Debito Pubblico Italiano

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venerdì 4 ottobre 2013

Lampedusa: tragedie dei barconi e immigrazione clandestina

Dopo l'ennesimo barcone che viene a schiantarsi contro la costa di Lampedusa, in questo caso prendendo anche fuoco e uccidendo decine di persone, ha inizio un forte sciacallaggio politico contro le leggi che regolamentano i flussi migratori. Condividiamo idealmente il fatto che l'Europa debba sostenerci maggiormente su certe questioni, come la suddivisione della popolazione carceraria di origine estera, ma non solo, o sostenerci nelle politiche di rimpatrio e respingimento o assorbire egualmente e maggiormente quote di migranti verso le altre nazioni. In caso diverso però dovrebbero avere la decenza di starsi zitti; ci dicono di accoglierli, poi nessun'altro li vuole e la Germania li rispedisce indietro dopo averci ammonito, per poi dirci anche che dobbiamo rafforzare i controlli sui flussi magari. Siamo davvero alla farsa e al più totale svilimento della nazione frutto anche di una massa di politici incapaci...

Ed è davvero incomprensibile come la comunista ex clandestina del ministro Kyenge o la comunista Boldrini, possano collegare le tragedie dell'Africa alla Bossi-Fini, e in generale alle leggi sui flussi migratori. Dalle oppressioni e corruzioni dei regimi Africani, alle carestie derivanti anche da ciò, ai conflitti tribali e religiosi, al racket sui barconi, sfugge davvero all'umana comprensione come questo possa collegarsi alle leggi sui flussi migratori dandogliene colpa.
E difatti quello della Kyenge è sciacallaggio politico per rilanciare ancora una volta il suo cavallo di battaglia contro le leggi sulla regolamentazione dei flussi migratori, Bossi-Fini in questo caso, ma non solo. Battaglia che conduce infatti praticamente da quando è stata ahimè nominata al governo a mò di mascotte perché faceva figo avere una nera nel PD. Come se il colore ne determinasse la competenza... e poi magari dicono che gli altri sono razzisti.

Quella di Lampedusa è una tragedia che riguarda in primis molto di più il traffico dei barconi che noi. E se vogliamo cercare una corresponsabilità è nell'invitare a braccia aperte clandestini e illegali. E come pensate che vengano poi ? In prima classe su voli di linea o in crociera di lusso ?
Poche settimane fa infatti, alcune pattuglie di Frontex e della GDF, ha intercettato una “nave madre” carica di clandestini dichiaratosi poi Siriani ma è tutto da verificare... clandestini da scaricare poi su dei “barconi” più piccoli che portavano al traino per poi farli soccorrere dagli Italiani che non li rimandano indietro. Sia chiaro è doveroso il soccorso in mare, diversa cosa l'accoglienza.
Nei meriti del soccorso in mare, è altresì incredibile anche la dichiarazione del sindaco di Lampedusa sul fatto che l'incendio non sarebbe stato soccorso dai pescherecci intimoriti da possibili accuse di favoreggiamento all'immigrazione, e quindi per colpa della legge. Un delirio assoluto, dato che il diritto marittimo internazionale da cui deriva l'intera legislazione in materia, prevede il dovere e l'obbligo di prestare soccorso marittimo.
Alla fine in ogni caso secondo alcune voci locali che non possiamo verificare al momento, pare in realtà che siano arrivati tardi i soccorsi e non i pescherecci. Ma vabbè, trovo in ogni caso scarsamente imputabile la cosa agli Italiani in sé di qualunque tipo.

E spiace tirarlo in mezzo, ma anche Papa Francesco, che grida vergogna, si passi una mano per la coscienza. E' una brava persona, ma deve capire che le sue parole da Papa hanno un effetto diverso dalla semplice predica della Domenica. Accogliere i clandestini a braccia aperte è un regalo ai trafficanti di barconi. Senza contare come e quanto politici o certe dubbie associazioni speculino sul business dei migranti, dai fondi per le strutture di accoglienza, mentre gli italiani vengono abbandonati sotto i ponti da un regime fiscale degno del blocco sovietico, alla sovversione della democrazia e dello stato di diritto con la volontà di dare il voto a clandestini and co. per altro affatto integrati, per dare voto a politiche diversamente in minoranza netta e avverse alla popolazione nativa. Una volta si chiamava colonizzazione.

Gli Assiri usavano metodi molto simili con la pratica delle deportazioni incrociate. In pratica la popolazione nativa veniva emigrata a forza verso l'Assiria dove servivano i cittadini Assiri e i coloni Assiri invece colonizzavano la nazione assoggettata. Oggi si usano mezzi coercitivi diversi come la crisi economica e politiche smaccatamente anti nazionali e anti cittadini, ma il risultato è lo stesso.

Ma non siamo insensibili, chi viene a studiare o lavorare può venire e fintantoché non risulti solo un costo e al punto ormai di togliere il pane di bocca a noi e i nostri figli come infatti sta accadendo. E allora cosa si può fare ? Lungi dalle speculazioni da salotto radical-chic, quello che si può fare è allestire campi di accoglienza e assistenza umanitaria in Nord Africa, con tanto di presenza militare occidentale ove necessario per stabilizzare la regione.
Dopotutto sono queste soluzioni che per anni sono state studiate e implementate quando possibile e quando non ne dilapidano i fondi, proprio dalle Nazioni Unite.
Se qualcuno/a all'ONU non ci andasse solo a scaldare le sedie lo saprebbe da sé e proporrebbe piuttosto un'azione ONU per finanziare tali campi in Libia, Tunisia, Egitto e presso il confine sud del Marocco.
E' altresì anche piuttosto chiaro ed evidente che non è possibile annullare le leggi sull'immigrazione in quando se siamo già soggetti ad una semi-invasione, dopo ci sarebbe un'invasione completa paragonabile alle grandi invasioni nell'impero Romano del V° secolo se non peggio dal momento che parliamo di oltre 1 miliardo di migranti potenziali.

La verità è che bisogna rafforzare i confini e difenderli esattamente come hanno fatto gli stessi Romani nei secoli precedenti. Solo dopo a questo punto e rafforzata l'economia Occidentale si potrà pensare di fare qualcosa per il terzo mondo.
L'approccio socialista internazionalista, come abbiamo sempre detto, è buono solo a condividere povertà e debito un po' come nel recente film Elysium o in altri film di SCI-FI, tipo Blade Runner con le megalopoli occidentali ridotte ad un cumulo di povertà tecnologica.

Nel frattempo un funzionario nero congolese in Svizzera, al contrario della clandestina Kyenge, in merito all'immigrazione di massa verso l'Europa definisce certi immigrati Africani come un'infestazione di ratti nelle città europee, immondizia dell'Africa buoni più che altro ad umiliare ancora una volta l'Africa.


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