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domenica 11 aprile 2010

Le ragioni dell'attentato al gov. Polacco

La Polonia piange i suoi eroi

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Un periodo di forti avvenimenti internazionali questo. Prima l'ascesa di un neo regime sovietico filo russo in Ucraina grazie a brogli elettorali annunciati e lo sgomento della popolazione Ucraina, poi il colpo di stato in Kirghizistan che annuncia una politica filo Russa come in Kazakistan e chiede agli Americani di ritirarsi da un' importante base strategica in zona, oggi la decapitazione della Polonia, nazione eroica che si è battuta con orgoglio e coraggio per l'indipendenza e l'autodeterminazione del popolo polacco contro le politiche EU che ne violentavano lo spirito.

Ciò che a molti sembrano solo eventi sconnessi in realtà ruotano intorno un particolare evento, la firma del trattato Start 2 e la questione dello scudo missilistico in Polonia che la sottrarrebbe in modo definitivo alla Russia, ma anche per certi versi alla Germania o meglio alle mire espansionistiche Euro-Tedesche....

L'osservatore attento nel controllare la cronologia della cronaca politica internazionale di questi mesi, non potrà non notare come per ogni pezzo del trattato Start 2 approvato, la Russia si sia ripresa qualche "pezzo " territoriale dei suoi ex stati sovietici; e decisamente a poco servono le bugie mal dette del segretario di stato USA Hilary Clinton nel dire che lo Start 2 non riguarderebbe altre questioni, quando dall'altra parte del mondo il ministro della difesa Russo gli fa eco dicendo che il trattato ha dei vincoli precisi in tema di politica Usa in Est Europa e Asia centrale...

Il buon Lucio Caracciolo autore del buon articolo di Limes* al riguardo, pecca però forse un pò di superficialità nel giudicare frettolosamente la strage del governo Polacco un incidente per colpa del pilota e ancora di più nel trascurare il contesto geopolitico nel quadro della vicenda Start 2.
Quando due superpotenze globali si siedono ad un tavolo per parlare di riduzione di armamenti e definire un quadro di politiche militari globali non lo fanno mai per mero spirito umanitario, la storia ce lo insegna e oggi non è diverso.

Il sig. Caracciolo definisce cabalistiche le osservazioni di quanti notano che nel giorno della strage polacca, si avvia la costruzione del gasdotto nordstream che vede fra i suoi soci presidenti l'ex presidente socialista tedesco Schroder fin troppo vicino a Mosca e Pechino, progetto che come stesso l'articolo ci ricorda bypassa completamente la Polonia e l'Ucraina tagliandogli gli approvigionamenti energetici e ponendo tali nazioni sul piano geopolitico a nazioni satelliti.... più che cabalistiche , realiste e attente tali osservazioni su come il giorno dopo la firma e ratifica finale del trattato Start 2 con il quale Obama rinuncia alla Polonia, parta il progetto NorthStream dando il via con la decapitazione Polacca, alla pratica spartizione Russo-Tedesca dell'attuale fragile Polonia.

E mentre continuano le indagini sul presunto "incidente" di Smolensk, la mente torna alla morte del generale polacco Wladyslaw Sikorski, eroe di guerra nella WWII, leader Polacco d'eccezione, con ottime probabilità ucciso dai comunisti su commissione di Stalin in una situazione spaventosamente analoga alla morte dell'attuale leadership polacca..





La storia si ripete. Fonti anonime della torre di controllo Russa, avrebbero detto all'aereo di dirigersi a Mosca o a Minsk. Peccato che Mosca sia troppo distante e l'aereo a corto di carburante il che significa che o la notizia è una balla oppure l'addetto alla torre è un ignorante, al che non si sa cosa sia peggio.
In quanto a Misk, il dittatore Lukashenko a cui sfortunatamente ha fatto visita anche il nostro amato Premier Berlusconi, è un nemico dei Polacchi che ha preso a seguire politiche razziali contro le etnie polacche facendosi beffe dell'UE che volente o nolente tace.

http://daily.taiwannews.com.tw/etn/news_content.php?id=1181690&lang=eng_news&cate_img=83.jpg&cate_rss=news_Politics



La manomissione di un aereo per provocare un incidente in fase di atterraggio o decollo causando una perdita improvvisa di potenza, è un classico, basta farlo quando è previsto il cattivo tempo come a Smolensk e il "gioco" è fatto. Non è neppure la prima volta, in Italia si ricorda la tragica e scioccante morte di Enrico Mattei ucciso in questo modo e per questioni simili fra l'altro ossia gli approvigionamenti strategici di gas e petrolio dell'Italia nel nostro caso, e il conseguente ruolo geopolitico dell'Italia in Europa.



Note:

* http://temi.repubblica.it/limes/polonia-il-destino-di-una-nazione/12267?h=1

Per importanti aggiornamenti leggere i commenti aggiunti più sotto, in particolare il secondo mio che integra importanti informazioni pubblicate anche dal NY Times, ma di difficile reperibilità in Italiano nel momento in cui scrivo.




Edit: 27/02/2014


Aggiungiamo un paio di fonti interessanti sull'argomento. L'articolo si concentra sul background geopolitico dell'intera vicenda e i dubbi dal punto di vista aeronautico. Tuttavia tornandolo a rileggere di recente potrebbe però interessare il lettore anche per altri aspetti e ulteriori risvolti.

Il primo è il video molto famoso all'epoca girato pochi instanti dopo lo schianto da un passante russo. Nel video si vede quello che probabilmente è un sopravvissuto, il pilota secondo alcune ipotesi, mentre alcune persone armate camminano e sparano fra i rottami, ufficialmente sparavano ad animali invitando i curiosi a stare lontano.

Secondo la traduzione si udirebbero però anche persone che chiedono di non essere uccise. Il video ripeto era molto famoso all'epoca ed è molto conosciuto in Polonia.
Fatto sta che in un primo momento anche le fonti ufficiali avevano parlano di sopravvissuti, in seguito poi non si è saputo molto al riguardo.

L'autore del video è morto ucciso in quei giorni. Secondo questa fonte in Ospedale dopo un precedente tentativo di assassinio. Nel video si vede anche una donna anziana, ma al momento non abbiamo dati al riguardo.



Il secondo articolo segue una rivelazione del noto hacker Julian Assange che rivelerebbe la testimonianza di un ex agente del KGB sotto protezione dell'FBI negli Stati Uniti a conferma della volontà di Putin per la “decapitazione” del governo Polacco tramite questo incidente. L'agente in questione è morto poco tempo dopo l'incidente di Smolensk secondo modalità secretate..... e dopo qualche altro tempo uscì fuori lo scandalo della bella agente del KGB Anna Chapman, infiltrata negli strati più alti della difesa USA.



Il fatto che possa essere stato secretato il coinvolgimento di Putin, non deve stupire. Essendo de facto un atto di guerra, riconoscerlo pubblicamente avrebbe implicato una dichiarazione di guerra non solo della Polonia ma dell'intera NATO alla Russia. Essendo morta l'intera governance Polacca e date anche le frizioni dell'epoca fra Polonia e poteri dell'Eurozona, i complottisti potranno sbizzarrirsi nel fare le più disparate ipotesi.
Noi ci limitiamo a considerare come evidentemente, come non di rado accade, l'episodio sia stato considerato da parte USA tale da tenerlo secretato, gestendo la cosa a livello di intelligence piuttosto che tramite una dichiarazione di guerra. Il che non significa che abbiano scelto di non curarsene attenzione, anzi, significa che abbiano scelto di farlo in silenzio: Silendo libertatem servo.

Nel merito della vicenda la Russia rilascerà poi dopo diverso tempo quella che sembra essere una copia della registrazione integrale della Scatola Nera che dimostrerebbe che il pilota ubriaco o poco esperto avrebbe ignorato gli avvisi di allarme dello stesso aereo per poi schiantarsi.

Qui c'è l'intera ricostruzione della vicenda da parte Russa, gli instanti finali dello schianto potrebbero impressionare qualche ascoltatore ma rendono chiaro il momento dell'incidente e dura pochi secondi:


Le spiegazioni possibili di fronte la ricostruzione possono essere errore del pilota e quindi i Russi hanno ragione o effettivamente un sabotaggio. E se sabotaggio di che tipo ? L'aereo cerca di salire alla fine ma è tardi. L'allarme di prossimità è reale ? Perché la scatola nera non è mai stata consegnata al governo Polacco, quello rimasto in patria, che è stato tenuto completamente fuori dalle indagini ? L'unica ipotesi altra ipotesi che si può fare è un sabotaggio al rilevatore di prossimità al suolo e difetto nella rilevazione del radar altimetrico che avrebbe indicato un'altitudine sbagliata al pilota in fase di atterraggio, ragion per cui avrebbe ignorato se ascoltato l'allarme di prossimità. Ovviamente se il pilota non era ubriaco ce lo può dire solo il personale a bordo e se c'era un difetto nell'indicazione altimetrica può dircelo solo il pilota. Entrambe sono morti. E anche così ricorda il caso Mattei.

Da parte Russa però onestamente vogliamo anche osservare che di fronte un allarme di pull-out, ossia di allarme di prossimità al suolo, men che meno in fase di atterraggio e con scarsa visibilità, concordo con il relatore del documentario, bisognerebbe tirare la cloche e basta e poi verificare la correttezza delle indicazioni altimetriche. Se sabotaggio è stato è stato davvero molto ben congeniato prevedendo in qualche modo la reazione del pilota.

3 commenti:

  1. La prassi comune è che gli aerei imbarchino una quantità di carburante sufficiente ad effettuare atterraggi anche in porti diversi da quello di destinazione. Mosca e Minsk non erano troppo lontane, ed argomentare che i Polacchi non potrebbero atterrare a Minsk "perché là c'è Lukashenko" è francamente ridicolo. Cosa sarebbe successo? Il cattivone Lukashenko li avrebbe uccisi tutti?
    Va bene il complottismo, ma certe cose sono autentici insulti all'intelligenza...

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  2. Caro amico, la prassi degli ultimi anni a dire il vero, specie in tempi di crisi, è di passare pure in mezzo alle tempeste perchè fare il giro costerebbe troppo carburante... è una cosa senz'altro vera ad esempio sulla tratta Parigi-Rio de Janeiro. Se ne discusse quando ci fu la tragedia dell'AFF-447, tragedia che cmq tendenzialmente definisco anche quella a dir poco dubbia, anzi in quel caso ci sono indizi di un attentato o un attacco missilistico addirittura, un po' come il DC-9 di Ustica, ma è un altro argomento e rimane cmq molto più nebulosa la cosa.

    Mi limito a dire per non creare inutile panico che non è che ci sia chissà quale pericolo nel passare in mezzo le tempeste, anche perchè per quanto possibile le sorvolano, ma è per rendere l'idea. In quanto agli atterraggi presso altri luoghi ci sono molti più posti e aeroporti di quanto uno immagina per fare atterrare un aereo in caso di emergenza e questo chiama anche in causa la questione di Minsk.
    Forse a noi può sembrare banale, certo sarebbero potuti atterrare lì, ma Bielorussia e Polonia sono praticamente in uno stato di guerra non dichiarata. Come puoi leggere nell'articolo che ho scritto, da quelle parti non ci vanno molto per il sottile con i Polacchi. Chiedere quindi aiuto ai propri nemici che hanno avviato una campagna di persecuzione razziale anti-Polacca, nel giorno in cui si ricordano le persecuzioni contro i Polacchi, avrebbe costituito certamente non poco imbarazzo diplomatico. Ovvio che meglio quello anziché rischiare la vita, ma sarebbe stata una pressione politica notevole, minando nella migliore delle ipotesi la credibilità del governo Polacco che doveva chiedere aiuto ai propri nemici.... una situazione quindi molto più complessa di come possiamo immaginare.

    Riguardo al quantitativo di carburante bisogna anche aggiungere che certamente la massima autonomia di un TU-154 è di poco più di 5200 Km a fronte dei circa 1100-1200 fra Varsavia e Smolensk, ma che praticamente mai un aereo viaggia a pieno carico se non ne ha bisogno, specie su tratte brevi e questo per due ragioni, la prima perché anche il carburante ha il suo peso e quindi per quello che può sembrare un paradosso si finisce per consumare di più con aggravio di costi, secondo perché costituirebbe un pericolo di incendio inutile in fase di atterraggio se vi fosse un' emergenza.

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  3. Bisogna considerare poi che non è impossibile atterrare in caso di nebbia, persino in aeroporti più datati come quello di Smolensk privi di ILS ( un sistema per l'atterraggio automatico in via strumentale ). Il corridoio di discesa è perfettamente inquadrabile dalla torre di controllo tramite il radar e in questo modo possono benissimo coordinarsi con il pilota per guidarlo a terra. Il vero problema è se c'è anche vento. Tant'è vero che una delle ipotesi più concrete nel campo è che il pilota abbia trascurato forse l'aumento della velocità verticale di discesa tipico di quell'aereo, cosa cmq che chi conosce bene il pilota esclude categoricamente, visto che oltretutto era un pilota esperto che conosceva molto bene il Tupolev che guidava da anni.

    Si era detto che il pilota aveva effettuato più tentativi, ufficiali russi lo avevano detto, ma è stato ampiamente smentito da Tatyana Anodina a capo della Commissione Aeronautica Interstatale che monitora le attività aeronautiche dei paesi dell'ex Unione Sovietica.
    Gli stessi ufficiali Russi avevano parlato di probabili pressioni per far atterrare il pilota, cosa smentita anch'essa dalle scatole nere come riportato dalla stessa agenzia di stampa Russa Interfax.
    E hanno pure ipotizzato che fosse precipitato perché aveva urtato le cime degli alberi, con un po' troppa certezza e avventatezza forse e personalmente credo ci sia da aspettarsi la smentita anche di questo. Lasciatemi cmq osservare che se un qualcosa di 16 tonnellate ( ma fosse anche la versione da circa 6 tonnellate ) a circa 200-300 km/h tocca le cime degli alberi, state pur certi che questi ultimi si spezzano come grissini messi davanti ad un autotreno in autostrada.
    Non sono quindi certo gli alberi ad impensierire un apparrecchio di quella mole, ecco perchè qualcuno ha parlato di velocità di discesa.

    Ci sono varie cose che non vanno, per esempio come riportato da giornalisti polacchi sul luogo dell'incidente, il sequestro da parte delle autorità Russe di cellulari e camere varie che possano aver ripreso l'incidente, un comportamento passibile di censura e sicuramente sospetto. Basti pensare che anche le videocamere private e cellulari che hanno ripreso i vari attentati dell'11/9 a NY e Washington non furono sequestrati, ma richiesti in un secondo momento senza negarne cmq la trasmissione integrale.

    Per approfondimenti:

    http://www.nytimes.com/2010/04/16/world/europe/16poland.html

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