Debito Pubblico Italiano

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venerdì 29 maggio 2009

Le Europee e la truffa dei fondi pubblici come strumento di controllo del territorio


Oggi ascoltavo uno spot alla radio sulle elezioni Europee che per invitare la gente a votare, parlava con orgoglio dei fondi pubblici Europei per lo sviluppo. Io sono una persona originaria del sud, ma che ho vissuto e visto anche diverse realtà tanto al centro e nord Italia quanto all'estero dove ai fondi pubblici si ricorre molto meno o per niente o quasi come negli USA sino a poco tempo fa.

In questo periodo e di questi tempi di crisi ci vuole poco a capire che l'intera cerchia economica ruota intorno i fondi pubblici. L'economia è ferma, stagnante e il circolo economico in sostanza ruota parte proprio dai fondi pubblici che avviano attività impreditoriali, commissioni a aziende che campano in pratica con i fondi pubblici e alimentano un certo indotto ecc. ecc. salvo poi chiudere il rubinetto quando la clientela non serve più o è persa e quindi portare tutta quella filiera produttiva al fallimento. Senza sviluppo il mercato è insufficiente e il rubinetto economico sono i fondi pubblici.


Quella dei fondi pubblici che sembrerebbe un bene, in realtà è una delle più grandi e colossali truffe a danno dei cittadini che ben presto è divenuto un mezzo di controllo del territorio e una seria minaccia alla democrazia e alla libertà, in quanto la gestione dei fondi pubblici alimenta uno spaventoso meccanismo di corruzione e catene clientelari, alcuni le definirebbero mafie politiche. E in effetti gli scandali della gestione dei fondi pubblici non sono una novità specie in Italia.

Da un lato quindi sembrerebbe quasi giustificabile la volontà dell'UE di farsi una propria polizia tributaria per combattere tale fenomeno, la realtà è che tale polizia serve solo a ridurre ulteriormente l'indipendenza nazionale e legare ancora di più i cittadini alla “mafia” dei fondi pubblici emessi da un corrotto governo Europeo avvezzo a tale sistema..


Ma ci pensate, se il paese fosse sviluppato e vi fosse reale libero mercato soprattutto nel comparto finanziario, bancario e assicurativo, e quindi una nazione più ricca chi avrebbe bisogno dei fondi pubblici ? Quasi nessuno, al massimo si ricorrerebbe al credito delle banche che farebbero a gara per finanziare progetti e idee valide dal quale trarre profitto, come per decenni è avvenuto negli USA che così è stata la locomotiva economica mondiale.


Invece l'UE utilizza il sistema che si utilizza in Africa e nel terzo mondo con la nuova politica coloniale del fondi e degli aiuti di stato. Lo faceva anche l'URSS impoverendo il territorio, assicurandosene il controllo tramite la politica dei fondi di stato, e arricchendo un sistema sempre più centralizzato e oligarchico. Benvenuti nell'Unione Sovietica Europea, un organo profondamente corrotto, poco democratico e del tutto inefficiente di fronte la crisi economica globale sempre più forte. E non è un caso infatti che i cittadini siano sempre più staccati dall'UE e dalle elezioni europee. La cosa però rischia di divenire un boomerang in quanto in sostanza si lascia carta bianca alla commissione dell'UE di fare un pò come gli pare. Ancora più preoccupante è vedere come in sostanza solo internet costituisca, almeno in Italia una reale fonte libera di informazione e ci porti le tematiche di maggior respiro su questioni cruciali della politica europea. Sì perchè lontano dalla politica Europa che condiziona sempre di più la nostra vita in modo sempre più autoritario, circa il 75% delle leggi sono adeguamenti normativi dell'UE, leggi per cui nessuno ha mai espresso un voto e volontà popolare eccetto il ruolo meramente consultivo del parlamento Europeo tutto sommato prono alla commissione. In Italia sempre più rimbambiti da veline, reality e gossip sul Cavaliere, che siano vere o presunte le responsabilità del Premier si materializzano sempre di più le preoccupazione del Financial Times riguardo la scarsa informazione dei media italiani sulle questioni più cruciali e di ampio respiro. Basta farsi un giro in internet o anche solo su Sky guardando la TV Europea o altri Tg esteri per capirlo in modo banale.


E i politici, almeno quelli Italiani, non son da meno, seguono lo stesso imprinting evitando accuratamente le tematiche cruciali per queste elezioni che non sanno affrontare anche a causa della scellerata ratifica del Trattato di Lisbona, e si limitano a speculazioni da giornaletto scandalistico e gossip. Qualche eccezione ma sempre troppo poche fra alcuni Eurodeputati leghisti che al di là di qualche estremizzazione e provocazione in alcuni casi eccessiva, cmq sia esprimono una politica indipendentista e di critica nei confronti delle scellerate politiche dell'UE.

Anche lì cmq è necessario che le voci indipendentiste dell'Italia Unita si facciano sentire contro il neocolonialismo e contro ogni estremismo.





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