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martedì 18 maggio 2010

Euro scende ai minimi: boccata d'aria fresca per l'Eurozona

Come volevasi dimostrare, la svalutazione monetaria fa bene all'economia dell'Eurozona, drogata da un euro iperinflazionato, magari anche per compiacere i Cinesi cosa di cui c'è ben poco da meravigliarsi visti i precedenti.
L'euro scende a 1,2235 dollari, livello più basso dall'aprile 2006. Cala anche il petrolio sotto i 70 dollari al barile che ricordiamo da svariati anni pur essendo scambiato in dollari è quotato in Euro e ne segue gli andamenti. La cosa non può che essere positiva per favorire l'economia a tal punto che persino il commissario europeo Rehn è costretto ad ammettere che il calo aiuta l'export.

In Italia dal canto suo il titolo Piaggio corre in Borsa anche a causa della chiusura del primo periodo del 2010 con un utile netto di 2,9 milioni di euro da una perdita di 4,7 milioni e un lordo industriale in crescita del 16,7%.
Colaninno commenta la svalutazione dell'Euro confermando come sia enormemente positiva per loro, che favorisce l'export e che un cambio euro/dollaro a 1,2 circa corrisponde ad un cambio reale nella quale la nostra economia riesce da essere competitiva con la maggior parte del mondo.

Nigel Farage e tutti quegli economisti che ci avevano parlato della necessità di svalutare, avevano ragione. Ma questo lo sapevamo già, il problema è che la svalutazione a cui assistiamo non avviene per una politica di svalutazione come si poteva fare quando si era ancora in tempo, ma per un cedimento strutturale dell'economia europea mentre il debito dell'Eurozona cresce. Il tutto semplicemente frutto delle politiche scellerate dell'UE. 

Per altro riguardo la BCE bisogna tener presente il vincolo del trattato economico europeo sul controllo dei prezzi che quindi ha impedito di abbassare i tassi e indurre svalutazione quando era il caso , concetto marxista socialista trasposto pienamente nel Trattato di Lisbona, ma su tutto questo
ci ritorneremo presto.

Un saluti a tutti i numerosi lettori silenti che ci seguono, non sappiamo chi siete, ma sappiamo che ci siete e vi ringraziamo per la vostra partecipazione e per la vostra stima.

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