periodo la fossilizzazione dei combustibili che bruciamo oggi era a senso unico e non c'erano certamente uomini che bruciavano tutti questi combustibili fossili come accade oggi a livello industriale globale. Eppure il clima cambiava lo stesso. Né tantomeno la flora e la fauna subiva violenti incrementi per mano dell'uomo... in effetti i più grandi cambiamenti ci sono stati con sconvolgimenti di tipo planetario come impatti con asteroidi o comete, ma non per emissione di CO2 che casomai era una conseguenza. Per esempio minore attività solare, oppure oscuramenti del sole a causa di impatti meteoritici, grandi eruzioni ecc. ecc. quindi minore fotosintesi e maggiore CO2 e infatti ci sono grandi estinzioni di massa in questi periodi dovute a varie cause.

    Ancora per esempio 15.7 milioni di anni fa ci fu un brusco incremento della temperatura in Antartide, le industrie ovviamente non c'erano. Come detto alcuni studiosi tendono a relazionare la cosa con l'incremento della concentrazione di CO2, tuttavia altri studi invece come dicevo prima nell'articolo iniziale e indicati anche in nota, evidenziano che le cose non siano proprio correlate nel senso che non le provochi la CO2, rimando all'esempio del ghiaccio e della lampada. In tutto questo ovviamente il Sole e l'intensità della sua attività, la nostra stella dalla quale dipende il nostro pianeta e anche la vita sulla terra, ha ovviamente il suo ruolo.

    Insomma credo sia chiaro che tutto è fuorché dimostrato che la causa dei cambiamenti climatici sia la CO2 emessa dall'uomo che fra l'altro abbiamo visto non cambiare di quasi niente la concentrazione globale di CO2. Alcune stime parlano addirittura di punti percentuali e grandi incrementi di CO2, fosse pure 1 o 2 punti percentuali non sarebbero necessariamente negative. Ad ogni modo dai dati che abbiamo visto sarebbero sbagliate anche queste affermazioni a meno che vogliamo parlare dell'1-2% rispetto la sola quantità della stessa CO2. Tale dato cmq servirebbe solo a gettare fumo negli occhi, perchè abbiamo visto come l'aumento in termini reali sulla base della concentrazione effettiva di CO2 nell'atmosfera sono praticamente insignificanti. Essendo poi i combustibili fossibili a bassa densità come lei ci ricordava, la cosa può essere ancora più comprensibile.


    A disposizione cmq per qualunque obiezione e/o chiarimento


    Ulteriori fonti per approfondimenti:

    http://cdiac.esd.ornl.gov/trends/co2/mtcim.html

    http://cdiac.esd.ornl.gov/trends/co2/csiro/csiro-alt.html

    http://www.geologi.info/milioni-di-anni-fa-un-brusco-aumento-della-temperatura-in-Antartide_news_x_3462.html

    http://www.corriere.it/speciali/clima/pop_clima_milione_anni1.html

    http://www.emergenzaacqua.net/emergenza3.htm

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