Debito Pubblico Italiano

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mercoledì 15 febbraio 2012

Il globalista Mario Monti e la lezione di democrazia.......



Diciamocelo, pur essendo finalmente orgogliosi di una degna rappresentanza istituzionale, suona davvero male parlare di democrazia da chi non è mai stato indicato dal popolo come rappresentante pubblico, pur avendone più volte rivestito delle cariche a cominciare da istituzioni europee calate dall'alto.

La risposta di Monti è elegante e divertente, ma si scontra con vecchie e note critiche dei parlamentari inglesi che a parere di chi scrive hanno pienamente ragione. L'integrazione non la puoi certo forzare, non basta dargli una moneta, una bandiera e un mercato unico, Yougoslavia docet. Certo ha ragione Monti quando dice che essa deve passare dalla democrazia e che sarebbe negativo se l'integrazione europea venisse percepita dalla cittadinanza come antidemocratica, ma del resto son proprio le istituzioni europee ad essere prive di rappresentanza popolare. Questa globalizzazione e l'Unione Europea ci sono state calate dall'alto in modo arrogante da questa Troika globalista, così come le sue politiche e la sua costosissima e inutile burocrazia, giocando sulla testa di milioni di persone per seguire con fanatismo iperidealistiche visioni del mondo.
Si pensi ai referendum popolari sulla Costituzione Europea sonoramente bocciati, sospesi dopo le prime bocciature a causa di sondaggi palesemente negativi e in seguito rifilata sotto forma di Trattato di Lisbona e la povera Irlanda che nel parlamento Europeo non conta niente, costretta a votare per la seconda volta dopo il no al Trattato, perché la prima risposta non era quella giusta.
Ecco come tutti questi discorsi sulla democrazia Europea cozzino in modo palese con la realtà delle istituzioni Europee.

Per altro lo stesso parlamento europeo di cui parla Monti, non ha grandi poteri. Da mero ruolo consultivo se ne è distaccato veramente di poco. Sono stati aumentati un po' i poteri del parlamento, ma servono i 2/3 del parlamento solo per presentare un disegno di legge, così come non esistono particolari meccanismi di sfiducia verso gli organi della commissione. La commissione e i commissari europei sono inoltre smaccatamente autoreferenziati all'interno di una lobby precostituita priva di rappresentanza civile. Alla faccia della democrazia.
Se non bastasse le piccole nazioni come Irlanda, Portogallo e Grecia sono scarsamente rappresentate date le loro dimensioni e i risultati si vedono... cosa peraltro diametralmente opposta agli USA, ma anche alla Svizzera potremo dire, dove ogni stato, o ogni cantone, ha lo stesso peso.

E' giusto così. Il meccanismo elettorale degli USA con i grandi elettori in altre parole, tutela le minoranze. Fu fatto di proposito a questo scopo, evitando la dittatura della maggioranza e rappresentando egualmente il più possibile l'intero elettorato e ogni singolo stato.
L' Europa più che gli USA o l'USE ( United States of Europe ) ricorda molto più l'URSS ovvero l'EURSS e anche in questo caso i pessimi risultati parlano da soli...........
Spesso gli Americani si vantano del fatto che non sono una democrazia ( nel senso di democrazia parlamentare ) ma una Repubblica, e hanno ragione a farlo. La democrazia parlamentare è la via verso il Socialismo diceva Stalin e non solo lui.....

Più che darla, Monti l'ha ricevuta una lezione di democrazia da quel bastione di democrazia in Europa che si chiama Inghilterra e che ha sconfitto con l'America sia il nazismo che il comunismo, comunismo è da dire, che è rientrato dalla finestra della UE.

I pessimi architetti di questa globalizzazione e di questa Europa, di democratico hanno davvero poco da insegnare.

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