L'Italia
oggi va verso il futuro, si augura il premier Matteo Renzi nella
solenne inaugurazione dell'Expò di Milano 2015. Una bella
rappresentazione tutto sommato. Eppure chi scrive insieme a tanti
altri Italiani non riesce del tutto ad entusiasmarsi per l'Expò. E
le ragioni le abbiamo descritte anche qui:
E'
un po' come l'ultimo mondiale in Brasile, una bella
rappresentazione, circondata però dalla rabbia della popolazione
brasiliana per la corruzione e gli sprechi mentre la gente si trova
ad affrontare alla fame gravi difficoltà.
Piazza Principale |
Eppure
ci sono anche tante cose belle frutto dell'arte, dell'ingegno e
della creatività dell'Italia per il tema di quest'anno sulla fame
nel mondo. Italia che è anche sede della FAO a Roma. C'è un po' insomma dell'Italia dei nostri genitori che
vorrebbero qualcosa, una speranza per i propri figli. E due mondi
sempre più distanti fra le vecchie e nuove generazioni, come il
notaio Alpino che espone il tricolore a Milano e viene bersagliato
dalle uova dai ragazzi sottostanti.
Gli
uni ricordano l'Alpino e i sacrifici per il tricolore, gli altri
guardano “al notaio” e alle ennesime caste che hanno dilapidato
la nazione, una corruzione indicibile cui quella bandiera davvero
stona.
Una
lacerazione generazionale che sembra sempre più insanabile.
E'
utile Expò ? Di sicuro è stato utile alle mafie d'Italia. Vari
tipi di mafie, da quelle con le pistole a quelle delle caste, delle
associazioni, delle collusioni politiche, dei cartelli, di tutto ciò
che avversa il libero mercato ecc. con buona pace delle tante
bandiere comuniste che pure sfilavano. Perchè la mafia in fondo non
è solo un'organizzazione armata, ma è prima di tutto una cultura,
quella che ha distrutto l'Italia.
Ecco
perchè non riesco ad entusiasmarmi. Forse solo Papa Francesco ci
riesce quando oggi dice in sostanza che il lavoro, il pane, non
provenga in modo indegno, ossia non provenga dall'illegalità e la
corruzione. Un invito rivolto ai tanti che giustificano
l'ingiustificabile in nome della crisi.
Padiglione Italia |
Eppure
il governo Renzi ci ha provato lo stesso e ha nominato Cantone
magistrato antimafia ad occuparsi di Expò, ma complice il tempo
scarso, si eliminano solo le cose più gravi, mentre tante cose
sbagliate sono ancora lì. Un deja vù, l'ennesimo. E' questo in
fondo che non va più giù a molti.
Per
tanti Italiani purtroppo Expò non rappresenta il futuro, ma un
passato che si vorrebbe quanto prima dimenticare. Perchè se per noi
30enni l'Italia oggi presenta più che altro l'oscurità, per i più
giovani ancora rappresenta un baratro, un salto nel vuoto. E non
basta certo il Job Act di Renzi che ha reso il precariato di 1000
euro al mese a tempo indeterminato fino a 30 anni di età, a
migliorare le cose...... né basta parlare di servizio di leva, dato
che molti giovani vengono regolarmente scartati dalle domande per poi
dire che ne sono pochi e serve la leva. L'ennesimo tentativo di
sfruttamento della manodopera insomma. Rimandiamo all'articolo
precedente citato all'inizio.
Ed
è chiaro che su queste premesse la rabbia di giovani che si
sentono inascoltati, privi di rappresentanza e di speranza per il
futuro, abbandonati a se stessi, l'estremismo, la propaganda, magari
anche un po' di mariujana, agiscono come un fiammifero gettato in una
cisterna di benzina pronta ad esplodere. Ed è quello che infatti
succede fra auto in fiamme e vetrine spaccate.
Francesi,
Tedeschi, Greci, Italiani e Svizzeri ci sono qui in mezzo secondo
l'intelligence italiana. Tutte nazioni che sentono o iniziano a
sentire i colpi della grave crisi economica e sociale che attanaglia
il continente Europeo con il 50% circa di disoccupazione giovanile e
che si rivolge all'Expò della global governance dopo le proteste
contro la nuova costosa sede dell'EuroTower in Germania.
Chi
scrive vorrebbe davvero credere in Expò e in una nuova Italia.
Noi vorremmo crederci come dice Renzi, in fondo ci piaceva Renzi per
le sue intenzioni di rinnovare il paese e riportarlo un po' più
verso il mondo libero. Eppure non ci riusciamo del tutto, il nostro
timore è che alla fine con questa politica non si faccia altro che
“dare delle meta-anfetamine ad un tossico dipendente” quale è
l'Italia oggi. Speriamo di sbagliare una volta tanto, lo speriamo
davvero. E tralasciamo le polemiche sulla sicurezza che pure ci
sarebbero da fare, questione acuta dai 300 ubriachi olandesi che
devastarono il centro di Roma come oggi quello di Milano.
Vogliamo
però concludere ricordando un genitore, uno di quelli della
speranza, una madre di Baltimora che ha cresciuto da sola 6 figli e
che in una pericolosa situazione di sommosse giovanili peggiori di
questa di Milano, alcuni giorni fa, prende a schiaffi il figlio e lo
riporta a casa nel tentativo di insegnargli che invece di lanciare
pietre ai poliziotti farebbe meglio a studiare per crearsi e creare
un futuro migliore.
Links:
Edit:
« Anche la stampa internazionale ignora o critica Expò. I Francesi
di Le Monde sono particolarmente critici ravvisando gli ennesimi
lavori all'Italiana... e una palese e assurda difficoltà per la
semplice visita dei cantieri ancora in corso, negata all'ultimo
minuto dopo attesa di ore. Dopotutto anche una TV Svizzera ha
incontrato incredibili difficoltà per ottenere un banale permesso
stampa sino a rinunciare del tutto. Difficoltà che andavano dalle
email senza risposta, telefonate confuse e così via. Le Monde poi
continua con un lungo elenco di critiche ai lavori,
all'organizzazione, alla scelta dei siti e ciò che resterà alla fine dell'Expò.