Debito Pubblico Italiano

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mercoledì 14 ottobre 2009

Ma quale omofobia ! E gli altri cittadini ? La farsa delle dichiarazioni di Obama

Ora basta, ci mancava anche l'ennesima ingerenza del commissario ONU di turno.
La legge proposta non è accettabile dal diritto moderno, non solo quindi dalla nostra costituzione in quanto pone i diritti gay sopra quelli di altri. Le discriminazioni possono esserci, come infatti ci sono in tutte e due i sensi da e verso i gay e fra altri cittadini non gay e i reati contro i gay sono crimini che vanno puniti sicuramente, così come quelli nei confronti delle altre persone. Le leggi già ci sono e basta far rispettare quelle che ci sono tutelando i gay e lesbiche come qualsiasi altro cittadino.

Personalmente inoltre non credo che le recenti tensioni siano dovute esclusivamente a questioni di omofobia, quanto tensioni politiche. Il movimento gay è oramai da tempo una consolidata forza politica e in tal senso andrebbero lette le, seppure condannabili, violenze contro i gay degli ultimi tempi. La legge infatti denota semplicemente la posizione politica delle comunità gay che in questo modo voglino ritargliarsi uno status quo che va ben oltre il diritto di uguaglianza, innescando quindi reazioni di questi tipo.
I tempi sono cambiati e così cambia anche un certo movimento gay.
Per inteso chi scrive, pur essendo inconfutabilmente e incontrovertibilmente etero, non ha nulla contro i gay e ha anche avuto il privilegio di annoverare degli ottimi amici, pochi è vero, ma buoni.
Detto questo è innegabile la dimensione prettamente politica del movimento gay che quindi cade in ben altre dinamiche che vanno al di là dei soli diritti umani.

Un sintomo del resto mi sembra di scorgerlo da tempo nella differenza di certe affermazioni dei movimenti gay, come arcigay, fra 20 anni fa e oggi. Un tempo, a ragione, si reclamava il diritto di scelta del proprio orientamento sessuale affinchè questo non comportasse pregiudizi dal punto di vista del diritto e anche della convivenza civica. Oggi invece si predica il dogma della nascita omosessuale condannando all'esclusione quasi in una sorta di scomunica, chi come ci racconta Povia nella sua canzone dovesse fare una scelta diversa: tu non sei Gay, non lo sei mai stato !!! ( tono di voce echeggiante e tuonante tipo Inquisizione LOL :-) ).

Fa anche piuttosto ridere la presa di posizione di Obama sui gay nell'esercito quando ci sono già restrizioni del tutto comprensibili anche per le donne. Il motivo è semplice per chi ad esempio è mai stato in baracche militari, sul campo, in marina come su sommergibili e aerei ecc. ecc.
Spesso si è costretti ad una convivenza ravvicinata in spazi piuttosto delimitati e condivisi. Le donne in marina ad esempio in alcuni settori sono del tutto escluse, in quando fonte di tensioni ovvie fra i marinai che avrebbero la testa ben lontano dai loro compiti.
Allo stesso modo condividere una camerata, e quindi in genere una certa intimità con un gay è spesso fonte di imbarazzo per non dire fastidio da parte di chi non lo è e questo fatto finisce anch'esso per generare tensioni. Dovrebbero quindi creare come per le donne, un corpo dedicato, camerate dedicate ecc. ecc. con conseguente aggravio di costi. Per questo la direttiva Clinton che vincolava i militari gay a non dichiarate il loro orientamento sessuale, men che meno ai propri camerati, in questo senso era piuttosto ottima, efficace e rispondente alle necessità e i diritti degli uni e degli altri.
Basti pensare che esistono norme piuttosto speculari ma anche più severe, sui rapporti fra donne e uomini nelle forze armate USA come oltre a quanto già detto, il tassativo e molto severo divieto di intraprendere qualsivoglia rapporto fra commilitoni, ufficiali e sottoposti, membri della stessa squadra o credo anche plotone ecc. ecc. Per questo ritengo che alla fine lo Stato Maggiore della Difesa mostrerà non poco le proprie perplessità, sicuramente lo faranno prima o poi i ragazzi che servono nelle forze armate e non per una questione discriminatoria, ci sono anche valorosi combattenti gay, ma per una naturale questione di privacy, intimità e passatemi il termine, pace sociale durante le missioni già di per sè fonte di stress.

Sinceramente credo che chi è Gay non ha bisogno di una legge ad hoc che lo tuteli, quasi a rimarcare la diversità degli omosessuali, quasi fossero alieni; francamente chi scrive crede che ciò che vada ribadito e tutelato è il rispetto dei diritti fondamentali e del cittadino anche verso i gay così come verso tutti i cittadini ed essere umani e semmai inasprire le condanne verso TUTTI gli atti discriminatori siano essi di razza, religione, sesso e orientamento sessuale, scelte poltiche ecc. ecc.

L'ONU, molto appiattito negli ultimi tempi sull'UE e in genere verso sx, quindi prende una sonora cantonata e stupisce ( o forse no ? ) l'incompetenza della dirigenza dell'ONU che preferisce invece approvare leggi discriminatorie, che vanno contro ogni principio democratico e liberale come prediligere una categoria di cittadini rispetto ad un' altra.
Non è un caso infatti che i padri fondatori del pensiero democratico e liberale parlarono in genere di tutte le discriminazioni e non di una soltanto proprio a rappresentare e sottolineare l'uguaglianza universale del diritto umano.