Debito Pubblico Italiano

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giovedì 8 ottobre 2009

Polanski, Mitterand e la pedofilia: altro che Berlusconi e le veline

http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-francia-mitterrand-scandalo-ca02f96.html


E' incredibile come la Francia patria per eccellenza dei diritti civili e democratici in Europa e forte sostenitrice di leggi internazionali per mettere al bando lo sfruttamento sessuale o la violenza sessuale sui minori, possa oggi dividersi così e scendere così in basso su questi argomenti.
Sicuramente le vicende personali del Premier Berlusconi con le veline, ammesso che siano vere, non sono neppure lontanamente paragonabili alle accuse mosse nei confronti di Polanski e oggi di Mitterand. Anzi le stesse ammissioni di Mitterand lascerebbero capire il perchè Polanski in Francia non sia mai stato processato per quei crimini. E' anche piuttosto scandaloso che la Francia, fra le nazioni che più amo fra l'altro e sicuramente la più avanzata dell'Europa continentale, continui questa atroce politica che va contro ogni principio civile democratico e di giustizia: basta difendere terroristi e criminali in genere ! La cosa grave è stata soprattutto sottrarre Polaski al giudizio e Mitterand ammettendo certe cose non rende certamente onore nè a se stesso nè alla sua nazione, nè a quelle vite violate.
Benissimo ha fatto quindi la Svizzera ad onorare il mandato di cattura internazionale per la torbida vicenda di cui si è macchiato Polanski tempo addietro. E a nulla valgono le difese che qualcuno con molta sfacciatagine bisogna ammettere, mostra nei suoi confronti. Sottrarre un accusato di reati gravi come la violenza sessuale sui minori dal giudizio e dalle indagini è una cosa gravissima che una nazione degna dell'epiteto civile e democratica non si può permettere.
Purtroppo questa folle politica di Mitterand la Francia la paga oggi amaramente includendo tensioni sociali alte anche con ale molto più vicine al terrorismo che alla nazione Francese e cultura europea.

Quanto all'Italia occorre una ferma condanna nei confronti tanto della sottrazione al giudizio per un reato molto grave nei confronti di Polanski, quanto delle dichiarazioni di Mitterand che vanno contro ogni principio di ordine civile.
Il caso andrebbe discusso, dato che ci siamo ancora, anche nella sede del parlamento dell'UE e della commissione affinchè ci sia una linea dura in tutta l'UE, ma non solo, verso reati come terrorismo, violenza sui minori e altri reati violenti ecc. ( sicuramente nel nostro paese ) quanto forse più propriamente in sede ONU e interpool che più si occupa di questi casi.

Il nipote di Mitterand si difende e specifica che non tutto cià che scrisse era vero e che non sarebbero realmente dei minori:
http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-francia-mitterrand-ca02f96.html

In generale cmq per quanto in giudizio pendente e quindi "non necessariamente colpevoli" ( mi riferisco in genere, non al caso Polanski nello specifico ) il pericolo diversamente è di favorire questo tipo di atteggiamenti alimentando quindi l'impunità per i reati di violenza sessuale sui minori e quindi tornando al caso Polaski e d'obbligo una posizione ferma e decisa dell'Italia nell'appoggiare la richiesta USA e nel rimandare Polaski in giudizio con i complimenti verso il sistema giuridico Americano che non prescrive questo tipo di reati.
C'è da augurarsi che l'Italia prenda una forte e decisa posizione di condanna verso queste vicende e che a gran voce si chiedano anche le dimissioni di Mitterand junior nel caso si sia reso colpevole di certe vicende e se appoggi anche velatamente certe pratiche; vere o false che siano le sue vicende sono e rimangono cmq dichiarazioni molto gravi quelle espresse nell'autobiografia e che inneggiano, almeno potenzialmente ad atti criminogeni e di sicura condanna dell'intera società civile. Restiamo anche in attesa di sentire se le voci delle sinistre mondiali che si sono indignate per le accuse contro Berlusconi, si uniscano al coro globale di indignazione per queste vicende ( Mitterand e Polanski sono entrambe vicini alla politica della sx Francese con Mitterand Senior ora deceduto, ex presidente di sx ).


Libertà di stampa: L'UE dà forfait e prende tempo

http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-ue-stampa-italia-ca02f96.html


E' incredibile, dopo averne sentite di tutti i colori dall'UE in merito presunte violazioni di questo o quel diritto e sopportato commissioni e indagini che il più delle volte si rivelano un buco nell'acqua o dichiarazioni palesemente di parte e dettate dall'interesse più che dalla giustizia, come il verdetto tutto sommato pro-Russo sul conflitto Georgiano, beh stupisce il totale disinteresse dell'UE verso la libertà di stampa. O meglio forse non stupisce affatto......

Sia chiaro, chi scrive non vuole intendere che nel nostro paese sia in pericolo la libertà di stampa, sbanderiandola a mò di vessillo pacatamente elettorale, non lo penso, anche se sono dell'opinione che una completa libertà di stampa in Italia non ci sia e forse non ci sarà mai eccetto che sulla rete, almeno finchè esisterà questo ordine dei giornalisti con i suoi privilegi che altro non è che una forma di controllo politico sull'informazione e su chi la può o non la può fare, in nome anche delle solite catene clientelari e non sempre di chi effettivamente vale al contrario di nazioni come gli USA patria del freelancing, ma anche altre nazioni Europee.

Tuttavia è cmq sintomatico il disinteresse dell'UE verso una tematica così delicata come la libertà di stampa che insieme al diritto del liberto pensiero e della circolazione delle idee è uno dei pilastri fondamentali della democrazia e quindi fra le tematiche più preziose per un governo che si definisce democratico.
Ci chiediamo dopo aver mostrato disinteresse e ignorato la democrazia dei popoli Europei che hanno bocciato la Costituzione Europea e a cui ancora oggi è negato in massa di esprimersi sul Trattato di Lisbona, salvo dare la risposta giusta sennò si è rimandati al prossimo referendum nonchè di conoscerne davvero a fondo le sue implicazioni, beh ci domandiamo quale sarà la prossima direzione che la Commissione prenderà per diminuire ulteriormente la democrazia in Europa dopo l'emblematica elezione di Barroso candidato unico al Soviet Europeo.

"Tutti i 27 Stati membri hanno Costituzioni... e tribunali e Corti d'Appello e spesso Corti Costituzionali che assicurano che i diritti fondamentali siano rispettati", ha detto oggi Reding. "Perciò vi chiedo di non fare uso delle istituzioni europee per risolvere problemi che in base ai trattati devono essere risolti a livello nazionale".

Siamo anche d'accordo che l'applicazione dell'art. 7 è del tutto fuori luogo in questo caso. Tuttavia ci sembra una dichiarazione egualmente opportunista e deliberatamente volta a voler ignorare in tema di sede UE la tematica. La discussione in fondo sembra assolutamente bonaria e si potrebbe condividere quanto espresso dal Commissario Europeo...... se non fosse per il Trattato di Lisbona !
Il Commissario ha detto che i diritti sono assicurati dai tribunali nazionali e le relative corti costituzionali, peccato però che il Trattato di Lisbona preveda l'accentramento del potere giuridico facente capo ad una corte Europea sovranazionale che include ovviamente la giurisdizione del processo penale da nazionale ad Europeo.
E' il motivo in fondo per cui si era designata una Costituzione Europea e per cui era ed è tutt'ora necessario un Referendum in quanto la procedura in sè va contro la Costituzione Italiana fra la sordina generale della nostra classe politica. Eppure basterebbe una singola denuncia per portare il caso in tribunale come accaduto in Germania, ma in pratica ogni gruppo politico incredibilmente per vari interessi nel nostro paese non vuole portare avanti questa cosa.
Va segnalato anche che altre nazioni hanno dovuto cambiare la costituzione per ratificare il Trattato di Lisbona. Così insomma la Corte Costituzionale boccia il Lodo Alfano, senza qui entrare nel merito, ma si dimentica di ben più grosse violazioni costituzionali contenute nel trattato di Lisbona.

Come Indipendentisti tuttavia, di fondo gradendo il rimando alle nazioni espresso dalla Commissione, vorremmo che molte più cose fossero delegate alle singole nazioni e che non ci si ricordi solo di ciò che fa comodo o meglio non ci si dimentichi solo di ciò ch'è scomodo.