Debito Pubblico Italiano

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mercoledì 23 dicembre 2009

Natale 2009, Italia in ripresa ? Non credo...

Ma vogliamo proprio essere pessimisti ?? No, piuttosto realisti. I dati al consumo mostrano un aumento dei consumi in Italia sbandierato come ripresa economica. Al solito ribadisco, è merito degli Italiani risparmiatori che hanno messo da parte soldi per Natale. I dati andranno analizzati dopo Natale nel periodo Gennaio-Marzo, allora cominceremo a vedere come si muove realmente l'economia Italiana.
Per il resto la crescita del debito pubblico a livelli stratosferici e l'inflazionismo puro dell'Euro mettono già praticamente in default l'economia di Grecia, Italia e Spagna che rischiano un' uscita piuttosto violenta dall'Euro come per'altro già previsto da più di un anno da diversi economisti e movimenti politici cosìdetti Euro-Scettici in testa UKIP e il relativo più grande gruppo Europarlamentare Indipendenza e Democrazia con Nigel Farage in testa.

Un' economia debole di fronte la bolle speculativa dell'Euro prefigge all'orizzonte solo l'effetto Argentina. A meno di decisive riforme liberali e allo stesso tempo localmente protezioniste moderate in Europa, l'unica via di uscita sarà una sempre maggiore penetrazione del mercato Europeo da parte di economie geopoliticamente "ostili", come Russia, alcune aree del M.O. e in testa a tutti Cina e relativa "mafia" al seguito..... con tanto di auguri di Buon Natale.
Ci associamo, augurando piuttosto che una nuova classe politica "illuminata", ma dire più che altro competente e saggia, sorga in Europa. Per il resto consiglio forti paracaduti economici per quando esploderà l'Eurocrack come già accade oggi in Grecia, la bolla Europea, come da tradizione degli inflazionisti di Francoforte, di gran lunga più gonfia di quella Americana......




lunedì 30 novembre 2009

La Svizzera dice NO alla costruzione dei minareti




La notizia è rimbalzata in tutto il mondo da quando il partito della destra svizzera ha provocatoriamente lanciato, ottenendo il numero legale di firme necessarie, un referendum sulla proibizione della costruzione dei minareti, referendum tenutosi insieme ad un altro sulla proibizione dell'esportazione di armi. In altre parole sarebbe bastato disertare il referendum per lasciare le cose come stavano.
Il risultato è stato che circa il 60% di un alto numero di votanti ha detto NO alla costruzione di altri minareti, mentre ha votato sì all'esportazione di armi.
Subito piogge di polemiche che sono spuntate anche in Italia, manco a dirlo fra questi il già citato Fini che in sostanza si dice alla fine preoccupato per il futuro dell'Italia, in quanto il numero di immigrati aumenterà.

Semplicemente si può ben rispondere che non è detto, basta limitare i flussi migratori ed espellere i clandestini come fanno tutti gli stati.

Il punto nodale però della questione è un altro. Cosa significa questo voto ?
Innazitutto è doveroso sottolineare come la Svizzera oggi ci dia a tutti lezioni di democrazia, non avendo paura di chiedere al popolo come indirizzarsi. Ed il popolo risponde quando glielo si chiede.
Perchè l'Unione Europea ha paura di pubblicare sondaggi, statistiche e indirre Referendum sul suo operato ?? Ovvio perchè vuole imporsi contro il già conosciuto risultato della volontà popolare che già a suo tempo bocciò il progetto dell'Unione Europea ossia la Costituzione Europea poi ratificata sotto banco in totale sfregio della volontà popolare come Trattato di Lisbona.
La risposta svizzera è la risposta di un forte disagio sociale dei cittadini Europei contro ciò che alcuni hanno definito colonizzazione islamica. A ben vedere in effetti guardando al disagio sentito in varie città Europee come il caso Bruxelles di cui si è parlato nell'articolo precedente, il voto contro il minareto diviene più comprensibile in quest'ottica. Molti dei promotori del no ai minareti, ( si alla loro abolizione secondo il referendum ), sostengono e neppure tanto a torto che è cmq un simbolo culturale e politico molto forte, del tutto estraneo alla loro cultura e che fra l'altro non c'entra molto neppure con la loro architettura e paesaggistica.
Per altro i minareti in Svizzera non hanno funzione attiva se non decorativa e forse anche per questo di qualche centinaio di Moschee solo 4 ne hanno uno modesto.

Ma cos'è un minareto oltre ad essere un chiaro simbolo della presenza religiosa e politica Islamica ?? Il primo minareto viene eretto sulle rovine di Costantinopoli come simbolo di conquista e controllo politico. In seguito pur continuando a rappresentare politicamente il dominio islamico, diviene anche un mezzo con il quale l'imam o suo relativo canta le preghiere islamiche ricordando l'ora della preghiera. In effetti in parole povere ha grossomodo la funzione di un campanile che in epoca medioevale scandiva il passare del tempo, oltre che delle preghiere e delle messe e ancora oggi i campanili hanno orologi e suonano ogni 15 minuti in genere.
All'epoca però il campanile per questo era anche un simbolo di gestione e controllo politico della Chiesa sulla vita dei cittadini che grazie al campanile scandiva il tempo e alla fine con Cattedrali e Chiese anche il tempo dei raccolti.

Quanti campanili avete visto e sentito suonare nelle nazioni arabe musulmane ???
In alcuni stati arabi è vero ci sono chiese, ma non si sentono suonare campane cristiane. Nell'Iran del regime islamico i missionari cristiani vengono anche arrestati se predicano pubblicamente. Chi non segue la Sharia o non vuole seguirla è perseguito o anche arrestato, specialmente le donne che il più delle volte sono discriminate, basti pensare a quanto accaduto anche qui in Italia... e le giornaliste che in Iran o Arabia Saudita ecc. sono costrette ad indossare il velo significherà pure qualcosa...
Certo è una questione più culturale che religiosa quella della discriminazione delle donne nelle comunità islamiche, specie quando non vogliono seguire la Sharia, ma tant'è.

Tornando però alla questione campanile, quanti ce ne sono e che magari suonano messa a Teheran o a La Mecca ?
Non sarebbe forse il caso quindi che certe persone guardino la trave nel proprio ccchio prima ?

Ma poi siamo al ridicolo. L'UE per bocca dei vari commissariucoli e burocrati vari di turno in sostanza si dice allarmata dal voto Svizzero e lancia accuse di xenofobia, inaugurando l'inasprimento dell'isolamento della Svizzera.
Quando abbiamo già sentito la stessa cantilena ??
Sembra qualcosa di già visto vero ? Ve lo ricordo io, fu durante le critiche di Jorg Haider al sistema finanziario Europeo, rivendicando l'indipendenza Austriaca nei confronti dell'UE.
Jorg Haider era l'unico vero grande politico Europeo all'epoca che poteva mettere in discussione il ruolo dell'UE.
Fu accusato di xenofobia, anche se non era vero e non c'entrava nulla. L'UE usò allora come oggi, tecniche di propaganda sovietica, ne disse di tutti i colori. Oggi nell'epoca post crack finanziario globale, non possiamo che esprimere enorme empatia per le parole di Haider che si basavano sulla più avanzata tradizione di studi economici del mondo, la scuola economica Austriaca.

Oggi accade lo stesso, la Svizzera è piuttosto ai ferri corti con l'Unione Europea che dal suo canto fa di tutto per distruggere l'economia Svizzera come già fatto con Irlanda e Islanda per forzarla ad entrare nell' abbraccio mortale dell'Euro.. dominio. Ecco quindi la vera origine della propaganda anti-Svizzera dell'Unione Europea.
Per altro le tensioni sociali hanno ben altra matrice come spiegato molto bene nell'articolo precedente in relazioni alla promozione di politiche intolleranti da parte della concessione del voto a immigrati non integrati e intolleranti che li votano, situazione di cui voleva avvantaggiarsi Hadel Smith in Italia e quelli come lui, come dicevamo nell'articolo precedente..

Il miglior commento cmq lo esprime oggi il ministro Maroni che in sostanza osserva che quando non si vuole ascoltare la volontà del popolo, poi non ci si dovrebbe stupire di certe sorprese.
Questo referendum in pratica è l'unico modo in cui il popolo ha potuto esprimere il suo disagio e lo ha fatto in modo forte, deciso ed eclatante. Un monito per l'UE che il suo tempo sta per scadere, se continuerà a fregarsene della volontà popolare e della democrazia liberale.

sabato 28 novembre 2009

Fini e il voto agli immigrati: la tragedia dell'UE

Alcuni diranno che forse esagero, tuttavia non credo. Se i padri fondatori di tutti gli stati democratici, e non solo al dire il vero, ma cmq sia se costoro pensarono a criteri necessari per avere una cittadinanza e quindi tutti i diritti di voto ecc. ecc. ci sarà pure stata una ragione. Nessuno nega che uno stato e la sua costituzione evolva nel tempo, anzi, ma ci sono dei cardini fondamentali che rimangono piuttosto immutati, uno di questi è il criterio di cittadinanza.

Il voto agli immigrati è una politica assolutamente incosciente e folle. Lo stiamo già vedendo nel resto d'Europa, in luoghi come a Bruxelles dove immigrati NON integrati promuovono politiche intolleranti contro la nostra cultura, come il togliere persino le croci dalle farmacie e gli ospedali.... siamo all'assurdo !!

Il voto agli immigrati oltre quindi ad essere piuttosto vendibile per ovvie ragioni, porterà i cittadini europei in minoranza con le tragiche conseguenze di una colonizzazione islamica o di altro tipo cmq intollerante verso la nostra cultura. Del resto moltissimi immigrati non chiedono il voto, sanno benissimo che non è proprio il caso e che sarebbe una porcheria.

Immaginate il voto al partito di Hadel Smith, colui che lanciò il crocifisso fuori dalla finestra, compagno di quell'altro Abu Omar che pure promuoveva politiche estremistiche in Italia a tal punto da destare gli interessi della CIA ? Quale folle risultato porterebbe dare il voto a questa gente e tutti i sostenitori non integrati che hanno anche sul nostro territorio ???

http://it.notizie.yahoo.com/19/20091128/twl-sudan-indossa-gonna-al-ginocchio-50-b689c2c.html

No, grazie !!


Fini poi non ha i numeri, svendersi così e svendere così la nostra nazione e il nostro popolo è una vergogna. Molti si chiedono anche all'intero del suo stesso partito il PDL cosa gli sia preso, ma sempre più appare fuori da quel movimento, a tal punto che alcuni sono dovuti scendere in sua difesa.

Per altro la totale incompetenza dell'UE farà sì che solo le nazioni più popolose avranno un qualche peso nelle decisioni dell'UE, per quanto cmq alla fine è una ristretta oligarchia che ce l'ha davvero. Cmq sia questo fa sì che alcuni stati facciano entrare cani e porci per fare numero... e altri che siano completamente vassalli e sudditi, quale tragedia che possiamo infatti vedere.

E difatti fu ben per evitare situazioni discriminanti e pericolose e dare voci alle minoranze che i padri fondatori degli Stati Uniti decisero di dare il voto federale per la Presidenza in modo diverso, stato per stato.
Ma di che ci stupiamo, l'UE e il trattato sovietico di Lisbona nascono appunto dal socialismo sovietico Europeo.

domenica 8 novembre 2009

Putin-Obama 2-0: la Russia rilancia e simula attacchi nucleari in Polonia

In effetti forse sarebbe corretto parlare di un 3 a 0 se consideriamo che a ridosso degli accordi fra Obama e Medvedev ( Putin ) sullo scudo missilistico in Europa sostituendolo con quello navale, anche più minaccioso, vi fu già la reazione del Cremlino o meglio di un generale del Cremlino che disse che invero non era venuta meno la minaccia anzi.... ne parlavamo qui:

http://indipendenzaitaliana.blogspot.com/2009/09/scudo-missilistico-putin-obama-1-0.html

Per altro bisogna tener presente la Russia già possiede sia missili intercettori che missili nucleari tanto a kalingrad che lungo il confine della Bielorussia... mentre in Europa la NATO sotto la guida dell'amministrazione Bush sono circa 10 anni che sta smantellando le testate Europee...

Ad ogni modo questa è la notizia scottante di questi ultimi giorni, a seguito di un'altra eclatante dichiarazione recente in cui il capo/dirigente del consiglio di sicurezza Russo prevede nella sua agenda di governo attacchi nucleari preventivi per difendere gli interessi nazionali ove minacciati:

http://www.foxnews.com/story/0,2933,565867,00.html

Tradotto in italiano:

« Mercoledì, 14 Ottobre, 2009
Associated Press

MOSCA - Un giornale di spicco russo cita un alto funzionario della sicurezza, il quale afferma che la Russia si riserva il diritto di effettuare attacchi nucleari preventivi per salvaguardare la nazione nell'epoca moderna

Il Capo del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev ha detto in un'intervista nell'edizione del Mercoledì dell' Izvestia che un documento ampio sulla politica militare sarà consegnato al presidente Dmitry Medvedev prima della fine dell'anno.

Gli analisti militari dicono che Patrushev è uno che mostra i muscoli, ( inflessibile, un osso duro ), in quanto ciò che rivela circa la proposta nuova dottrina suggerisce che differisce di poco da quella attuale.

Patrushev ha detto che le nuove norme consentiranno una "flessibile e tempestiva" reazione alle situazioni di conflitto.

Nella stessa intervista egli individua la NATO e gli Stati Uniti minacce, e declama la regione travagliata North Caucasica Russa come un problema interno. »

In altre parole la Russia ultranazionalista minaccia attacchi nucleari in Georgia o cmq nelle regioni limitrofe i suoi confini e sfera di influenza come la Polonia.
La leva di influenza su Putin, favorito dalla CIA per evitare che questi ultimi salissero al potere e per evitare che tali armamenti finissero sul mercato nero, a quanto pare si fa sempre più forte e preponderante sulla presidenza Medvedev e lo stesso Putin quindi alla fine in qualche modo ne favorisce l'applicazione.

Se qualcuno avesse dubbi sull'applicazione di tale nuova linea politica Russa per altro determitata a riarmarsi finanziandosi con la vendita derivante dal controllo di petrolio e gas, basta guardare alle nuove esercitazioni militari tenutesi ai confini polacchi, che simulano una guerra preventiva in Polonia condotta con lancio di testate nucleari.

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/poland/6480227/Russia-simulates-nuclear-attack-on-Poland.html


Un chiaro messaggio della Russia che ricorre alla minaccia nucleare come estensione della sua influenza politica e che rappresenta un pericolo per la libertà in Europa, soprattutto per l'Europa dell'Est, ma sempre più anche per noi.

In quest'ottica infatti è da criticare fortemente il progetto South Stream a scapito del Nabucco in quanto ci lega troppo alla Russia e infine condanna i nostri amici e alleati dell'Est ad una reprorevole spartizione fra Russia e Germania come ai vecchi tempi..... che fra l'altro in cambio ci ha dato solo dumping, violazione sistematica degli elementari diritti del lavoro nell'Est Europa, e immigrazione selvaggia di bande di criminali dall'Est ecc.
Putin nonostante tutto rimane ancora piuttosto filo-occidentale, ma l'era della sua politica di simpatia per l'occidente, da ritenersi spinta da una sincera e personale simpatia, ad ogni modo tramonta sempre di più avente il suo apice a partire dagli accordi fra Bush e Putin per estendere lo scudo missilistico anche alla Russia in Kazakistan, a quando i nazionalisti Russi feguiti poi da Putin fecero fallire l'accordo. Da allora i rapporti fra Russia e Occidente sono peggiorati sempre di più.

Già da diversi anni cmq, dopo la guerra in Iraq del 2003, la Russia ha ripreso una politica di incremento del deterrente nucleare. Ove prima era considerato solo nell'ambito di un conflitto globale, ora viene invece considerato da parte della Russia anche nell'ambito di conflitti regionali o addirittura interni.
Questo perchè essenzialmente la Russia non ha un'esercito tecnologicamente avanzato e competitivo come la NATO, per quanto cmq ancora in grado di difendersi o invadere altre regioni e nazioni come visto in Georgia. Rimane comunque piuttosto allarmante questa nuova politica bellica nucleare della Russia. Del resto ciò che si è sempre voluto evitare dai tempi della caduta dell'URSS è proprio questo tipo di cose.

Per approfondimenti sulla politica nucleare Russa:

http://www.nti.org/e_research/e3_55a.html

sabato 31 ottobre 2009

Conti pres. dell'Enel e il South Stream, una linea politica irresponsabile

http://it.finance.yahoo.com/notizie/south-stream-conti-necessario-gli-americani-lo-capiranno-reuters_ids-8e60b9b0efd9.html?x=0

Proprio stamane Conti Pres. dell'Enel esprimeva le sue dichiarazioni sul South Stream in quelle che a parer di chi scrive e non solo, rasentano un velato anti-Americanismo, da parte inoltre di qualcuno che forse ha svenduto gli interessi strategico-nazionali sul lungo periodo verso i propri, o semplicemente pecca di ignoranza. Soprattutto perchè le motivazioni che usa per giustificare la sua critica verso l'amministrazione Americana è piuttosto traballante.

1) Prima di tutto la questione Ucraina dipende molto anche dalle ingerenze di Mosca, che gioca sporco e punta al rialzo dei prezzi sul gas per autofinanziarsi, per bocca stessa di Putin che ha solennemente dichiarato che l'epoca del prezzo del gas a basso costo è finita con tutte le conseguenze del caso per il nostro futuro e nonostante l'irruzione della polizia Ucraina negli uffici della società del gas per sequestrare i contratti del gas stipulati con Mosca che dimostravano la veridicità degli accordi stipulati con Kiev in precedenza, nonchè le ragioni tecniche alla base del quantitativo di gas necessario alla pressurizzazione del gasdotto di cui Mosca invece denunciava il furto; fra l'altro essendo il South Stream molto più lungo e articolato tanto dei gasdotti Ucraini quanto del Nabucco in Georgia, di conseguenza richiederà molto più gas per rimanere in pressione; sarebbe alquanto interessante fare una stima del gas "perso" nel South Stream per questo rispetto a quello Ucraino di cui Mosca denuncia il furto.
Con questo non vogliamo mettere la mano sul fuoco che non vi siano stati effettivamente furti, è questo un problema di tutti i gasdotti e oleodotti del mondo, ma riteniamo come nella maggior parte dei casi che siano del tutto trascurabili, diversamente solitamente saltano in aria a causa di evidente compromissione nella sicurezza che operano i ladri per rubarne maggiori quantità.
Oltretutto il gas dall'Ucraina ci giunge maggiorato del prezzo di rivendita da parte Ucraina. Ossia quindi l'Ucraina grossomodo e lo affermiano con la sicurezza di non sbagliarci più di tanto, in pratica ci vende il gas comprato da Mosca. Per cui di quale furto stiamo parlando se quello è a quel punto gas Ucraino ????
Il punto semmai è che Mosca ha rialzato i prezzi in modo vertiginoso, improvviso e unilaterale, in tipico stile monopolista sovietico, cercando inoltre di acquisire tutto il gas Turkmeno per togliere altre vie, cosa per altro non conveniente per i Turkmeni che sono costretti ad usufruire dei gasdotti di Gazprom non avendo altre vie alternative.


2) La questione Ucraina può essere risolta con un maggiore coinvolgimento della politica delle nazioni Europee e della NATO in Ucraina. Il suo ingresso in Europa o nella NATO difatti rende possibile una maggiore verifica, conferma e controllo dei processi di approvigionamento del gas. Nella Russia post crollo dell'URSS e ex amica degli USA, ove si prosperava anche l'ingresso Russo nella NATO, era una via più che logica e percorribile.
Lo è cmq a prescindere anche oggi nonostante le minacce nucleari di Mosca nel caso l'Ucraina aderisse alla NATO come se Cuba e il Venezuela fossero paradisi della democrazia USA e non quale quello che sono ossia veri e propri protettorati comunisti di Mosca.


3) Il percorso alternativo a quello Ucraino e indipendente da Mosca allo stesso tempo esiste già, in fase di costruzione già molto avanzata rispetto il South Stream nel quale andranno a buttare enormi risorse economiche, ma forse qui giocheranno un ruolo importante i finanziamenti da Mosca, quantomeno sarebbe logico fare leva su quelli, ossia il Nabucco and co. che passano per la Georgia e arrivano a Baku in Azerbajan. Già così trasportavano petrolio e gas, soprattutto il primo con Nabucco che funzionava già, verso l'Europa fino a quando la neo armata Russo imperialista ha provocato un conflitto in Georgia onde con la scusa poterli bombardare.

La meta finale però del Nabucco non è l'Azerbajan, ma il Turkmenistan passando sotto il Mar Nero, terra molto ricca di Petrolio e Gas e che da 10 anni almeno tramite il suo ex-presidente ma anche il governo attuale, cerca rotte alternative agli oleodotti e gasdotti Russi.

E' chiaro quindi che le affermazioni di Conti non solo sono estremamente faziose e forse anche ignoranti, ma assolutamente sbagliate dal punto di vista strategico e geopolitico e compromettenti gli interessi nazionali.

Si perchè bisogna tener presente anche la situazione della politica Russa, con Putin in crescente difficoltà pressato dai Nazionalisti e ultranazionalisti Russi. Putin fondamentalmente "amico" dell'Occidente, l'ex capo del KGB poi uomo della CIA con l'incarico di evitare il collasso completo della Russia e con l'esclusivo compito di evitare che l'arsenale bellico Sovietico, in particolare quello delle armi di distruzione di massa, finisca sul mercato Nero, non durerà per sempre, almeno politicamente e nell'ambito di una pianificazione di sviluppo strategico dell'Europa è una follia dipendere esclusivamente o quasi da Mosca sempre più iper-nazionalista che punta invece all'egemonia sull'Europa e il cui controllo degli approvigionamenti energetici permetterà di stringere una morsa che stragolerà l'Europa; anche solo la minaccia sarà sufficente ad estendere l'influenza egemone di Mosca sull'Europa.
Il punto critico di rottura avverrà quando i guadagni Russi saranno sufficenti a sviluppare una certa economia interna e riformare un' armata paragonabile all'ex Armata Rossa. Allora l'Europa avrà problemi molto seri. In questo quantomeno Berlusconi è stato lungimirante negli accordi con Gheddafi, ma allo stesso tempo decisamente meno in quelli sul South Stream a svantaggio del Nabucco già in stato avanzato di realizzazione e di gran lunga più efficace ( almeno per il discorso petrolifero in quanto per il gas servono ulteriori approvigionamenti dal Turkmenistan appunto e/o area del M.O. ).

Gli USA dal canto loro è vero come dice Conti che non ci vendono gas, infatti ci spingono ad essere indipendenti, tanto più che viene dal Turkmenistan che appunto stava investendo anch'esso sul Nabucco e che per questo è stato provocato da parte Russa il conflitto Georgiano come dicevamo.
Allora basta col politically correct, diciamo le cose come stanno e agiamo di conseguenza. Basta con le prese in giro. E sia Mosca a farsene una ragione se magari cerchiamo anche altre vie e non solo loro.
Del resto l'Europa ha bisogno di così tanta energia da poter anche condividere entrambe le rotte Georgiana e Russa e infatti come alternativa si è pensato a due gasdotti North Stream e South Stream proprio per questo e certamente una pluralità di fornitori e venditori come consuetudine del libero mercato di concorrenza al contrario dei monopoli/oligopoli, darà servizi migliori a prezzi migliori.

Bisogna però anche notare come ci siano interessi dietro i fallimenti della trattativa Ucraina, così come un'aumento della dipendenza energetica dal gas e non si parla solo del riscaldamento ma della produzione di energia elettrica, come la presidenza del consorzio North Stream da parte del socialista Schroder amico di Mosca e per altro responsabile del crollo economico Tedesco dello scorso decennio post-Khol, alla base insieme all'Italiano Prodi e le sx Europee per la diffusione della produzione elettrica dal gas tanto in Italia che in altre parti d'Europa, che oltretutto ci costerà doppiamente, vista la produzione evidente di gas serra al contrario dell'enormemente più profittevole e redditizia energia nucleare. Non c'è che dire un bel risultato... ( sarcasmo ).

Alcune fonti e approfondimenti:

http://temi.repubblica.it/limes/la-guerra-dei-gasdotti/6911 ( Video )
http://www.paginedidifesa.it/2008/croce_080204.html
http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/russiaucra/tratt/tratt.html
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1700487344&chId=30&artType=Articolo&DocRulesView=Libero
http://www.trivuliegodiani.com/Nel-Mondo/Putin-Generoso-col-Gas-Minaccioso-coi-Missili.html

mercoledì 28 ottobre 2009

Francesco Micheli, i miti sulla crisi finanziaria, invero crisi economica, e la razzia delle banche svizzere



Con sommo gaudio sposiamo pienamente le parole di Francesco de Micheli che conferma pienamente quanto anche su queste pagine viene detto da un pò di tempo in merito gli squilibri economici e quindi la vera natura della crisi che NON è della finanza, ma dell'economia reale. Le anomalie di manager autoreferenziati, come precisa Micheli, collusi con agenzie di rating "ufficiali" che come scrivevamo anche noi hanno ucciso il libero mercato. I rating vanno fatti liberamente e non da organi ufficiali, questo è uno dei principi basilari del libero mercato. Inoltre chi fa il rating non dev'essere coinvolto con le cose che valuta, in questo caso le aziende del mercato. Peraltro sono anche gli stessi investitori a stabilire chi è più credibile e chi meno, ma organi ufficiali di rating sono una vera e propria eresia del mercato di libera concorrenza con i gravi danni a livello mondiale che conosciamo.

Nell'ottica quindi di tutto questo e di come anche Micheli conferma quanto qui è stato scritto tempo fa in merito l'inefficenza dei provvedimenti presi, inscluso le azioni del G20 che hanno solamente posticipato i problemi senza risolverli, beh apprendiamo in modo piuttosto allarmante della recente razzia condotta dalla guardia di finanza italiana su ordine del governo italiano e molto probabilmente dietro direttiva Europea verso gli istituti bancari elvetici.

Se è vero che possiamo rinunciare ad un pò di privacy per la sicurezza, è allarmante e a dir poco preoccupante il raid tributario condotto nelle banche elvetiche e solo in quelle, quasi che siano loro la fonte dei problemi del mondo e non le porcherie finanziarie promosse e portate avanti da certi gruppi bancari fra cui anche le nostre italianissime banche e i nostri "cari" leaders di mezzo mondo.

I motivi sono ovvi, c'è l'intenzione da parte dell'UE di distruggere l'economia Svizzera e non solo, come già fatto con quella Irlandese per forzarne l'annessione nell'UE.

Inoltre preme osservare che il segreto bancario è fondamentale anche per questioni di sicurezza personale. Francamente noi ci opponiamo a questa sorta di polizia tributaria, avendo appoggiato la caduta del governo Prodi che già puntava in questa direzione. Questo rigurgido social nazionalista dell'UE non è la via nè per combattere efficacemente l'evasione fiscale, nè per rilanciare l'economia nel nostro paese.
In altre parole la razzia verso gli istituti elvetici, mette da parte gli slogan elettorali ed attua per filo e per segno quelle azioni di polizia tributaria designati dal precedente governo Prodi, tanto giustamente osteggiate in precedenza dal governo Berlusconi che ora al contrario ne segue la linea.



http://it.finance.yahoo.com/notizie/scudo-fiscale-svizzera-convoca-ambasciatore-italiano-agixml-18f536f1538e.html?x=0

Per altro occorre osservare che spesso l'Italia in modo anomalo e ora sempre più anche l'UE considera evasione le attività e i flussi finanziari esteri che in quanto tali sono già tassati nei rispettivi luoghi di origine e quindi de facto in teoria non tassabili dal nostro governo in quanto non soggetti alla sovranità nazionale Italiana, per esempio se un cittadino italiano ha anche una società in America già sottoposta al fisco Americano.

Occorre ovviamente fare le dovute distinzioni fra quelle che sono vere e proprie manovre di evasione fiscale e quelle che sono legittime attività, tuttavia lo stato tende a tassare tutto e su questo fronte ovviamente accusiamo anche una difficoltà per le nostre imprese di competere sul piano globale, tant'è vero che diversi grandi imprenditori Italiani hanno trasferito completamente le loro attività principali all'estero.

Considerando la cosa anche in quest'ottica, è dobbiamente grave lo strappo istituzionale di polizia tributaria verso gli istituti elvetici. Il governo piuttosto dovrebbe prendersela con le clientele elefantiache che come un cancro stanno divorando la già provata economia di questa nazione, combattendo quindi la corruzione vera fonte dei problemi del paese e attuando efficace norme per combattere il dumping cinese e dei paesi colonizzati dell'Est Europa.

mercoledì 14 ottobre 2009

Ma quale omofobia ! E gli altri cittadini ? La farsa delle dichiarazioni di Obama

Ora basta, ci mancava anche l'ennesima ingerenza del commissario ONU di turno.
La legge proposta non è accettabile dal diritto moderno, non solo quindi dalla nostra costituzione in quanto pone i diritti gay sopra quelli di altri. Le discriminazioni possono esserci, come infatti ci sono in tutte e due i sensi da e verso i gay e fra altri cittadini non gay e i reati contro i gay sono crimini che vanno puniti sicuramente, così come quelli nei confronti delle altre persone. Le leggi già ci sono e basta far rispettare quelle che ci sono tutelando i gay e lesbiche come qualsiasi altro cittadino.

Personalmente inoltre non credo che le recenti tensioni siano dovute esclusivamente a questioni di omofobia, quanto tensioni politiche. Il movimento gay è oramai da tempo una consolidata forza politica e in tal senso andrebbero lette le, seppure condannabili, violenze contro i gay degli ultimi tempi. La legge infatti denota semplicemente la posizione politica delle comunità gay che in questo modo voglino ritargliarsi uno status quo che va ben oltre il diritto di uguaglianza, innescando quindi reazioni di questi tipo.
I tempi sono cambiati e così cambia anche un certo movimento gay.
Per inteso chi scrive, pur essendo inconfutabilmente e incontrovertibilmente etero, non ha nulla contro i gay e ha anche avuto il privilegio di annoverare degli ottimi amici, pochi è vero, ma buoni.
Detto questo è innegabile la dimensione prettamente politica del movimento gay che quindi cade in ben altre dinamiche che vanno al di là dei soli diritti umani.

Un sintomo del resto mi sembra di scorgerlo da tempo nella differenza di certe affermazioni dei movimenti gay, come arcigay, fra 20 anni fa e oggi. Un tempo, a ragione, si reclamava il diritto di scelta del proprio orientamento sessuale affinchè questo non comportasse pregiudizi dal punto di vista del diritto e anche della convivenza civica. Oggi invece si predica il dogma della nascita omosessuale condannando all'esclusione quasi in una sorta di scomunica, chi come ci racconta Povia nella sua canzone dovesse fare una scelta diversa: tu non sei Gay, non lo sei mai stato !!! ( tono di voce echeggiante e tuonante tipo Inquisizione LOL :-) ).

Fa anche piuttosto ridere la presa di posizione di Obama sui gay nell'esercito quando ci sono già restrizioni del tutto comprensibili anche per le donne. Il motivo è semplice per chi ad esempio è mai stato in baracche militari, sul campo, in marina come su sommergibili e aerei ecc. ecc.
Spesso si è costretti ad una convivenza ravvicinata in spazi piuttosto delimitati e condivisi. Le donne in marina ad esempio in alcuni settori sono del tutto escluse, in quando fonte di tensioni ovvie fra i marinai che avrebbero la testa ben lontano dai loro compiti.
Allo stesso modo condividere una camerata, e quindi in genere una certa intimità con un gay è spesso fonte di imbarazzo per non dire fastidio da parte di chi non lo è e questo fatto finisce anch'esso per generare tensioni. Dovrebbero quindi creare come per le donne, un corpo dedicato, camerate dedicate ecc. ecc. con conseguente aggravio di costi. Per questo la direttiva Clinton che vincolava i militari gay a non dichiarate il loro orientamento sessuale, men che meno ai propri camerati, in questo senso era piuttosto ottima, efficace e rispondente alle necessità e i diritti degli uni e degli altri.
Basti pensare che esistono norme piuttosto speculari ma anche più severe, sui rapporti fra donne e uomini nelle forze armate USA come oltre a quanto già detto, il tassativo e molto severo divieto di intraprendere qualsivoglia rapporto fra commilitoni, ufficiali e sottoposti, membri della stessa squadra o credo anche plotone ecc. ecc. Per questo ritengo che alla fine lo Stato Maggiore della Difesa mostrerà non poco le proprie perplessità, sicuramente lo faranno prima o poi i ragazzi che servono nelle forze armate e non per una questione discriminatoria, ci sono anche valorosi combattenti gay, ma per una naturale questione di privacy, intimità e passatemi il termine, pace sociale durante le missioni già di per sè fonte di stress.

Sinceramente credo che chi è Gay non ha bisogno di una legge ad hoc che lo tuteli, quasi a rimarcare la diversità degli omosessuali, quasi fossero alieni; francamente chi scrive crede che ciò che vada ribadito e tutelato è il rispetto dei diritti fondamentali e del cittadino anche verso i gay così come verso tutti i cittadini ed essere umani e semmai inasprire le condanne verso TUTTI gli atti discriminatori siano essi di razza, religione, sesso e orientamento sessuale, scelte poltiche ecc. ecc.

L'ONU, molto appiattito negli ultimi tempi sull'UE e in genere verso sx, quindi prende una sonora cantonata e stupisce ( o forse no ? ) l'incompetenza della dirigenza dell'ONU che preferisce invece approvare leggi discriminatorie, che vanno contro ogni principio democratico e liberale come prediligere una categoria di cittadini rispetto ad un' altra.
Non è un caso infatti che i padri fondatori del pensiero democratico e liberale parlarono in genere di tutte le discriminazioni e non di una soltanto proprio a rappresentare e sottolineare l'uguaglianza universale del diritto umano.




giovedì 8 ottobre 2009

Polanski, Mitterand e la pedofilia: altro che Berlusconi e le veline

http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-francia-mitterrand-scandalo-ca02f96.html


E' incredibile come la Francia patria per eccellenza dei diritti civili e democratici in Europa e forte sostenitrice di leggi internazionali per mettere al bando lo sfruttamento sessuale o la violenza sessuale sui minori, possa oggi dividersi così e scendere così in basso su questi argomenti.
Sicuramente le vicende personali del Premier Berlusconi con le veline, ammesso che siano vere, non sono neppure lontanamente paragonabili alle accuse mosse nei confronti di Polanski e oggi di Mitterand. Anzi le stesse ammissioni di Mitterand lascerebbero capire il perchè Polanski in Francia non sia mai stato processato per quei crimini. E' anche piuttosto scandaloso che la Francia, fra le nazioni che più amo fra l'altro e sicuramente la più avanzata dell'Europa continentale, continui questa atroce politica che va contro ogni principio civile democratico e di giustizia: basta difendere terroristi e criminali in genere ! La cosa grave è stata soprattutto sottrarre Polaski al giudizio e Mitterand ammettendo certe cose non rende certamente onore nè a se stesso nè alla sua nazione, nè a quelle vite violate.
Benissimo ha fatto quindi la Svizzera ad onorare il mandato di cattura internazionale per la torbida vicenda di cui si è macchiato Polanski tempo addietro. E a nulla valgono le difese che qualcuno con molta sfacciatagine bisogna ammettere, mostra nei suoi confronti. Sottrarre un accusato di reati gravi come la violenza sessuale sui minori dal giudizio e dalle indagini è una cosa gravissima che una nazione degna dell'epiteto civile e democratica non si può permettere.
Purtroppo questa folle politica di Mitterand la Francia la paga oggi amaramente includendo tensioni sociali alte anche con ale molto più vicine al terrorismo che alla nazione Francese e cultura europea.

Quanto all'Italia occorre una ferma condanna nei confronti tanto della sottrazione al giudizio per un reato molto grave nei confronti di Polanski, quanto delle dichiarazioni di Mitterand che vanno contro ogni principio di ordine civile.
Il caso andrebbe discusso, dato che ci siamo ancora, anche nella sede del parlamento dell'UE e della commissione affinchè ci sia una linea dura in tutta l'UE, ma non solo, verso reati come terrorismo, violenza sui minori e altri reati violenti ecc. ( sicuramente nel nostro paese ) quanto forse più propriamente in sede ONU e interpool che più si occupa di questi casi.

Il nipote di Mitterand si difende e specifica che non tutto cià che scrisse era vero e che non sarebbero realmente dei minori:
http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-francia-mitterrand-ca02f96.html

In generale cmq per quanto in giudizio pendente e quindi "non necessariamente colpevoli" ( mi riferisco in genere, non al caso Polanski nello specifico ) il pericolo diversamente è di favorire questo tipo di atteggiamenti alimentando quindi l'impunità per i reati di violenza sessuale sui minori e quindi tornando al caso Polaski e d'obbligo una posizione ferma e decisa dell'Italia nell'appoggiare la richiesta USA e nel rimandare Polaski in giudizio con i complimenti verso il sistema giuridico Americano che non prescrive questo tipo di reati.
C'è da augurarsi che l'Italia prenda una forte e decisa posizione di condanna verso queste vicende e che a gran voce si chiedano anche le dimissioni di Mitterand junior nel caso si sia reso colpevole di certe vicende e se appoggi anche velatamente certe pratiche; vere o false che siano le sue vicende sono e rimangono cmq dichiarazioni molto gravi quelle espresse nell'autobiografia e che inneggiano, almeno potenzialmente ad atti criminogeni e di sicura condanna dell'intera società civile. Restiamo anche in attesa di sentire se le voci delle sinistre mondiali che si sono indignate per le accuse contro Berlusconi, si uniscano al coro globale di indignazione per queste vicende ( Mitterand e Polanski sono entrambe vicini alla politica della sx Francese con Mitterand Senior ora deceduto, ex presidente di sx ).


Libertà di stampa: L'UE dà forfait e prende tempo

http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-ue-stampa-italia-ca02f96.html


E' incredibile, dopo averne sentite di tutti i colori dall'UE in merito presunte violazioni di questo o quel diritto e sopportato commissioni e indagini che il più delle volte si rivelano un buco nell'acqua o dichiarazioni palesemente di parte e dettate dall'interesse più che dalla giustizia, come il verdetto tutto sommato pro-Russo sul conflitto Georgiano, beh stupisce il totale disinteresse dell'UE verso la libertà di stampa. O meglio forse non stupisce affatto......

Sia chiaro, chi scrive non vuole intendere che nel nostro paese sia in pericolo la libertà di stampa, sbanderiandola a mò di vessillo pacatamente elettorale, non lo penso, anche se sono dell'opinione che una completa libertà di stampa in Italia non ci sia e forse non ci sarà mai eccetto che sulla rete, almeno finchè esisterà questo ordine dei giornalisti con i suoi privilegi che altro non è che una forma di controllo politico sull'informazione e su chi la può o non la può fare, in nome anche delle solite catene clientelari e non sempre di chi effettivamente vale al contrario di nazioni come gli USA patria del freelancing, ma anche altre nazioni Europee.

Tuttavia è cmq sintomatico il disinteresse dell'UE verso una tematica così delicata come la libertà di stampa che insieme al diritto del liberto pensiero e della circolazione delle idee è uno dei pilastri fondamentali della democrazia e quindi fra le tematiche più preziose per un governo che si definisce democratico.
Ci chiediamo dopo aver mostrato disinteresse e ignorato la democrazia dei popoli Europei che hanno bocciato la Costituzione Europea e a cui ancora oggi è negato in massa di esprimersi sul Trattato di Lisbona, salvo dare la risposta giusta sennò si è rimandati al prossimo referendum nonchè di conoscerne davvero a fondo le sue implicazioni, beh ci domandiamo quale sarà la prossima direzione che la Commissione prenderà per diminuire ulteriormente la democrazia in Europa dopo l'emblematica elezione di Barroso candidato unico al Soviet Europeo.

"Tutti i 27 Stati membri hanno Costituzioni... e tribunali e Corti d'Appello e spesso Corti Costituzionali che assicurano che i diritti fondamentali siano rispettati", ha detto oggi Reding. "Perciò vi chiedo di non fare uso delle istituzioni europee per risolvere problemi che in base ai trattati devono essere risolti a livello nazionale".

Siamo anche d'accordo che l'applicazione dell'art. 7 è del tutto fuori luogo in questo caso. Tuttavia ci sembra una dichiarazione egualmente opportunista e deliberatamente volta a voler ignorare in tema di sede UE la tematica. La discussione in fondo sembra assolutamente bonaria e si potrebbe condividere quanto espresso dal Commissario Europeo...... se non fosse per il Trattato di Lisbona !
Il Commissario ha detto che i diritti sono assicurati dai tribunali nazionali e le relative corti costituzionali, peccato però che il Trattato di Lisbona preveda l'accentramento del potere giuridico facente capo ad una corte Europea sovranazionale che include ovviamente la giurisdizione del processo penale da nazionale ad Europeo.
E' il motivo in fondo per cui si era designata una Costituzione Europea e per cui era ed è tutt'ora necessario un Referendum in quanto la procedura in sè va contro la Costituzione Italiana fra la sordina generale della nostra classe politica. Eppure basterebbe una singola denuncia per portare il caso in tribunale come accaduto in Germania, ma in pratica ogni gruppo politico incredibilmente per vari interessi nel nostro paese non vuole portare avanti questa cosa.
Va segnalato anche che altre nazioni hanno dovuto cambiare la costituzione per ratificare il Trattato di Lisbona. Così insomma la Corte Costituzionale boccia il Lodo Alfano, senza qui entrare nel merito, ma si dimentica di ben più grosse violazioni costituzionali contenute nel trattato di Lisbona.

Come Indipendentisti tuttavia, di fondo gradendo il rimando alle nazioni espresso dalla Commissione, vorremmo che molte più cose fossero delegate alle singole nazioni e che non ci si ricordi solo di ciò che fa comodo o meglio non ci si dimentichi solo di ciò ch'è scomodo.


sabato 3 ottobre 2009

Un Triste giorno per l'America. NY "festeggia" la nascita della Cina comunista...



si perchè quella che nelle intenzioni di Obama è una "distensione" un gesto simbolico verso la festa nazionale della nascita di un altro paese, in realtà festeggia la nascita di uno dei più violenti regimi della storia umana. La repressione dei diritti umani dal giorno dell'avvento di Mao Tse Tung 60 anni fa ad oggi è ancora impressa nella mente dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime. La decisione di Obama è molto grave ed apre l'America e il mondo libero alla minaccia comunista e socialista. Pur ricordando Kennedy a tal punto che anche chi scrive ha appoggiato con un certo entusiasmo il risultato elettorale, la politica di Obama attuale diverge da quella della sua campagna elettorale e certamente da quella di John Kennedy fiero cattolico cristiano e anti-comunista senza alcun minimo dubbio, si pensi alla crisi di Cuba e al Vietnam pur dimostrandosi un ottimo politico e diplomatico.

Un triste giorno per l'america libera: il socialismo e il comunismo e i poteri che vi sono dietro minacciano oggi il mondo libero come non mai e lo fanno dall'alto dell'Empire State Building simbolo per eccellenza insieme alla Statua della Libertà e le ex twin towers della libertà mondiale.

Molte le proteste che non mancheranno di susseguirsi anche nei giorni a venire. Certamente molti fieri americani e difensori della libertà non saranno contenti, nè lo sono i Tibetani e tutti gli esuli cinesi, così come gli esuli di tutti i paesi vittima della violenza comunista ed emigrati in USA incluso moltissime comunità cinesi.

Sarà molto difficile ora per Obama smarcarsi dalle accuse sempre più forti di voler portare il socialismo e il comunismo in America, specialmente ora che nella "ricerca della pace" ha stretto imbarazzanti accordi con il presidente comunista Lula, il dittatore comunista Chavez e svenduto a Putin la libertà di Polonia e Rep. Ceca rinunciando allo scudo missilistico terrestre.

Ci auguriamo soltanto che Obama torni sulla retta via al più presto, cercare la pace non significa farsi mettere i piedi in testa, nè tantomento svendere la libertà del mondo libero o piantare i simboli della violenza comunista cinese nientemeno che sull'Empire State Building.

La politica di Obama si muove sul filo del rasoio, cercando in sostanza di togliere argomentazioni ai suoi avversari o quantomeno questo è quanto appare. Tuttavia l'impressione che se ne ha a partire dalla questione Iraniana a quanto osserviamo increduli e attoniti oggi a NY è quella di un decisivo passo nella direzione sbagliata coronato dalla bocciatura al senato del costosissimo e non risolutivo piano di riforma sanitara su cui si sta giocando la giovane presidenza.


Trattato di Lisbona ,Nazionalismo Europeo e guerra in Georgia avviata dalla Russia




Alla fine l'Irlanda ha dato la "risposta giusta" secondo l'UE, sì al Trattato di Lisbona. Ciò che possiamo aspettarci nei prossimi mesi sarà un rafforzamento del centralismo statale dell'UE. Se anche la Polonia ratificherà il trattato con la rep. ceca come è facile accadrà dopo il sì Irlandese il Social Nazionalismo Europeo delineato dal trattato di Lisbona redatto dal socialismo delle sinistre Europee di Prodi, Schroder ecc., vedrà il suo compimento in Europa.
La retorica dei politici di oggi, destra o sinistra è sempre più diretta verso il socialismo nazionale Europeo. Nelle stesse parole di Hans Pottering leader del PPE come citato in passato, vi è la condanna del capitalismo per abbracciare una politica socialista ( economia sociale di mercato ) e così fanno oggi anche i nostri leader nazionali dopo aver scippato milioni di voti agli elettori liberali....
Un social nazionalismo di destra è vero, tuttavia con non poche allarmanti comunanze. Qualcosa che ricorda molto il passato. Si perchè l'europa ha già conosciuto un nazional socialismo europeo alleato con quello russo ( almeno finchè non si sono fatti guerra fra loro ) e anche allora come scrivevamo in precedenza all'insegna del Nuovo Ordine Mondiale ( nazional socialista ).
Queste cose innescarono la seconda guerra mondiale.

Quello cmq che succederà con la ratifica del trattato e che vedremo a breve, sarà la diminuzione progressiva della sovranità e indipendenza nazionale ( violando peraltro l'art 1 della Costituzione Italiana, ma si vede che questo tanto il pres. Napolitano quanto quelli del PD e IDV l'hanno dimenticato per strada........... ), l'immediata conseguenza sarà un aumento della pressione fiscale, una maggiore intolleranza ( stile URSS ), una diminuzione ulteriore del libero mercato come già accade specialmente in campo agricolo, e infine una diminuzione dei diritti civili. Nel trattato di Lisbona per esempio è non solo previsto ma autorizzato e in un certo senso approvato l'uso della forza in caso di grossi scioperi e movimentazioni popolari. Il fatto è che i passaggi in questione sono di un'ambiguità allarmante e si prestano ad una facile interpretazione giuridica di tipo repressivo degli stessi diritti civili come la libertà di pensiero nelle manifestazioni di massa ( il trattato non specifica se pacifiche o meno..... ).

Le tasse aumenteranno perchè aumenteranno anche i costi burocratici che già sono piuttosto alti e inutili. L'alleanza della NATO verrà indebolita dalla nascita di un esercito Europeo che porterà progressivamente l'Europa verso la WW3.
La mancanza endemica di energia, rende l'indipendenza Europea inapplicabile. Possiamo importare energia grazia all'alleanza NATO con l'America e la nostra presenza e alleanza in M.O. e Caucaso come Nato, ma per l'indipendenza Nazionalista Europea occorrerà conquistare posizioni proprie.

Sintomatico in tal senso la recente missione dei commissari Europei in Georgia, Europa che ha volontariamente messo da parte gli USA e quindi la NATO e infine condannato la Georgia per aver avviato il conflitto, tesi del tutto infondata e facilmente opponibile, pur cmq mantenendo quel pò di decenza che rimaneva per sostenere che cmq la Russia poi aveva esagerato.

In realtà è facile dimostrare che la guerra, dopo numerose violazioni saltuarie dello spazio aereo georgiano e simili fra i quali l'abbattimento di un aereo Georgiano in territorio Georgiano, che andavano avanti da mesi, fu avviata dalla Russia quando numerose truppe Russe superarono il confine del territorio Georgiano presso il Roki tunnel. Dopo la guerra si è riusciti a risalire alle intercettazioni presso il posto di guardia del Roki Tunnel che confermano l'inizio dell'invasione Russa 20 ore prima della risposta difensiva Georgiana su Tshikanvili. Dati confermati dal Pentagono, dimostrati e disponibili anche all'UE.....

C'è da dire cmq che nei mesi precedenti la Russia aveva già effettuato incursioni in Abkazia e South Ossezia condannate pure dalla comunità internazionale. Nei mesi poi a ridosso del conflitto Georgiano la Russia ha ammassato truppe paracadutiste e aviotrasportate in Abkazia crescendo sempre più di numero, sin poi ad ammassarne anche in South Ossezia in aperta violazione al mandato ONU e gli accordi di pace che prevedeva al massimo un contigente di pace e non un esercito di invasione. La risposta difensiva Georgiana non fu quindi rivolta contro una forza ONU di peacekeeping come falsamente e in modo palese affermato da Mosca, ma fu diretta contro una forza di invasione.
Il piano spropositato di attacco che seguirà poi è la dimostrazione esemplare di un piano di invasione della Georgia.

E' possibile approfondire qui:
http://www.sosgeorgia.org/2008/11/22/timeline-of-russian-aggression-in-georgia/

dove è anche possibile trovare e verificare le informazioni date.

Qualunque altra nazione avrebbe reagito difendendo il suo spazio aereo e territoriale.
L'UE ha cercato di come dire salvare capra e cavoli, in realtà compie una grave scelta politica, che già allora portò come conseguenza la guerra Israelo-Palestinese inaugurata dalla nuova politica Russa-UE.

In altre parole è come se uno vi entrasse in casa puntandovi contro una pistola, voi gli date un cazzotto, scoppia una sparatoria e alla fine accusano voi di aver iniziato la sparatoria. La Russia vorrebbe sostenere che gli hanno puntato la pistola per evitare una futura minaccia Georgiana.... già ma ve l'immaginate la Georgia che inizia una guerra con la Russia ? Saakshivili non era così idiota, ma è stato anche "tradito" dai suoi alleati Europei..... probabilmente se avesse aspettato maggiormente l'avanzata Russa, la condanna verso la Russia sarebbe stata maggiore e magari anche la risposta NATO. Già ma di fronte l'indifferenza del mondo possiamo anche solo immaginare cosa hanno provato i Georgiani con un esercito di invasione alle porte. Non dimentichiamoci che non esiste solo la politica internazionale, ma alla fine anche e soprattutto le proprie famiglie e le proprie case da difendere ed è quanto hanno fatto con un esercito di invasione alle porte.

Per dare un'idea ecco cosa hanno sopportato i Georgiani per mesi con la differenza che quelli erano aerei ostili:




al posto di quell'aereo civile i Georgiani trovavano mig29 Russi o Sukoi 27 Flanker in atteggiamento ostile. Ci vuole poco per far scoppiare un conflitto aereo. Alla fine fu abbattuto un aereo Georgiano in territorio Georgiano.
Durante la crisi in Serbia anche noi abbiamo avuto degli scramble ostili e abbiamo anche abbattuto qualche aereo nemico e in quel caso eravamo in guerra. Questo per far capire la natura della cosa.

A breve fornirò un resoconto più dettagliato e tradotto in Italiano della crisi in Georgia per far capire la portata della dichiarazione dell'UE sul conflitto Georgiano in totale contrapposizione agli USA nonchè ai fatti di come realmente la Russia ha avviato una campagna di invasione della Georgia.
Chi cmq può capire l'inglese potrà già farsene un'idea dal sito indicato.

E' allarmante infine come i media non commentino questi fatti. Soprattutto quelli Italiani.
C'è da dire infine che dopotutto gli USA in Georgia hanno difeso anche gli interessi Europei serviti dagli oleodotti Baku-Tbilisi-Ceyhan (BTC), Baku-Supsa and Baku-Tbilisi-Erzurum guardacaso fra le prime cose bombardate dai Russi. Attualmente il petrolio passa quindi attraverso la Russia, che quindi può strangolare l'Europa come ha già fatto col gas russo in Ucraina. Infatti il blitz ucraino negli uffici delle società del gas in Ucraina dimostra la natura dei contratti stipulati e le progressive violazioni dei russi. Anche qui l'UE mostra gravi carenze rinunciando progressivamente, come nel caso dello scudo missilistico alla tutela delle nazioni Europee e dei suoi alleati ad Est.

http://www.wtexecutive.com/cms/content.jsp?id=com.tms.cms.article.Article_insider_georgiaoil&gclid=CLaC-s-ioZ0CFc4WzAoduWT6ng

Svariati analisti prevedono che semmai la terza guerra mondiale sarà innescata, essa lo sarà per le richieste energetiche europee bypassando l'allenza NATO e degli USA. Il conflitto potrebbe scoppiare in M.O. o più probabilmente nel Caucaso, man mano che le scorte in M.O. andranno ad esaurirsi.

sabato 26 settembre 2009

Scudo Missilistico: Putin-Obama 1-0

Che lo scudo missilistico non sia neppure lontanamente paragonabile ad un arma nucleare offensiva è chiaro a tutti i generali e soprattutto è chiaro a chi ha un minimo di cognizione fra la differenza tra un arma offensiva e difensiva. Ora premesso che in realtà dal punto di vista tattico tutto può essere usato sia per l'attacco che per la difesa, è ovvio che vi è pure una differenza fra una guardia di confine che indossa un giubotto antiproiettile e uno dall'altra parte che gli punta contro un missile terra-aria.
La partita che ha giocato Putin è stata proprio questa. Ha rispoto al giubotto con un missile, nucleare in questo caso e a dire il vero più di uno, una batteria di missili nucleari a Kalingrad per la precisione. Putin gioca la vecchia politica, sporca a dire il vero, di estensione del dominio politico tramite la minaccia nucleare e punta o meglio minaccia di puntare missili nucleari verso l'Europa ( la Polonia farebbe parte dell'Europa e dell'alleanza atlantica... ). Premesso anche che la Russia da un pò di anni ha ricomnciato a fare regolari "esercitazioni" con i bombardieri nucleari che regolarmente viaggiano lungo i confini delle nazioni e basi NATO inclusi i piccoli sconfinamenti che ricordano la guerra fredda, a mò di gioco per saggiare la risposta "nemica" ma anche invero per essere sempre pronti, beh il quadro della reale situazione si inizia a delineare meglio di come vorrebbero far apparire Putin e i suoi ed emerge anche abbastanza il bluff di Putin che deve fare i conti con un calo di popolarità non indifferente, specialmente dall'ala ultranazionalista che sfocia talvolta nel terrorismo interno.
Lo scopo di Putin è quindi mantenere il controllo politico e anche se oggi il Presidente Russo è Mendevev, rimane sempre un uomo di Putin che un pò come d'Alema in Italia, per intenderci ma con molto più potere da parte del petroliere russo ex capo del KGB, alla fine dà o meno la sua benedizione...; inoltre suo obiettivo è stabilizzare la Russia, specialmente quella nazionalista, adottando una politica aggressiva e mostrando ai suoi nemici interni ma anche esterni una Russia forte.

Il primo passo per fare questo è anche ovviamente estendere la sua influenza politica nelle regioni e nazioni immediatamente confinanti ex satelliti dell'URSS. Contrastare la politica dello scudo missilistico in Polonia e dell'estensione NATO in Georgia è essenzialmente questo ossia riservarsi la possibilità di espandere l'influenza politica di Mosca in Europa.

Ora lo scudo missilistico su cui tanto si discute e che Putin aveva addirittura paragonato a sproposito alla crisi di Cuba che invece vedeva coinvolti da un lato missili nucleari ad uno "sputo" da Miami e dall'altra testate in Turchia..., beh dicevo lo scudo consiste in una stazione radar in una nazione e una batteria di missili antimissili a testata convenzionale in un altra. Ora tralasciando che sistemi del genere sono ovunque seppure non specificamente pensati per contrastare missili nucleari, e che cmq le nazioni NATO hanno uno scudo missilistico a seguito di quello sviluppato negli USA o meglio una sua estensione, risulta evidente il gioco tutto puramente politico e non strategico sulla questione, ossia mostrarsi forti e voler estendere la propria influenza nelle ex nazioni inglobate dal Patto di Varsavia....
Il bluff di Putin risulta tanto più evidente quando accetta di buon grado la sostituzione di un Radar e una batteria antimissile, con una flotta navale presso i confini Russi e che andranno a sostituire la necessaria difesa antimissilistica prevista in quelle nazioni, per respingere eventuali minacce all'Europa da Est in particolare dall'area Medio Orientale, tenuto conto oltretutto che la Russia ha più volte rifiutato di far parte dello stesso progetto di difesa missilistica insieme alla NATO.

A Bush era piuttosto chiaro il bluff di Putin che voleva mostrarsi più forte di fronte l'America ( si pensi anche alla crisi del Caucaso l'estate dell'anno precedente in Georgia ), ma Obama invece si muove su binari diversi. Cerca la collaborazione Russa per contrastare la minaccia Iraniana, ma soffre anche le eccessive intrusioni del suo stesso partito da correnti più estremiste e secondo alcuni anche troppo "socialiste".
Obama forse ottiene il suo risultato in Iran con la condanna forte anche della Russia nell'ultima riunione ONU, ma a quale prezzo ? Ben critica McCain denunciando un Obama che mostra un'America debole, dietro i "capricci" Russi. Lo stesso tragico errore che come più volte ho detto, commise Carter in Iran. Anche se non credo che Obama voglia fare qualcosa di simile, le notevoli pressioni interne con le quali si scontra nel suo partito al Congresso lasciano perplessi così come le ultime dichiarazioni sull'impegno in Afghanistan.

Bisogna anche considerare un ulteriore fatto, ossia come da circa dieci anni con buon impegno soprattutto dell'amministrazione Bush in Europa vi sia stato un sempre maggiore e progressivo smantellamento degli armamenti nucleari. Questo fatto dimostra ancora di più l'infondatezza delle accuse del Cremlino.

E a niente valgono le rassicurazioni di Obama sulla maggiore versatilità dello scudo navale, di fronte gli affondi della parte avversa che a questo punto profittano della resa di Obama e gli conferiscono il colpo di grazia andando a rete:
http://it.notizie.yahoo.com/4/20090921/tpl-oittp-usa-scudo-russia-39349ed.html

Come ovviamente c'era da aspettarsi, nonostante la felicità di Putin per aver messo in smacco Obama, perlomeno pubblicamente e aver mostrato un America debole, un alto generale Russo e il capo dello Stato maggiore Russo giustamente osservano che c'è una flotta navale lì vicino... non lo dicono apertamente ma è molto chiara la cosa alludendo alla "componente su base navale" in sostituzione di quello terrestre.
Contestano che lo scudo è sempre lì, mantenendo la partita aperta, ma in realtà che vi sia anche un certo dispiegamento navale, quello sì con potenziale offensivo, presso i confini Russi e in fondo non hanno tutti i torti.

Insomma è una questione non ancora conclusa in cui Obama sacrifica forse troppo per la sua causa. Il prezzo che ha pagato lo scopriremo nel prossimo futuro.
Certamente Kennedy all'esatto opposto se ne uscì a testa alta, fiero anticomunista che aveva avviato la guerra in Vietnam con grande e serio coinvolgimento e che era pronto ad entrare in guerra con la Russia, alla fine dicevo se ne uscì a testa alta scambiando i missili di Cuba con quelli Turchi di cui cmq era previsto lo smantellamento in quanto oramai obsoleti e necessitanti manutenzione.......

Sicuramente una flotta navale in Europa è decisamente meglio per gli USA e la NATO, ma considerando tutto quanto fin qui detto, McCain ha ragione e de facto contribuisce ad una maggiore influenza politica Russa in Europa a partire dall'Est Europa.
Insomma il Bluff di Putin non era una minaccia concreta nè lo era tantomeno lo scudo missilistico che si poteva "tranquillamente" continuare a realizzare. Quando e se la Russia avrebbe realmente schierato batterie di missili a Kalingrad contro l'Europa con la quale pure intrattiene molti lucrosi affari, la NATO a quel punto avrebbe potuto fare lo stesso schierando o minacciando di schierare missili in Polonia in risposta a quelli Russi.

Personalmente non credo che la Russia alla fine volesse davvero riaprire una guerra fredda anche perchè sono notevoli i suoi interessi in Europa, credo che la situazione potesse e possa tutt'ora essere risolta senza risultare deboli.
Alla fine cmq la Russia deve anche decidere da che parte stare e certamente noi non possiamo e non dobbiamo farci coinvolgere dalle spinte ultranazionalistiche nella russia di Putin che punta al dominio delle risorse energetiche ( guerra in Georgia )e ad una sempre maggiore ingerenza politica in Europa.

Non si può concludere quest'articolo senza aver fatto anche un'altra considerazione. Persone come Putin, Abraimovic ecc. in fondo vengono fuori dall'enorme flusso di denaro che NOI abbiamo "donato" e dato alla Russia per far fronte alla grave crisi economica dopo il crollo del governo centrale di Mosca dell'URSS. Non dimentichiamoci che è pur sempre insieme agli USA, il più grande arsenale nucleare, ma anche chimico e batteriologico del mondo. E si è fatto di tutto per tenere su un governo che evitasse che tali materiali finissero sul mercato nero ad accesso quindi del terrorismo mondiale.
La Russia si trova quindi oggi ad affrontare un periodo delicato caratterizzato da forti tensioni interne che da un lato non vogliono o quantomeno non dovrebbero dimenticare una certa gratitudine verso l'Occidente che gli ha dato enormi risorse economiche quando erano al collasso, e che Putin decisamente non mostra in questa questione, e che tutt'oggi ha notevoli interessi economici in Europa e dall'altro gli animi nazionalistici e ancor di più ultranazionalistici che mirano alla restaurazione della superpotenza Russa, fatti forti anche della diffusa povertà dell'economia russa dominata dalle oligarchie e dal corporativismo Russo che si fa sempre più aggressivo anche sul piano globale.

L'unico augurio che possiamo farci è che di fronte risposte secche e violente di fronte la mano tesa di Obama, quest'ultimo non manchi del rigore necessario. Tuttavia è necessario ribadire come le critiche di McCain siano a dir poco giuste e che mettono l'America già indebolita dalla crisi economica, a rischi ulteriori mostrando una certa debolezza politica dell'influenza Americana.
http://it.notizie.yahoo.com/4/20090917/tts-oittp-usa-scudo-missilistico-difesa-ca02f96.html

http://www.newsmax.com/insidecover/mccain_missile_shield/2009/09/18/261971.html


E' tutto lì, alla fine i missili c'entrano relativamente, il bluff di Putin mostra un America debole e questo può essere un grave pericolo per la pace, ma soprattutto per la democrazia e la libertà nel mondo a partire da quella appunto di Polonia e Repubblica Ceca.


sabato 19 settembre 2009

Barroso compra il voto Irlandese sul Trattato di Lisbona. Il fallimento della globalizzazione già accaduto negli anni '20-'30.

E' di poche ore fa, Barroso offre 14,8 milioni di Euro di aiuti per i lavoratori della Dell, a poche settimane dal voto Irlandese sul Trattato di lisbona.

http://it.notizie.yahoo.com/4/20090919/tpl-oittp-ireland-lisbon-39349ed.html

Soldi gestiti da politici e sindacati ovviamente. Barroso applica la politica sovietica, e corrotta si potrebbe aggiungere, del controllo territoriale tramite l'erogazione di denaro a pioggia, dando un calcio definitivo alla democrazia e mettendo in pratica sotto gli occhi di tutti quanto scrivevo sulla questione in merito ai fondi Europei come strumento di controllo del territorio, un tipo di politica che anche in Italia abbiamo purtroppo imparato a conoscere molto bene.
Ma anche se così non fosse, cioè se non si trattasse di corruzione, è sintomatica la campagna acquisti che fa basata appunto sull'erogazione di denaro a pioggia e non sulla reale bontà di un programma politico. Sì perchè tali soldi comprano solo il voto e il consenso politico, ma non risolvono nulla, come del resto non hanno risolto nulla sin'ora sprofondando l'eurozona nella grave crisi che vediamo.

L'Irlanda patria di tecnologia e pesca, al contrario di quanto dice Barroso nell'articolo citato deve la sua crisi proprio all'UE che commerciando senza proteggere il mercato interno con la Cina e la colonizzazione dell'Europa Est modello Hitler ma senza carri armati se non "quelli della banche", ha distrutto il mercato di produzione tecnologica in Europa ( e non solo in Europa a dire il vero ) colpendo duramente quindi anche l'Irlanda in primis e in seguito ha massacrato l'industria della pesca Irlandese tramite la politica marxista comunista delle quote e la concorrenza sleale e incontrollata di pescatori di altre nazionalità che pescano in massa nei mari Irlandesi. Se l'Irlanda cacciasse dai suoi mari tutti i pescatori "stranieri" salverebbe la sua industria e se fosse più protezionista salverebbe la sua economia. Gl'Irlandesi infatti hanno già detto no e ci sono forti possibilità che lo dicano ancora. Invero la maggioranza della popolazione Europea è contro l'UE.

Come sempre dico e scrivo, ciò che può salvare le nazioni è il protezionismo come lo fu negli anni '20-'30. E' curioso notare studiando meglio il periodo storico come anche all'epoca la crisi fu generata non tanto e cmq sia non solo dalle eccessive bolle speculative della Borsa di NY all'epoca con molti meno regolamenti e meccanismi di protezione del mercato di oggi, ma piuttosto come dicevo è interessante vedere quanto negli anni '20-'30 il mondo fu colpito da una crisi della globalizzazione e del mercato globale. Esattamente avete letto bene. Difatti se sfogliamo anche solo le pagine dei giornali con i discorsi degli statisti e capi di governo dell'epoca sentiamo come il tema ricorrente fosse l'autarchia, il protezionismo e lo smettere di dipendere eccessivamente dalle importazioni estere che fra l'altro causavano forti squilibri all'economia interna. Si parlava di proteggere il mercato interno nazionale contro la globalizzazione eccessiva e incontrollata.

Oggi le dimensioni sono maggiori, ma le dinamiche e la natura di certi problemi sono gli stessi ieri come oggi. Non è neppure un caso forse che nelle parole di Hitler suonasse il termine di Nuovo Ordine Mondiale. Alcuni diranno, il suo ordine mondiale. Sicuramente Hitler ha poi deviato questo concetto per "se stesso" e la Germania, ma non saprei fino a che punto se consideriamo ad esempio che molte industrie tedesche anche belliche erano fondamentalmente figlie di industrie straniere, molte proprio Americane.
Questo non significa che gli Americani hanno cospirato con Hitler, è una sciocchezza. Ma significa che in un primo momento si stava generando una situazione di economia globale come oggi e che fallita miseramente ognuno è andato poi per la sua strada, pur chiaramente continuando ad intrattenere rapporti commerciali e diplomatici, questo almeno finchè la Germania strangolata da una grave crisi non ha deciso di invadere la Polonia e la Francia.
La storia si ripete, la Germania cerca sbocchi commerciali sul mare come ha cercato di fare per tutto il Medioevo, dal canale di Danzica al Mediterraneo. Hitler comprende come Napoleone che un impero Europeo, nel caso tedesco Germano-centrico, risolverà i problemi economici tedeschi dovuti sul suo confinamento territoriale: " Abbiamo bisogno di maggiore spazio vitale", Hitler 1938.
Hitler in pratica decide di realizzare l'ordine mondiale a modo suo. Purtroppo a differenza di Napoleone non diffonderà ideali di democrazia, libertà e diritto, per quanto alcuni storici oggi sostengono che i maggiori artefici dell'efferatezze del Nazismo furono i suoi immediati sottoposti e non tanto lui.

Si può fare però anche un'altra considerazione; Hitler in un primo momento procedette piuttosto indisturbato, travolse la Polonia e l'invasione francese seguita da un pesante collaborazionismo dopo ci lascia molti sospetti sulla più o meno accondiscendenza all'ascesa di Hitler in Francia e in generale in Europa. Inoltre la neutralità iniziale dell'Inghilterra e ancora di più degli USA dipingono forse uno scenario allarmante. I fautori dell'ordine mondiale visto crollare il loro progetto ( ma è davvero crollato o l'hanno provocato stesso loro ? ), decidono poi di realizzarlo con la forza ?? Magari divisi essi stessi queste eminenze grige dell'ordine mondiale entrano in conflitto fra loro ?

La storia sembra ripetersi, fortunatamente almeno sin'ora senza conflitti armati, almeno non fra le nazioni europee. Il progetto di economia globale del WTO fallisce miseramente così come quello Europeo e fallisce soprattutto in Europa dove una crisi senza precedenti inizia con la nascita dell'EU, il suo allargamento ad Est e le pressioni tutte Europee guidate dai socialisti dell'epoca per far entrare la Cina comunista nel WTO; una grande maggioranza della popolazione Europea è contro il progetto di Costituzione Europea e dello stato Europeo e lo boccia in più nazioni. Il progetto naufraga, ma viene imposto con la forza, viene ratificato un Trattato che è l'esatta copia resa più incomprensibile della Costituzione Europea bocciata dai referendum e per giunta di un'ambiguità a dir poco allarmante, specialmente sul tema dei diritti civili.

Viene deliberatamente ignorata la volontà popolare e quanto sta accadendo spingendo sempre più anche per l'entrata della Cina nell'economia globale, nazione principe nella destabilizzazione dell'economia globale. Per altro l'ONU si preoccupa degli immigrati che invadono le nostre coste e che finalmente stanno anche in Libia, mentre beatamente ignora le violazioni dei diritti umani piuttosto pesanti che subisono i lavoratori cinesi, fra truffe, sfruttamento del lavoro che rasenta la schiavitù ecc. ecc.
Si continua a negare la difesa del mercato interno ( anche se invero come dicevo le nazioni dell'epoca uscirono dalla crisi grazie al protezionismo, per quanto non totale come ci testimoniano le industrie americane in Germania ) e forza de facto un'annessione ad un nuovo impero Europeo esattamente come il progetto Hitleriano o Stalinista se preferite, ma attuato con le armi della finanza, il tutto contro la volontà e spesso anche l'interesse della popolazione.

Forse queste considerazioni un pò cospirazioniste sono il frutto dell'ora tarda in cui le scrivo, peraltro chi scrive non ama particolarmente le teorie cospirazioniste se non nella narrativa di avventura, ma sicuramente in questo scenario è piuttosto suggestivo leggere le parole di alcuni dei padri Europei che in sostanza parlano di forzare l'attuazione del piano di costituzione del superstato Europeo contro la volontà popolare, nascondendolo e camuffandolo, visto che il primo piano di attuazione militare durante la WWII era fallito anch'esso.
Secondo altri invece sarebbero, quelle dei padri dell'UE, considerazioni avente come scopo la pacificazione del continente fatte proprie all'indomani di un secondo conflitto mondiale scoppiato in Europa precedute da almeno altri due conflitti continentali, uno al tempo di Napoleone e un altro a causa della profonda crisi economica in conseguenza della sua destituzione ossia quello del 1848 .

La cosa però su cui non possiamo fare a meno di riflettere è che ognuno di questi conflitti in sostanza, eccetto forse e in parte quello del '48, è scoppiato proprio come diretta conseguenza dell'attuazione di questo progetto.
Nel mondo di oggi poi un terzo polo Europeo come spiegavo in un altro articolo è destabilizzante e fuori posto. Alcuni mi direbbero che sono antistorico, ma dalle considerazioni qui fatte è facile dimostrare esattamente il contrario: ciò che è antistorico è il progetto dell'UE, già bocciato da almeno due conflitti mondiali.
Molto meglio il progetto di Unione Mediterranea, su cui si concentrò anche l'Impero Romano, ma ciò che realmente serve e che ci porterà fuori dalla crisi economica conservando la nostra Indipendenza e Libertà è rinforzare la cooperazione economica, commerciale e militare fra i partner storici dell'Alleanza Atlantica della NATO e in sostanza di un blocco "Occidentale" che ci ha regalato 60 anni di grande crescita sociale ed economica; il virgolettato è d'obbligo viste varie nazioni democratiche storicamente partner commerciali anche in Oriente come il Giappone.
Man mano che le altre nazioni si svilupperanno potranno sempre più entrare a far parte di una sorta di mercato comune o cmq sia sempre maggiori scambi commerciali sempre come gli USA hanno gradualmente fatto col Giappone post 1945, e al momento irrealizzabile a causa dei forti squilibri economici, e pur tuttavia anche in quel caso conservando una certa indipendenza territoriale e nazionale che risponda alle necessità in loco sul modello federale degli Stati Uniti esatto opposto grazie a Dio del sovietismo Europeo, per quanto minacciati negli ultimi tempi dalla ribalta del socialismo globale che porterà solo il debito pubblico alle stelle, mantenendo in un primo tempo la coesione sociale per poi rischiare il collasso in seguito stile URSS e Russia attuale con grande povertà e corruzione diffusa sul territorio, se non si passerà rapidamente al capitalismo puro in difesa del libero mercato contro il corporativismo globale delle oligarchie che stiamo soffrendo.

E' doveroso in questa sorta di quadro storico e in parte "esoterico" fare opportune differenziazioni sui vari gruppi delle oligarchie esoterico massoniche che secondo alcuni studi ci sarebbero dietro. Vere o presunte sono considerazioni che riflettono i rapporti geopolitici e storici in campo fra le varie nazioni e che per questo risulta interessante affrontare in questa tematica.

Il primo gruppo è la massoneria di rito scozzese, molto filo cristiana e alla base dei principi di libertà e democrazia che saranno proclamati e resi fondanti degli Stati Uniti d'America. Anche in questo caso cmq occorre ricordare che non tutti i padri fondatori erano massoni, ma solo alcuni di loro e che fondamentalmente erano Cristiani e sui valori Cristiani si fonda la Costituzione USA.

L'altro gruppo segue la massoneria egiziana del Menphis-Misraim, spesso contornata da anti-cristianesimo e molto accomunata con le idee del marxismo e del comunismo, in effetti il comunismo sempre secondo queste considerazioni verrebbe fuori da questo gruppo e ancora oggi condiziona o ispira certi rapporti internazionali alla base del corporativismo del WTO e dell'UE.
Non è difficile da capire del resto, Marx era contro la nobiltà rappresentata dalla sua stessa famiglia e per fare questo si associò con le oligarchie dell'alta borghesia. In altre parole il marxismo e il comunismo di popolare ha avuto solamente il nome, non ha mai avuto lo scopo di essere realmente un movimento tale e la storia del comunismo lo lascia capire anche fin troppo bene.

Il terzo gruppo è quello della società Thule alla base del nazionalsocialismo Tedesco degli anni '30. Ha delle comunanze col Menphis-Misraim e come anche la storia suggerisce, finì per scontrarsi violentemente con la massoneria anglosassone nel voler imporre l'ordine mondiale secondo la loro visione , fu Hitler stesso a parlare della nascita del Nuovo Ordine Mondiale. Attualmente si discute se Hitler travisò o meno questo concetto per i suoi scopi e se sì fino a che punto oppure fu semplicemente l'artefice di un piano globale condiviso da più parti ( per questo lo avrebbero lasciato indisturbato in un primo tempo )e poi degenerato. E' cmq probabile anche il semplicemente vedere fino a che punto volesse arrivare Hitler e quando si è rivelato una minaccia globale si è intervenuti anche se tardi.

Oggi giorno in mezzo a questi gruppi, più intorno al terzo secondo le teorie più in voga, ruoterebbe il gruppo Bildenberg, fondamentalmente una sorta di circolo diplomatico internazionale in cui capi di stato e di governo, e importanti rappresentanti dell'alta finanza e politica si incontrano in privato lontano dal pubblico e dalle telecamere per discutere di varie problematiche. Gli incontri sono tenuti segreti e lo scopo secondo i suoi organizzatori sarebbe quello di far incontrare i vari capi di stato per un libero confronto lontano dal peso diplomatico e mediatico, per questa ragione è comprensibile la massima discrezione sugli incontri anche se questo lascia molto correre sulle possibili implicazioni che tale gruppo ha nella vita di tutti i giorni.

Brunetta ieri parlava del pericolo di colpo di stato che proverrebbe dal "gruppo delle rendite", ossia da questi gruppi oligarchici dell'alta finanza ed editoria in Italia o almeno da una parte di essi.
Da storico, tenendo presente cosa ci sarebbe dietro questi gruppi, sembra di intravedere i sempre maggiori attriti che anche Mussolini ebbe con la loggia del grande Oriente in Italia del Menphis-Misraim sino alla condanna totale, pur continuando ad intrattenere rapporti invece con quella anglosassone testimoniato dai famosi carteggi Churchill-Mussolini e dalla stima reciproca tuttosommato come testimoniano anche i giornali degli anni '20.

E' importante cmq precisare che non si vuole necessariamente avere nulla di negativo contro il Grande Oriente d'Italia del tutto rispettabile così come i suoi membri, tuttavia non possiamo fare a meno di notare come quando il Presidente Leone vi si rivolse per chiedere di pianificare importanti riforme democratiche nel paese e di come quando una figura importante della Massoneria dell'epoca lo fece alla fine fu come dire radiato dai ranghi: Licio Gelli.
Anche il Presidente Leone in qualche modo in virtù di tali osservazioni si ritiene che subì un empeachment per le sue posizioni chiaramente anticomuniste e quindi contrarie a certe "credenze" della Massoneria del Grande Oriente in Italia di rito Egiziano ossia Menphis-Misraim "filo comunista", che lo portarono alle dimissioni.
Questo quadro aiuta anche a identificare le forze oligarchiche che si scontrano nella nazione oggi.

Sicuramente tornando al tema del Trattato di Lisbona è allarmante il calo del principio democratico che soffriamo oggi nel continente, con l'imposizione di qualcosa non voluto dalla popolazione e percepito come negativo. Subiamo l'annessione di un dominio straniero, quello dell'UE. Solitamente l'annessione non concessa è un atto di guerra; per questo noi invochiamo una nuova Indipendenza Italiana ispirandoci a Carlo Alberto di Savoia e Napoleone che per primo da Italiano promulgò la nascita dell'Italia fra le superpotenze del continente, dandoci il posto che la nazione Italiana meritava e tutt'oggi ancora di più merita.

venerdì 7 agosto 2009

Buone Vacanze 2009

Anche se frazionate e/o ridotte auguriamo buone vacanze a tutti. Gli ultimi dati confermato il trend di quest'anno delle ferie ridotte con una massima concentrazione di traffico e prenotazioni nella settimana di ferragosto. L'impatto della crisi economica si fa sentire e il settore turistico italiano accusa i prezzi troppo alti e la scarsa politica di sviluppo turistico.
Basta farsi un giro in europa specialmente in Francia per capire cosa significa investire nel turismo: catene di hotel, ristoranti e locali vari ecc. Bassi costi di soggiorno per tutti i gusti, ottimi servizi ecc.
Il patrimonio Italiano è altresì prezioso e indiscutibilmente è difficile resistere la fascino made in Italy, ma è sempre più una toccata e fuga con considerevole perdita nel settore e mancato sviluppo. Al contrario con i prezzi medi di una doppia in Italia in periodo estivo ci si può pagare una settimana di soggiorno in Francia in alloggi più che discreti. E questo vale anche per tutto il resto. Finchè la politica e l'imprenditoria turistica italia non capirà che i prezzi sono troppo alti le cose non cambieranno e francamente trovo arduo in questo caso dare tutta la colpa alla crisi; i prezzi della media italiana sono sempre stati più alti aumentando, questo è vero, negli ultimi dieci anni ( circa dalla nascita e maggior impatto del WTO e UE ).

Ci chiediamo francamente cosa blocca lo sviluppo di grandi catene alberghiere in franchising in Italia. Sicuramente una scarsa cultura imprenditoriale nel settore, ma anche una cattiva gestione politica.

Detto questo leggiamo or ora che le aspettative sul PIL sembrano essere migliori del previsto. Da verificare sino a che punto; ad ogni modo forse non facciamo altro che risentire i miglioramenti dell'economia USA che ha investimenti anche nel nostro paese e che grazie anche alla svalutazione del dollaro è in leggera ripresa.

Il dato cmq va interpretato poichè nel frattempo le aziende continuano a chiudere, le banche continuano la morsa del credito e anche le associazioni petrolieri stringono la loro. Finalmente si parla di liberalizzare completamente la distribuzione petrolifera in Italia e frattanto le banche rimangono dubbiose sulla possibilità di poter mai ricevere indietro i prestiti erogati, sì perchè oltre la fallimentare politica bancaria italiana che ha tagliato le gambe ad un serio sviluppo di libero mercato e impresa di massa in questo paese, e oltre i "difetti", per dire poco, di Basilea 2 che rendono debole il nostro sistema bancario, il punto è che le banche stimano di non riuscire a vedersi restituire il credito erogato a causa degli squilibri economici che vedono il nostro paese in trend pesantemente negativo.

Sortiamo quindi due effetti negativi per lo sviluppo:
primo il trust bancario che facendo leva su fondi pubblici e scarsità di concorrenza bancaria, da sempre in pratica o quasi, ha sempre erogato con difficoltà il credito alle imprese, in particolar modo le nuove, che a meno di considerevoli garanzie patrimoniali ( non si considerano le idee, e non si investe sui progetti validi ) sono tagliate fuori dal credito.
Il secondo effetto negativo è la sfiducia dei vari banchieri, reciproca e verso l'economia della nazione. La realtà è che il sistema bancario europeo è errato, come dimostrano invece in opposizione quelle realtà bancarie locali che fondano la propria ricchezza sulle imprese e sull'economia locale.
Meno debiti, più ricchezza, vale anche per le banche.. e per le nazioni.
Il sistema bancario è particolarmente esposto e debole di fronte le oscillazioni finanziarie di questo periodo, oscillazioni cmq naturali in economia e questo per colpa della scandalosamente scarsa riserva frazionaria delle banche secondo le scellerate direttive UE e della BCE.

Auguriandoci frattando che quantomeno il recente successo nella trattativa dell'oleodotto Russo-Italiano passante attraverso la Turchia, dia quantomeno i suoi frutti economici si spera senza legare troppo l'Italia alle oligarchie di Mosca, auguriamo di cuore Buone vacanze a tutti, ci rivediamo a Settembre !

sabato 25 luglio 2009

Meritorcrazia e fondi Universitari, l'errore della Gelmini.



Il decreto Gelmini nel tentativo di muoversi verso un concetto di meritocrazia e rinnovo del mondo Universitario fallisce completamente il suo obiettivo. Ma perchè ? Il motivo è semplice. E' piuttosto ingiusto e fallace penalizzare un intero Ateneo per le colpe di qualcuno. Dal momento che parliamo del resto di Università pubbliche, se un rettore risulta incapace è il rettore a dover andare via e non penalizzare l'intero corpo di docenti, ricercatori e soprattutto studenti già gravati dalla scarsità di fondi endemica ( ma anche dagli indicibili sprechi ) nel comparto dell'istruzione pubblica.
Così come è altrettanto ingiusto penalizzare un ateneo e un rettore se parliamo di singoli corsi di laurea o facoltà; nel caso è il preside di facoltà a dover lasciare, se questo non avviene e i problemi rimangono allora si risale la gerarchia.
Insomma va bene l'autonomia degli atenei, ma essendo pubblici devono essere sottoposti al controllo del pubblico e rendere conto alla gente.
E poi con quale criterio bocciano interi atenei come la Sapienza o Siena ?? La Sapienza ha tantissimi problemi è vero, lo so per esperienza visto che ho studiato e dato con successo svariati esami presso la facoltà di Scienze Umanistiche, corso di laurea in Scienze Archeologiche, ma nonostante tutto vanta eccellenze internazionali in svariati campi come appunto l'Archeologia ad esempio, ma anche la Fisica che ha eccellenze anche a Napoli ecc. e che sono più che meritevoli dei fondi pubblici.
Il criterio Gelmini è quantomeno sballato ma è più corretto dire forse strampalato e colpisce tutto e tutti indiscriminatamente. Francamente mi sembra improbabile che gli istituti meritevoli siano TUTTI al Nord. Ce ne sono di più è vero, ma insomma...
Quanti altri fondi vogliamo tagliare al Sud per portarli al Nord, non bastano quelli dello sviluppo dirottati all'Aquila per non aver voluto accettare gli aiuti esteri ?? In tal proposito non mi vergogno di non aver voluto donare neppure un Euro. Una forma di protesta simbolica, visto che paghiamo già tanto e troppo e abbiamo già dato per l'Aquila verso cui vi è la massima solidarietà, spero reciproca ( ad ogni modo personalmente faccio mensilmente offerte per chi ha bisogno, per cui indirettamente andranno anche lì ), la mia provocazione è cmq politica e chiara riguardo il prezzo alto che il sud Italia e quindi i relativi cittadini che vi abitano, paga per varie ragioni. Inoltre la stessa Protezione Civile con Bertolaso fu protagonista dello scandalo della missione Arcobaleno con relativi fondi connessi...............
( Aggiornamento: Tuttavia bisogna anche riconoscere il grande lavoro diplomatico del Presidente Berlusconi che ha infine portato ad esempio la Germania ad "adottare" l'intero paese di Onna ).

Tornado al discorso Univ. è giusto premiare chi merita, ma con giusto criterio non con la mannaia...
Piuttosto bisogna investire su maggiori ispettorati pubblici, controlli e disciplinare per lotta alla corruzione e agli sprechi, questo è il vero cancro dell'Italia che si estende in tutti i settori affiancandoci alle nazioni del terzo mondo.

Che dire quindi di Siena, che vanta anche eccellenze internazionali anche lei molto più della Sapienza come nel campo dell'Archeologia a tal punto da averci una certa rivalità proprio con la Sapienza ! Perchè punire questa facoltà e i suoi moderni metodi di insegnamento e quindi i suoi studenti solo perchè ha la "sfortuna" di essere in Toscana regione fondamentalmente "rossa" ?? E chi scrive è un anticomunista convinto.... sotenitore militante di Silvio Berlusconi per 15 anni almeno sino a quando ha deciso di sostenere il Trattato di Lisbona e che oggi con anni di "lavoro" politico e studi personali alle spalle reclama il diritto anche di tirare le somme e fare delle critiche. A cominciare dall'evidenziare come il rettore dell'univ. di Siena sia stato nominato proprio dal ministro Letizia Moratti, governo Berlusconi..
http://www.unisi.it/rettore_diretta/

Quantomeno potrebbe essere un esempio per dire che il governo Berlusconi guarda ai fatti. Sicuramente più di Prodi, ma vorrei crederlo che sia sempre così, purtroppo non lo è e basta vedere su tutti come Bassolino responsabile fra tante cose del disastro dei rifiuti in campania, sia ancora praticamente intoccabile. Ma è solo un esempio eclatante, ce ne sono anche altri purtroppo. A tal proposito per i cittadini Campani la beffa della proposta di Bertolaso di sciogliere i comuni "inadempienti" ( cosa poi visto che non ci sono ancora i mezzi per fare tutte le raccolte differenziate, specie nei comuni di provincia ) e appunto la beffa dell'intoccabilità di Bassolino fonte di tutto il "male" campano.

Ad ogni modo in altre parole il recente provvedimento Gelmini non farà altro che colpire i più deboli e gli atenei in difficoltà vengono abbandonati a se stessi, in quanto almeno da quanto in questo momento scorgo, non c'è piuttosto nessun procedimento nei confronti dei rettori inefficenti di tali Atenei....... Ma cosa sperano che il rettore venga allontanato dagli studenti ? Non è elettivo...
Oppure che cambi la sua politica e modo di fare ? Forse ma intanto chi ne fa le spese sono gli studenti come al solito.. chi restituirà loro gli anni persi per questi tagli ? Calco la mano per capirci, in ogni caso tagli ai fondi significa meno corsi, meno attività didattiche e di laboratorio ecc. ecc. sicuramente meno sprechi si spera. Ma ne dubito... Chi nasce tondo non muore quadrato dice un proverbio. E allora ? Allora il provvedimento è ancora più inutile se non ci si concentra sulle CAUSE dei problemi, ossia le persone responsabili di amministrazioni inefficenti. Difatti di recente a radio RTL 101 il ministro Brunetta sottolineava questo punto ammettendo al contrario della Gelmini che vi siano problemi di scarsità di fondi che hanno costretto a fare delle scelte, e che i problemi del centro-sud e di certi atenei sono per amministratori inefficenti. Verissimo, ottimo Brunetta, ma e ribadisco ma questo provvedimento non fa nulla in questa direzione, non colpisce gli amministratori inefficenti che rimarranno lì beati al loro posto, colpisce al solito i cittadini che subiranno gli effetti di questi tagli.

Una politica quindi che non risolve niente al momento. Si spera in futuro, ma il problema è che i criteri sono sballati in quanto come abbiamo visto non tiene presenti tutta una serie di fattori di eccellenza che meriterebbero eccome tali fondi.

Infine il ministro Gelmini mostra di non essere tagliata per questo mestiere, incalzata dalle provocazioni, ma neppure poi tanto a torto eccetto che nei modi, abbandona una conferenza stampa evitando di parlare di tale provvedimento ( niente a che vedere con gli abbandoni di Berlusconi o della stessa Annunziata sicuramente più giustificati in entrambe i casi ). Ci auguriamo tutti rimedi a questa sua mancanza.
L'inadeguatezza emerge in quanto è ovvio che in una conferenza stampa emergano anche domande e questioni provocatorie. Se vuole essere solo adulata e lodata non essendo in grado di rispondere a "provocazioni" e questioni legittime poste dai propri interlocutori forse dovrebbe "tornare" in TV.... Troppo cattivo ? Non credo e solo in parte. Il punto è che nonostante l'approvazione iniziale per il suo operato che personalmente ho, attualmente dimostra la sua grande incapacità politica.

Per il sud cmq non è tutta da disperare, forse come in parte sostengo tagliare i fondi pubblici è l'unico modo per creare realtà di pregio e di merito qui al sud. Ci auguriamo solo che non vengano sostituiti da fondi più o meno "baronali"........ visto che poi a conti fatti manca una vera politica di sviluppo per il sud serbatoio di voti......

Ci auguriamo cmq che quel pragmatismo tipico che in un primo momento aveva decretato il successo della politica di Berlusconi si concretizzi nelle parole del ministro Brunetta:

''Come governo - fa sapere - stiamo preparando un piano di rilancio del Sud, un piano concreto di opere e infrastrutture, di servizi, di miglioramento strutturale dell'efficienza del sistema, naturalmente con strumenti di controllo" della spesa.

Nel frattempo rimaniamo critici e scettici in attesa di azioni concrete che giustamente rilanciano e invocano i politici del PDL-Sud e non solo "in rotta" col governo centrale.

Già ma chiediamoci col PIL al 120%, il terremoto dell'Aquila, decine di milioni di euro giornaliere pagate all'EU, i nostri mercati in ginocchio per colpa delle folli politiche economiche Europee e del WTO, cmq purtroppo ratificate da questo governo Berlusconi e con gli spaventosi dumping Cinesi, dove troveremo i soldi per il rilancio per il Sud ?? Reggerà il sistema Italia ? Quanto ci costerà e chi pagherà ? E quanto ci vorrà per ripagarci se ci ripagheremo ? E' ovvio che bisogna mettere al primo posto la tenuta dal sistema, quindi se bisogna aumentare la spesa si aumenti, ma non sarebbe il caso di abbandonare la filosofia religiosa dell'indebbitamento pubblico Keynesiano e imparare a gestire meglio le risorse nazionali ? Qualunque imprenditore sa che per troppi debiti si chiude e si fallisce e che l'azienda migliore è quella che non li ha o al massimo per il tempo necessario che intercorre fra produzione/acquisizione e vendita, bilanciando la cosa con la liquidità necessaria per pagare almeno le spese di gestione, altrimenti bisogna indebitarsi ulteriormente. Per uno stato funziona alla stessa maniera. Considerando quindi la poltica del debito sempre e comunque, gli sprechi che ci sono e la continua emorragia di risorse verso Cina e India, il nostro scetticismo aumenta considerevolmente sulla tenuta del tutto.
E aggiungo che è anche un peccato, perchè in fondo di idee buone il governo e il Presidente Berlusconi ne aveva, purtroppo ciò che manca è quella forza decisiva, autonoma e indipentende rispetto soprattutto ad altre realtà internazionali come EU e WTO; indipendenza politica e decisionale necessaria per il bene del paese.

Del resto lo stesso Tremonti nel 2005 scriveva riguardo la mistificazione fatta su questo tipo di politica detta "protezionista" ma che in fondo è solo la politica del buon governo di una nazione e regione territoriale dall'alba dell'umanità.