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giovedì 8 ottobre 2009

Libertà di stampa: L'UE dà forfait e prende tempo

http://it.notizie.yahoo.com/4/20091008/tts-oittp-ue-stampa-italia-ca02f96.html


E' incredibile, dopo averne sentite di tutti i colori dall'UE in merito presunte violazioni di questo o quel diritto e sopportato commissioni e indagini che il più delle volte si rivelano un buco nell'acqua o dichiarazioni palesemente di parte e dettate dall'interesse più che dalla giustizia, come il verdetto tutto sommato pro-Russo sul conflitto Georgiano, beh stupisce il totale disinteresse dell'UE verso la libertà di stampa. O meglio forse non stupisce affatto......

Sia chiaro, chi scrive non vuole intendere che nel nostro paese sia in pericolo la libertà di stampa, sbanderiandola a mò di vessillo pacatamente elettorale, non lo penso, anche se sono dell'opinione che una completa libertà di stampa in Italia non ci sia e forse non ci sarà mai eccetto che sulla rete, almeno finchè esisterà questo ordine dei giornalisti con i suoi privilegi che altro non è che una forma di controllo politico sull'informazione e su chi la può o non la può fare, in nome anche delle solite catene clientelari e non sempre di chi effettivamente vale al contrario di nazioni come gli USA patria del freelancing, ma anche altre nazioni Europee.

Tuttavia è cmq sintomatico il disinteresse dell'UE verso una tematica così delicata come la libertà di stampa che insieme al diritto del liberto pensiero e della circolazione delle idee è uno dei pilastri fondamentali della democrazia e quindi fra le tematiche più preziose per un governo che si definisce democratico.
Ci chiediamo dopo aver mostrato disinteresse e ignorato la democrazia dei popoli Europei che hanno bocciato la Costituzione Europea e a cui ancora oggi è negato in massa di esprimersi sul Trattato di Lisbona, salvo dare la risposta giusta sennò si è rimandati al prossimo referendum nonchè di conoscerne davvero a fondo le sue implicazioni, beh ci domandiamo quale sarà la prossima direzione che la Commissione prenderà per diminuire ulteriormente la democrazia in Europa dopo l'emblematica elezione di Barroso candidato unico al Soviet Europeo.

"Tutti i 27 Stati membri hanno Costituzioni... e tribunali e Corti d'Appello e spesso Corti Costituzionali che assicurano che i diritti fondamentali siano rispettati", ha detto oggi Reding. "Perciò vi chiedo di non fare uso delle istituzioni europee per risolvere problemi che in base ai trattati devono essere risolti a livello nazionale".

Siamo anche d'accordo che l'applicazione dell'art. 7 è del tutto fuori luogo in questo caso. Tuttavia ci sembra una dichiarazione egualmente opportunista e deliberatamente volta a voler ignorare in tema di sede UE la tematica. La discussione in fondo sembra assolutamente bonaria e si potrebbe condividere quanto espresso dal Commissario Europeo...... se non fosse per il Trattato di Lisbona !
Il Commissario ha detto che i diritti sono assicurati dai tribunali nazionali e le relative corti costituzionali, peccato però che il Trattato di Lisbona preveda l'accentramento del potere giuridico facente capo ad una corte Europea sovranazionale che include ovviamente la giurisdizione del processo penale da nazionale ad Europeo.
E' il motivo in fondo per cui si era designata una Costituzione Europea e per cui era ed è tutt'ora necessario un Referendum in quanto la procedura in sè va contro la Costituzione Italiana fra la sordina generale della nostra classe politica. Eppure basterebbe una singola denuncia per portare il caso in tribunale come accaduto in Germania, ma in pratica ogni gruppo politico incredibilmente per vari interessi nel nostro paese non vuole portare avanti questa cosa.
Va segnalato anche che altre nazioni hanno dovuto cambiare la costituzione per ratificare il Trattato di Lisbona. Così insomma la Corte Costituzionale boccia il Lodo Alfano, senza qui entrare nel merito, ma si dimentica di ben più grosse violazioni costituzionali contenute nel trattato di Lisbona.

Come Indipendentisti tuttavia, di fondo gradendo il rimando alle nazioni espresso dalla Commissione, vorremmo che molte più cose fossero delegate alle singole nazioni e che non ci si ricordi solo di ciò che fa comodo o meglio non ci si dimentichi solo di ciò ch'è scomodo.


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