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lunedì 23 dicembre 2013

Micro-USB come alimentazione obbligatoria in EU: Una minaccia alla libertà di progettazione ed evoluzione tecnologica e un potenziale pericolo


Francamente ci chiediamo a quando la misura degli organi genitali, delle mutande e della grandezza dei coperchi del WC ? E' davvero assurdo e incredibile l'ignoranza e l'arroganza del Politburo Europeo. La gente fa la fame, ma loro sprecano tempo e soldi dei contribuenti su sciocchezze come queste. Dopo le dimensioni delle melenzane e delle zucchine o il delirio sulla rimozione del browser standard Internet Explorer dal sistema operativo ( ne abbiamo parlato qui.... http://indipendenzaitaliana.blogspot.it/2010/03/lennesina-barzelletta-dellue-su.html ) ora anche il connettore unico micro USB per l'alimentazione.... L'articolo che citiamo in coda, la vede più o meno come cosa positiva noi no, se non pericolosa, e vi spieghiamo perchè. Non solo per gli sprechi nel riguardo, ma anche per ragioni tecniche oltre che economiche.

Prima di tutto il micro-USB si usa sui piccoli dispositivi, l'attacco più grande invece è più comodo e solido dove è possibile usarlo ad esempio fra Computer e stampante ecc.

L'USB nasce ed è progettato per il trasferimento dati e eventualmente per portare un po' di corrente a piccoli dispositivi. Ed è qui che sta il problema. Lo standard USB non è pensato per alimentare qualcosa di importante, ma solo piccoli dispositivi come il mouse o la tastiera. Le ditte più fantasiose ci hanno collegato delle piccole luci led ecc. o nel caso di tecnologie più evolute, degli HD da 2,5”, quelli che stanno nei portatili per intenderci. Ma la cosa si ferma qui. Qualsiasi altra applicazione richiede un alimentatore separato con una capacità di erogazione di corrente decisamente superiore. Senza contare che per caricare un dispositivo con un connettore USB bisognerebbe lasciare il computer acceso con annesso spreco energetico ( tanto per dire visto che la UE si preoccupa in modo ossessivo di queste cose e usa la questione sprechi come giustificazione... ).
Riuscendo a progettare invece batterie per dispositivi con alimentatori che richiedono minore correnti tipo l'USB, significa che a parità di carica, i tempi di ricarica crescono notevolmente.

Per quanto riguarda invece l'uso del solo connettore micro-USB fra alimentatore e dispositivo, è semplicemente sconsigliato ed è un'idea solo di alcuni costruttori per alimentazione d'emergenza pensata per i portatili, quindi cercando di dare una sorta di versatilità.
E' sconsigliato però fare uno standard del genere perché voltaggi e correnti variano da prodotto a prodotto e mettere quello sbagliato oltre ad essere pericoloso, in genere significa danneggiare il dispositivo, nel caso migliore la batteria. Chi carica un cellulare lo lascia lì per ore, magari di notte accanto o sul letto e farlo con il caricabatterie sbagliato significa andare incontro anche a pericolosi cortocircuiti. E' per questo che ci sono attacchi diversi, non è un vizio, ma un riscontro dell'esperienza ingegneristica per ridurre i casi di corto circuiti pericolosi ( vedi incendi domestici ) e danneggiamenti dei dispositivi come è già successo e succede nonostante tutto. Già gli alimentatori universali usano attacchi bipolari tondi di diametro diverso a seconda delle correnti. Anche questa non fu un vizio, ma un accorgimento tecnico onde ridurre i casi di incidenti e danneggiamenti involontari.

Si può fare un'unico standard di voltaggi e correnti per gli alimentatori di tutti i dispositivi mobili ? Probabilmente si, ma con sprechi notevoli. Basti pensare alla differenza di assorbimento fra un piccolo cellulare e un tablet quad core che ha pure uno schermo molto più grande e assorbe molto di più e ha infatti un alimentatore ben più grande. Se lo facessero quindi addio al comodo piccolo caricatore per il mio cellulare di più modeste dimensioni che sta pure in una tasca o una borsetta.
Perchè ? Perchè le leggi fisiche richiedono che gli avvolgimenti di rame negli alimentatori abbiano determinate dimensioni a seconda della “trasformazione” del voltaggio di rete in quello da erogare per il dispositivo.

Ma allora si può fare con componenti elettronici ? Certo ma con grande spreco anche energetico e negli smaltimenti e quindi con costi ben maggiori. E' per questo che l'industria, e il mercato quindi, solitamente in buona parte continua a realizzare alimentatori con avvolgimenti di rame appositamente progettati.

La limitazione della libertà ingegneristica mina pesantemente quindi anche la libertà dei consumatori e l'evoluzione tecnologica. In un contesto di libertà di evoluzione tecnologica infatti il micro-USB 2.0 "fra poco" sarà preistoria.. Pensate se avessero fissato per legge anche la capacità degli alimentatori per PC. Probabilmente non avremo mai conosciuto i sistemi di calcolo parallelo Quad Core insieme a Schede Grafiche di ultima generazione che richiedono alimentatori più potenti pur restando nello stesso standard industriale. E ogni utente è libero di configurare il proprio computer con gli alimentatori di cui ha bisogno. Certe cose quindi le stabiliscono gli standard industriali e la libertà dei consumatori che premia quello che ritiene migliore, non è un compito del legislatore che compie semplicemente un ingerenza e un abuso.

Per quanto riguarda invece il discorso economico, esistono già ditte che producono a costi irrisori alimentatori di concorrenza. E per altro non sempre di buona fattura, come dimostrano gli alimentatori ( solitamente cinesi ) andati a fuoco, fra cui negli ultimi tempi a onor del vero anche dei caricatori Apple fatti in modo simile. E naturalmente potete pure aspettarvi tranquillamente che il costo dei mancati guadagni sugli alimentatori si ripercuoterà inevitabilmente su un aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti dei dispositivi mobili, in un modo o nell'altro.

E' curioso poi come si metta in mezzo il discorso degli smaltimenti. La stessa EU, e global governance visto che in seguito è giunto pure negli USA, nel merito ad esempio ha vietato le comuni lampadine a tungsteno fatte di comune vetro, un po' di ferro e un filamento di tungsteno, per le lampade cosìdette a risparmio energetico, che sono dispositivi elettronici veri e propri molto più complessi da costruire ( con annessa richiesta di energia ed emissione di CO2 ) e vanno smaltiti come rifiuti speciali in quanto contengono sostanze inquinanti al contrario delle comuni lampadine che posso essere buttate nella spazzatura ordinaria.

La nostra opinione è che qualche vecchio burocrate viziato con poca dimestichezza con la tecnologia si sia forse avventurato per capriccio su queste dubbie scelte in stile soviet. Ed è interessante notare quanto le lamentele dei cittadini Europei somiglino terribilmente ogni giorno di più a quelle dei cittadini nel blocco sovietico contro la burocrazia politica, le tasse e relativa oppressione ecc. fra poco arriveremo anche alle file per il pane. Benvenuti in EUSSR !

Possiamo solo sperare in una smentita e in uno smantellamento e riforma basilare di questa UE sempre più inutile e costosa verso una realtà Europea più libera e realmente unita nella propria libera diversità... nel frattempo Buon Natale a tutti e se non ci si “sente” prima Felice 2014 !

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3 commenti:

  1. Io invece lo trovo un grandissimo passo avanti. Innanzitutto nell' articolo ci sono alcuni errori a partire dalla descrizione dello standard USB che a differenza di quanto scritto, con la versione 3.0 eroga quasi 1 ampere, che non è affatto poco.
    L'adozione dello standard usb per gli alimentatori ha messo fine alla FOLLE pratica che usavano le case costruttrici di adottare connettori per gli alimentatori diversi tra case o, come nel caso di Nokia, addirittura diversi tra modello e modello, questo per imporci l'acquisto dell' ennesimo alimentatore.
    E' per quello che a casa mia ho due cassetti zeppi di alimentatori oramai inutili. Sprechi su sprechi.
    E poi non castra l'innovazione, le case se vogliono possono ancora produrre accrocchi con gli alimentatori più astrusi, semplicemente la gente smetterebbe di comprare tali prodotti, perchè oramai si è abituata ad avere un singolo alimentatore per tutti i dispositivi.
    Ben venga la ragione quindi
    PS: chi ha scritto quest' articolo evidentemente non ha la minima competenza e conoscenza tecnica.

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  2. Caro anonimo, la ringrazio per il suo commento anche se naturalmente la pensiamo diversamente.

    Se legge con attenzione ho citato l'USB 2.0 e non il 3.0 che è da vedere come si affermerà sul mercato e se fra 3 anni, ossia quando la normativa dovrebbe entrare in vigore esisterà ancora o non sarà nel frattempo uscito un altro sistema migliore e posso assicurarle che in campo tecnologico 3 anni sono una vita...

    Sebbene a volte confesso che anche io mi devo districare fra diversi alimentatori, nell'articolo credo di averne spiegato molto bene le ragioni che non è come vuole il mito solo un mero fatto commerciale ma un fatto tecnico e di sicurezza. Poi ognuno può vederla come vuole, resta il fatto che se lei connette per sbaglio un alimentatore nel dispositivo errato va incontro a varie tipologie di problematiche, alcune anche pericolose come scritto nell'articolo e come scritto su tutti i manuali di istruzione che la gente non legge mai.

    Il fatto che cambino da modello a modello è perché oggettivamente cambiano gli assorbimenti di corrente e i voltaggi che dipendono dai componenti interni al dispositivo e quindi cambiano le caratteristiche dell'alimentatore essendo i modelli molto diversi. Uno smartphone di ultima generazione con schermo più grande ha certamente più assorbimento di un cellulare più modesto. Sul fatto che non è possibile, quantomeno conveniente quindi farne uno solo per tutti i dispositivi mobili, tablet incluso rimando all'articolo a cui rimando anche per le relative competenze tecniche.

    Oltretutto probabilmente l'alimentatore sarà sempre venduto insieme al telefono. Se spendo 200 euro per un cellulare voglio anche l'alimentatore, che dopotutto potrei anche non avere. Se invece voglio un alimentatore economico, in commercio ce ne sono già e anche di universali, alcuni più economici altri più costosi naturalmente per una migliore qualità e versatilità. Per cui l'intromissione e ingerenza della UE è davvero fuori luogo. Senza contare che stabilire un connettore per legge è un bel freno all'evoluzione tecnologica che è certamente molto più rapida degli elefantiaci tempi della burocrazia europea.

    Nel caso migliore sa come finirà ? Come per le assicurazioni auto alle donne. Le donne pagavano meno, ma l'UE si è intromessa in nome della cosìdetta uguaglianza e come è finita ? Che ora anche le donne pagano di più... per cui alla fine è capace che il cellulare lo pagherà sempre 200 euro, ma senza alimentatore che dovrà comprare a parte con costi variabili a seconda del tipo e utilizzo oppure semplicemente come detto aumenteranno i costi dei dispositivi mobili. E senza contare che a detta di vari utenti l'USB e sopratutto il micro-USB è molto più fragile. Con l'augurio che non lasci il telefono o il tablet attaccato con il voltaggio sbagliato......

    p.s. gli alimentatori tradizionali, ad avvolgimenti per intenderci, sono probabilmente i componenti elettronici più facili e comuni da riciclare. Nessuno spreco dove le cose si sanno e si possono fare.

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  3. Altrove mi ha detto del fatto che il computer può stare spento anche con l'USB acceso. Vediamo di fare chiarezza. Il BUS USB è un bus interno che sta sulla scheda madre del computer. Per restare accese le porte USB significa che anche la scheda madre e quindi tutto il sistema è sotto tensione. Il fatto che lei veda la maggioranza dei dispositivi disattivati, non significa che il computer sia realmente spento.... tant'è vero che è possibile anche programmare l'accensione a seconda di vari eventi che occorrono come l'accensione via USB ecc. somiglia molto di più allo stato di sleep cosìdetto e infatti sono sempre più comuni ormai gli alimentatori con interrutore fisico sul retro.
    In ogni caso tali funzioni dipendono appunto dalla configurazione del computer per quanto ormai comuni.
    Detto ciò va osservato che se resta accesso l'USB restano alimentate tutte le porte e quindi mouse, tastiera e qualsiasi dispositivo USB.

    E dopotutto ci si fanno e l'Europa fa tante moine sui consumi energetici del watt o 1/2 watt di assorbimento delle TV e dispositivi in stand by, figuriamoci un computer con tutte le porte accese :) ;)

    A meno che si abbia una scheda madre in cui magari è possibile programmare quale porta USB lasciare accesa. E sempre che l'utente medio si prenda la briga di farlo smanettando con la configurazione del Bios di sistema ogni volta che gli serve una certa porta accesa.

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