Debito Pubblico Italiano

Translate

domenica 10 gennaio 2010

Cina penetra i mercati Europei

Si può dire che non avevo neppure finito di scriverlo nel post precedente, che il giorno dopo il 24 Dicembre viene data la notizia ufficiale sulla forte penetrazione della Cina nell'economia Europea, con l'annuncio dell'acquisto della Volvo da parte di una controllata del governo di Pechino.
Non è ancora terminato il procedimento di acquisto ma è oramai praticamente certo a meno di un colpo di coda di Ford USA proprietaria di Volvo.
Quando la trattativa sarà completa, l'europa perderà un importante pezzo della sua industria compromettendosi ancora di più con il regime di Pechino.

http://auto.fanpage.it/volvo-a-geely-e-quasi-fatta-alla-cina-un-pezzo-deuropa/


Interessante è notare come Volvo abbia inizialmente visto la Cina come un' opportunità, sia cresciuta lì sino ad essere oggi completamente fagocitata dall'economia cinese, che non dimentichiamolo ha cmq una forte ingerenza di concorrenza sleale statale e locale..

Questo è un video servizio sulle grandi opportunità per Volvo in cina del 2007......



E abbiamo visto oggi come sta andando a finire. Le motivazioni sono ovvie, lo spostamento della catena produttiva interamente in un paese come la Cina, a forte concorrenza sleale e illegale, con dumping e trust verticali e orizzontali espone necessariamente l'intero comparto industriale ad una penetrazione delle aziende cinesi nelle nostre aziende e nella nostra economia e di conseguenza nella nostra politica visto che trasferiamo tutto lì... in altre parole è rea di aver favorito infine la crescita dei suoi stabilimenti delocalizzati, non di Volvo quindi, a tal punto da essere poi comprati dalle sue stesse fabbriche delocalizzate......
E questo è frutto anche della più cieca imprenditoria moderna che sfrutta la moda della Cooperative leadership Edit: "o meglio Collaborative Leadership", ciò che amo definire l'evoluzione moderna del comunismo e delle cooperative comuniste con i tragici risultati che vediamo.


Pressioni e proteste per non dire ingerenze di Pechino in tema di libertà di informazione in Europa, come ad esempio l'aggressione a dei giornalisti fuori dall'ambasciata di Ginevra lo scorso anno violando la libertà di informazione o le proteste contro il protezionismo di altri stati come gli USA, senza per'altro tener conto della già citata concorrenza illegale che opera la stessa Cina, sono solo un piccolo esempio di ciò che tale compromissione porterà sempre di più in Europa:






E' urgente per la futura sicurezza nazionale e per la libertà e democrazia non solo Italiana, ma di tutte le nazioni e imprese Europee limitare drasticamente il commercio e la dipendenza economica dal regime totalitario cinese.
L'unico scopo del regime comunista Cinese tramite la propaganda a favore del Nuovo Ordine Sovietico Mondiale così come l'Unione Sovietica Europea o del falso pacifismo, è di indurre debolezza economica e militare nelle altre nazioni democratiche per poter in futuro potenziarsi, arricchirsi e dare adito ai loro piani di conquista.
Del resto non sono nuovi a tale forme di propaganda. Famose le menzogne delle campagne pacifiste in Korea e Vietnam anche se nel 2° purtroppo fu più efficiente a tal punto che ancora oggi sono comunemente credute palesi falsità.

Oggi la propaganda comunista agisce sul piano sovietico globale del WTO e dell'UE sotto le direttive in primis della Commissione Trilaterale che tramite l'evoluzione moderna del comunismo accoglie e incoraggia la distruzione delle nostre economie, USA in primis, limitando quindi la nostra libertà da sempre difesa dagli USA.

La Cina conta oggi circa 1.500.000.000 ( un miliardo e mezzo ) di persone... lo sviluppo dell'economia industriale cinese ne rallenterà il tasso di crescita, in quanto la società industriale rispetto a quella agricola richiede meno mano d'opera familiare. Allo stesso tempo però le già scarse risorse energetiche e di consumo in genere della cina, diverranno ancora più scarse e lo spazio vitale cinese inizierà a scarseggiare nel giro di 20-30 anni a tal punto da destabilizzare il governo cinese. Non sono un caso infatti già oggi politiche piuttosto aggressive di espansione verso Ovest e a Sud in Tibet entrambe regioni ricche di petrolio, nonchè Taiwan e anche la Russia a nord comincierà ad impensierirsi.
Se vi siete mai detti quanto consumiano noi oggi o gli Americani, questo non sarà nulla in confronto al consumo di risorse della Cina. Questo significa che la Cina adotterà in futuro politiche aggressive espansionistiche e per l'approvigionamento di risorse, come del resto già sta iniziando a fare.

E' quindi imperativo attuare una difesa strategica della nostra economia e della nostra libertà oggi, prima che sia troppo tardi !


Condividete e risvegliate le coscienze, poichè tale conoscenza ci farà liberi.

Libertà a tutti !