E' ufficiale la
disoccupazione in Grecia sale al 26% con la nazione ridotta allo
stremo, sbattuta per terra con violenza e incatenata alla prigione
economica dell'Euro. Non c'è affatto da stupirsi del peggioramento
delle condizioni in Grecia. Più è incatenata dall'Euro e ai vincoli
economici europei e più peggiorerà. E' normale, non fabbricano più
niente, la produttività greca è sprofondata sotto terra e gli
piovono in testa i soldi della Troika ( a debito.... ) per continuare
a comprare merci cinesi e tedesche............. come pensate che
finisca ?
E alla beffa si
aggiunge pure l'inganno e il doppiogiochismo del governo Merkel
che con un gran gioco di prestigio si scarica del debito greco per
appiopparlo alla BCE. In termine tecnico operano uno swap, scambio
del debito anche se i giornali si guardano bene dal chiamarlo così.
In altre parole la Grecia ha un debito su lunga scadenza di circa
40-46 miliardi di Euro che non riuscirà mai a pagare visto che
tecnicamente è già in default tanto che alla fine giunge
l'ulteriore declassamento anche di S/P da CCC ( Junk ) a Default
Selettivo, con parte del debito vecchio già rinegoziato nei mesi
scorsi sin anche al 90%. Buona parte di questo debito attuale ora è
in mano alla Germania, di cui proprio in queste ore si denuncia lo
scandalo che sta travolgendo nientemeno la Deutsche Bank, indebitata
oltremodo in modo occulto dalla crisi del 2008-2009, ( alla faccia
del rigore e della trasparenza del governo tedesco, il caso è stato
denunciato dalla SEC di Wall Street ).
Poiché la Grecia non
riuscirà mai a pagare questo debito, ecco il gioco di prestigio,
ossia si chiede alla Grecia di aumentare ancora di più l'austerity e
pagarne in anticipo almeno una parte ossia circa 10 miliardi di Euro,
fra il 32% e 42% del debito complessivo con un buyback sul debito
pubblico; in pratica si cerca di evitare la ristrutturazione con
perdita al 90% in cambio di un ulteriore pacchetto di aiuti di circa
47 miliardi che in ogni caso non risolverà niente di concreto per i
greci intrappolati nella prigione economica dell'Euro. Capite ? 40-46
miliardi rinegoziati al 42% con i privati e le banche, per poi
stanziare nuovamente altri 47 miliardi circa che al massimo
serviranno per qualche mese e senza che il governo Greco abbia
possibilità alcuna di muovere politiche concrete per ristabilire la
propria economia interna.
Secondo alcuni
probabilmente la Grecia per attuare il buyback, riacquisto del debito
di 10 miliardi di euro, attingerà al fondo dell'EFSF, quello in
pratica per cui Tremonti iniziò a svenare gli Italiani stanziando
90miliardi di Euro l'ultimo anno del governo Berlusconi nel 2011
prima di Monti ed ecco quindi svelato l'arcano ossia salvare
l'economia delle banche, specie le tedesche in questo caso, a spese
del resto dei cittadini d'Europa, che novità vero ? In tal modo si
prolunga e aggrava l'agonia del popolo greco per far uscire gli
investitori privati ( banche ? ) dalle montagne russe greche, per poi
fare ancora un altro prestito di 47 miliardi da parte della Troika (
BCE, Commissione Europea e FMI ). Capito ? Le banche tedesche e chi
per loro prestano, o meglio piazzano e vendono negli scorsi mesi 40
miliardi di titoli Greci ad altissimo rischio che però alla fine
perdono almeno il 50-60% perché la Grecia è fallita e non riesce a
ripagare il tutto. Siamo proprio curiosi di sapere chi sono gli
acquirenti finali....e come e se si attivano i CDS ossia le coperture
assicurative sulle perdite, fallimenti, nei titoli di stato. CDS
naturalmente trattati e venduti da società finanziarie globali come
Goldman Sachs e Morgan Stanley. Inutile dire che per ogni perdita c'è
chi ci guadagna.... e con i grandi squilibri economici in corso
possiamo immaginare chi.
Ad ogni modo in
concreto “swappano” il debito greco delle banche tedesche e
non, cedendolo alla Troika anche grazie ai fondi Europei pagati da
tutti gli stati membri; Troika che riprende la partita finanziando di
nuovo la stessa cifra per far tirare avanti la Grecia qualche altro
mese acquisendone de facto la sovranità...ricordate quando abbiamo parlato del fallimento degli stati e l'acquisizione delle sovranità ? Ne abbiamo parlato qui "Crollo dell'Euro e fallimento degli stati nazione":
http://indipendenzaitaliana.blogspot.com/2011/09/crollo-delleuro-e-fallimento-degli.html
Ciliegina sulla torta i
soldi prestati dai fondi come il MES o l'EFSF prestano a bassi tassi
di interesse, tipo il 3% alla Spagna, ma le stesse nazioni come
l'Italia che lo ha dovuto rifornire per attuare tale prestito, lo
recupera dal mercato al 7% a causa dello spread ! Che dire un colpo
di genio, che maestri, davvero brillante come dirà anche Farage, un
gioco perverso come i 130miliardi già stanziati ad Ottobre o il
debito precedente rinegoziato al 90% e che non risolvono niente visto
che la produttività Greca è colata a picco e che nel migliore dei
casi rischia solamente di compromettere la tenuta finanziaria anche
dell'Italia portandola a doversi salvare da sola.....di magra
consolazione è uno spread schizofrenico e drogato dalla
compravendita di bond da parte della BCE che ora mentre scriviamo
quota intorno i 320 punti con tasso al 5% circa... ma che non
rassicura affatto gli informati investitori e non cambia di molto le
cose.
In compenso si "shorta"
bene, per questo lo spread è così altalenante, ossia si specula
bene sul breve periodo cavalcando l'onda delle droghe monetarie
iniettate nell'economia Greca il cui rischio è aumentato, come anche
per noi del resto, anche a causa delle limitazioni volute dalla UE e
dalla Germania in primis sulle contrattazioni dei CDS, a tal punto
che la borsa Greca registra fondamentali e performance superiori alla
borsa Cinese !! Roba dell'altro mondo..... guardando la cosa sotto un
altro punto di vista, forse si può supporre si stia cercando di
sfilare le banche tedesche e francesi dal debito greco, cercando al
contempo di evitare di far pagare tutto il salasso solo a Goldman
Sachs ( la venditrice dei CDS che se scoperti in caso di perdita
tocca rimborsare... ). In parte dev'essere vero. Ma perché allora la
giostra continua ? Forse perchè tuttosommato è redditizia per le
commissioni su certi prodotti finanziari e tirando le somme alla
stessa Germania che può continuare a colonizzare la Grecia ? Ma la
colpa è dei fornitori finanziari come GS oppure dell'iperidealismo
Europeista ? E che dire dell'evidente politica Merkel
Germano-centrica ? Chi comanda chi in altre parole ? E il fatto che i
commissari europei come Monti o Samaras siano legati a GS cosa
comporta ?
Il fatto che GS sia de
facto l'architettura dell'Euro crollato e che tali commissari come
Monti ne siano gli architetti dovrebbe in ogni caso spingere a
riflettere che una bella dose di idealismo europeista c'è senz'altro
stata e che in fondo l'eurozona è prettamente un progetto bancario,
e precisamente un progetto delle banche centrali con tutti i limiti
che questo comporta. Chi scrive pensa anche di intuirne le ragioni
derivanti da problematiche oggettive che risalgono direttamente alla
fine del sistema di Bretton Woods e sul quale torneremo, ma crediamo
anche sia stato dettato da una buona dose di idealismo ( post WWII )
che gravita ancora ormai in modo sempre più oppressivo ed arrogante
sulla testa di centinaia di milioni di persone.
In questa dinamica
quindi dove ognuno cerca di tirare a sé la fune dei fondi di
stabilità drenati dalle casse di altri stati membri ( si pensi ad
esempio alla forte contrattazione per avere qualche milione di euro
per i terremotati dell'Emilia a fronte di 40miliardi stanziati per il
MES che la Germania voleva vincolare in toto per le sue banche...) è
chiaro che difficilmente se ne esce, ed è ovvia in tale contesto la
forte critica inglese verso un'Europa dominata dalla Germania che
come vediamo attua giochi di prestigio bancario col quale scarica i
suoi “problemi” sul resto del continente, così come le sue
esportazioni ecc. che gli permettono di continuare a finanziare
l'ingente spesa pubblica tedesca con un debito di circa 7mila
miliardi di euro. La Germania con tutti i capitali e la liquidità
Europea che ha e la qualità dei suoi lavoratori, dovrebbe essere il
volano dell'Europa, mentre invece a conti fatti probabilmente lo sono
più paesi come l'Italia con una bilancia commerciale tutto sommato
non così negativa almeno sino a poco tempo fa, con buoni
fondamentali, un buon disavanzo ecc. e che quindi riesce anche a
“finanziare” l'economia tedesca sostenendone le importazioni
senza gravi conseguenze, almeno sino all'imposizione monetaria e
finanziaria tedesca ed UE alternativamente che stanno aggravando
notevolmente le cose a botte di austerity...
Se pensiamo che l'Euro
era fondamentalmente un progetto Francese per contrastare il
potere della Deutche Mark, e che fra i vincoli dei trattati Europei
incluso la riunificazione delle Germanie c'era proprio lo
scongiuramento di questa situazione con il dominio tedesco
sull'Europa, c'è da dire che l'ilarità è massima.
All'elenco dei
fallimenti dell'Euro, possiamo anche aggiungerci quello
dell'inflazione. L'euro è certamente una moneta sopravvalutata e
troppo forte per economie come Grecia, Italia, Spagna, Portogallo
ecc. e quando costringi un'economia più debole ad adottare una
moneta più forte, impedendogli quindi de facto di svalutare come
farebbe naturalmente, in questo caso la svalutazione colpisce i
salari e il potere d'acquisto per una semplice legge economica. Tale
svalutazione salariale del potere d'acquisto si chiama per
definizione Inflazione e contribuisce a spedire in recessione tali
economie.
Gli USA in passato
intervenivano su fenomi simili di disomogeneità economica con
calibrate e mirate politiche di incentivazione regionale che
periodicamente potevano ritenersi necessarie, ma sempre in modo molto
limitato e circoscritto rispetto il Socialismo inaugurato
dall'amministrazione Obama o prima ancora dalla UE, e in ogni caso
delineando lo sviluppo economico degli Stati Uniti all'interno di una
concezione di economia libera nazionalistica e incentrata sull'economia
industriale ( economia reale ) e relativa finanza industriale.
Strada quindi
diametralmente opposta a quella che il governo Merkel sta facendo in
continuazione a quello Schroeder che in concomitanza con una crisi
occupazionale in Germania ha visto un incremento notevole della spesa
pubblica tedesca a sostegno di aziende e lavoratori e quindi una
politica di svalutazione delle economie del Sud Europa e
“periferiche” a sostegno di tutto ciò.
Certamente va da sé
che continuando a cedere debito alla BCE, per contenere gli
spread che altrimenti schizzerebbero dalle massicce vendite di
disimpegno di banche e investitori vari, farà si che prima che poi,
sarà la BCE già esposta per oltre 400miliardi di euro ad avere problemi finanziari e anche la Germania entrerà
a rotta di collo nella crisi e a quel punto ? A quel punto l'Euro
sarà andato, distrutto, spazzato via..... come osservava anche
l'Eurodeputato inglese Nigel Farage. La verità è che per il 2013
possiamo aspettarci l'esplosione dei debiti pubblici dell'eurozona
che riguarderà anche Francia, già declassata, Germania sull'orlo
della crisi al momento sconosciuta e Inghilterra già in difficoltà
notevole; diversamente nel caso migliore sarà la BCE ad avere
problemi.
L'euro che avrebbe dovuto
portare stabilità, unione, crescita, occupazione e riparo
dall'inflazione fallisce quindi tutti i suoi obbiettivi e come il
Titanic va a sbattere contro un imponente Iceberg.
links e approfondimenti:
Crollo dell'Euro e
fallimento degli stati nazione: