Dopo l'ennesimo barcone
che viene a schiantarsi contro la costa di Lampedusa, in questo caso
prendendo anche fuoco e uccidendo decine di persone, ha inizio un forte
sciacallaggio politico contro le leggi che regolamentano i flussi
migratori. Condividiamo idealmente il fatto che l'Europa debba
sostenerci maggiormente su certe questioni, come la suddivisione
della popolazione carceraria di origine estera, ma non solo, o sostenerci nelle politiche di
rimpatrio e respingimento o assorbire egualmente e maggiormente quote di migranti
verso le altre nazioni. In caso diverso però dovrebbero avere la decenza
di starsi zitti; ci dicono di accoglierli, poi nessun'altro li vuole
e la Germania li rispedisce indietro dopo averci ammonito, per poi
dirci anche che dobbiamo rafforzare i controlli sui flussi magari.
Siamo davvero alla farsa e al più totale svilimento della nazione
frutto anche di una massa di politici incapaci...
Ed è davvero
incomprensibile come la comunista ex clandestina del ministro Kyenge
o la comunista Boldrini, possano collegare le tragedie dell'Africa
alla Bossi-Fini, e in generale alle leggi sui flussi migratori. Dalle
oppressioni e corruzioni dei regimi Africani, alle carestie derivanti
anche da ciò, ai conflitti tribali e religiosi, al racket sui
barconi, sfugge davvero all'umana comprensione come questo possa
collegarsi alle leggi sui flussi migratori dandogliene colpa.
E difatti quello della
Kyenge è sciacallaggio politico per rilanciare ancora una volta il
suo cavallo di battaglia contro le leggi sulla regolamentazione dei
flussi migratori, Bossi-Fini in questo caso, ma non solo. Battaglia
che conduce infatti praticamente da quando è stata ahimè nominata
al governo a mò di mascotte perché faceva figo avere una nera nel
PD. Come se il colore ne determinasse la competenza... e poi magari
dicono che gli altri sono razzisti.
Quella di Lampedusa è
una tragedia che riguarda in primis molto di più il traffico dei
barconi che noi. E se vogliamo cercare una corresponsabilità è
nell'invitare a braccia aperte clandestini e illegali. E come pensate
che vengano poi ? In prima classe su voli di linea o in crociera di
lusso ?
Poche settimane fa
infatti, alcune pattuglie di Frontex e della GDF, ha intercettato una
“nave madre” carica di clandestini dichiaratosi poi Siriani ma è
tutto da verificare... clandestini da scaricare poi su dei “barconi”
più piccoli che portavano al traino per poi farli soccorrere dagli
Italiani che non li rimandano indietro. Sia chiaro è doveroso il
soccorso in mare, diversa cosa l'accoglienza.
Nei meriti del soccorso
in mare, è altresì incredibile anche la dichiarazione del sindaco
di Lampedusa sul fatto che l'incendio non sarebbe stato soccorso dai
pescherecci intimoriti da possibili accuse di favoreggiamento
all'immigrazione, e quindi per colpa della legge. Un delirio
assoluto, dato che il diritto marittimo internazionale da cui deriva
l'intera legislazione in materia, prevede il dovere e l'obbligo di
prestare soccorso marittimo.
Alla fine in ogni caso
secondo alcune voci locali che non possiamo verificare al momento,
pare in realtà che siano arrivati tardi i soccorsi e non i
pescherecci. Ma vabbè, trovo in ogni caso scarsamente imputabile la
cosa agli Italiani in sé di qualunque tipo.
E spiace tirarlo in
mezzo, ma anche Papa Francesco, che grida vergogna, si passi una mano
per la coscienza. E' una brava persona, ma deve capire che le sue
parole da Papa hanno un effetto diverso dalla semplice predica della
Domenica. Accogliere i clandestini a braccia aperte è un regalo ai
trafficanti di barconi. Senza contare come e quanto politici o certe
dubbie associazioni speculino sul business dei migranti, dai fondi
per le strutture di accoglienza, mentre gli italiani vengono
abbandonati sotto i ponti da un regime fiscale degno del blocco
sovietico, alla sovversione della democrazia e dello stato di diritto
con la volontà di dare il voto a clandestini and co. per altro
affatto integrati, per dare voto a politiche diversamente in
minoranza netta e avverse alla popolazione nativa. Una volta si
chiamava colonizzazione.
Gli Assiri usavano metodi
molto simili con la pratica delle deportazioni incrociate. In pratica
la popolazione nativa veniva emigrata a forza verso l'Assiria dove
servivano i cittadini Assiri e i coloni Assiri invece colonizzavano
la nazione assoggettata. Oggi si usano mezzi coercitivi diversi come
la crisi economica e politiche smaccatamente anti nazionali e anti
cittadini, ma il risultato è lo stesso.
Ma non siamo insensibili,
chi viene a studiare o lavorare può venire e fintantoché non
risulti solo un costo e al punto ormai di togliere il pane di bocca a
noi e i nostri figli come infatti sta accadendo. E allora cosa si può
fare ? Lungi dalle speculazioni da salotto radical-chic, quello che
si può fare è allestire campi di accoglienza e assistenza
umanitaria in Nord Africa, con tanto di presenza militare occidentale
ove necessario per stabilizzare la regione.
Dopotutto sono queste
soluzioni che per anni sono state studiate e implementate quando
possibile e quando non ne dilapidano i fondi, proprio dalle Nazioni
Unite.
Se qualcuno/a all'ONU non
ci andasse solo a scaldare le sedie lo saprebbe da sé e proporrebbe
piuttosto un'azione ONU per finanziare tali campi in Libia, Tunisia,
Egitto e presso il confine sud del Marocco.
E' altresì anche
piuttosto chiaro ed evidente che non è possibile annullare le leggi
sull'immigrazione in quando se siamo già soggetti ad una
semi-invasione, dopo ci sarebbe un'invasione completa paragonabile
alle grandi invasioni nell'impero Romano del V° secolo se non peggio
dal momento che parliamo di oltre 1 miliardo di migranti potenziali.
La verità è che bisogna
rafforzare i confini e difenderli esattamente come hanno fatto gli
stessi Romani nei secoli precedenti. Solo dopo a questo punto e
rafforzata l'economia Occidentale si potrà pensare di fare qualcosa
per il terzo mondo.
L'approccio socialista
internazionalista, come abbiamo sempre detto, è buono solo a
condividere povertà e debito un po' come nel recente film Elysium o
in altri film di SCI-FI, tipo Blade Runner con le megalopoli
occidentali ridotte ad un cumulo di povertà tecnologica.
Nel frattempo un
funzionario nero congolese in Svizzera, al contrario della
clandestina Kyenge, in merito all'immigrazione di massa verso
l'Europa definisce certi immigrati Africani come un'infestazione di
ratti nelle città europee, immondizia dell'Africa buoni più che
altro ad umiliare ancora una volta l'Africa.
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