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domenica 17 maggio 2020

The Division e l'analisi di una crisi sistemica nazionale per epidemia

Articolo del 1 Aprile 2020
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Come passare al meglio il tempo libero in quarantena durante una pandemia globale ?

Ovviamente giocando a The Division, ambientato durante una Pandemia letale che colpisce gli USA 



Dopo l'11 Settembre 2001 il governo Americano iniziò realmente a studiare diversi scenari di reazione ad attacchi terroristici o di guerra. Una domanda imperativa fu: quanto tempo una città moderna come New York potrebbe resistere isolata dalle forniture ? La risposta giunse fragorosamente durante un periodo di promozioni nel periodo Natalizio che ebbe un grandissimo successo. I Supply Chain Manager, i manager delle forniture logistiche, non avevano calcolato l'enorme domanda a cui andarono incontro, causando un veloce deperimento delle forniture nei negozi. La risposta fu 3 giorni. In 3 giorni una città moderna come New York svuotò gli scaffali dei supermercati e dei magazzini dei distributori. Ci volle una settimana almeno per tornare a vedere le merci nei negozi. Gettando un'oscura gelida ombra agli analisti del governo, quel giorno prese il nome di Black Friday.


Scritto con estrema competenza da Tom Clancy, brillante analista geopolitico e consigliere di diversi Presidenti Americani dai tempi di Ronald Reagan e altrettanto ben realizzato dai ragazzi di Ubisoft, anche se ci vorrebbero più dialoghi e spessore del protagonista, The Division mostra tutte le criticità legate alle epidemie nella società moderna in una città come New York e nel seguito Washington.

Questo perchè complice anche la globalizzazione sfrenata, viviamo in un'economia cosiddetta Just in Time, ossia in cui per abbattere al massimo i costi, le scorte sono molto basse e le merci vengono consegnate in continuo tramite le Supply Chains globali, le forniture globali. Un sistema così complesso che neppure noi riusciamo a comprendere del tutto, ma anche estremamente fragile come chi scrive denuncia dal 2009.

Lo scenario peggiore che fu trovato da questi studi fu quello delle Epidemie e del Bio Terrorismo come dimostrò il progetto di studio DarkWinter. A seconda della gravità ad un certo punto l'epidemia avrebbe coinvolto gli addetti alla logistica e le infrastrutture provocando un fallimento a cascata di tutti i servizi.

Le procedure illustrate da Tom Clancy, corrispondono agli scenari di reazione USA e NATO e sono devo dire anche quelli realmente visti negli USA in questi giorni e in parte in Italia, ossia prima un approccio moderato, poi via via sempre più aggressivo di lockdown cittadino, contenimento, quarantene ecc. ecc. sino ai disordini civili, le rivolte e le bande armate per la scarsità di beni di prima necessità ( Nota: scenario ipotetico non è detto debba succedere nella realtà, ma bisogna studiare tutte le eventualità ).

Bisogna anche dire a difesa delle misure di lockdown, che in caso di Pandemia Letale, gli infetti devono effettivamente stare in rigida quarantena, cominciando con l'autoisolamento sino ai campi di quarantena. In queste zone si studia il virus, si fa il possibile per aiutare la gente, ma chi tenta di scappare da una zona di quarantena in questi casi, è autorizzato l'uso letale di armi da fuoco. Questo perchè fondamentalmente pur comprendendo il dramma personale, quelle persone sono, possono essere in certi casi come bombe di distruzione di massa ambulanti.

Da qui ci riallacciamo al discorso che facevo più di 1 mese fa, quando a Codogno auspicavo un cordone militare di sicurezza, perimetrando la zona con varchi militari biologici e lavaggi antisettici per le consegne necessarie, cosa che invece non c'è stata, e i militari sono stati usati grossomodo come vigili... lo hanno fatto al meglio ma le disposizioni erano quelle e più di tanto non potevano fare oltre alla scarsità di risorse.
I supemercati e i generi alimentari si esaurirono rapidamente infatti anche a Codogno e la città restò isolata per almeno 10 giorni. In questo periodo la gente affamata naturalmente violò il perimetro per procurarsi degli alimenti. Solo in seguito si trovò un modo per effettuare nuovamente le consegne di merci.
Questo ha portato in sostanza l'espansione e la diffusione dell'epidemia.
Per non parlare poi delle scellerate politiche di mancato contenimento di chi veniva dalla Cina.

Naturalmente l'uso del fuoco è l'ultima delle risorse, la gente andrebbe prima di tutto riaccompagnata all'interno delle zone di quarantena, ma se parliamo di patogeni molto pericolosi, questo è.
In Italia come in America, non sapevamo del tutto che tipo di virus era, ma chi deve sapere, sapeva benissimo dei pericoli, così trasmessi dall'Intelligence USA anche all'Italia già a fine Dicembre 2019, così come la natura di arma biologica di questo virus cinese fatto in un laboratorio di Wuhan. Nello scenario preso in considerazione da Clancy però virus è molto più letale, al 90% tipo Ebola, nella realtà invece Sars Cov 2, è molto, molto più bassa, men che meno poi se Ospedalizzata. Questo almeno dalle fonti ufficiali.... la gestione del panico diffuso è molto critica per evitare disordini e superare al meglio l'epidemia, e anche questo aspetto viene affrontato e descritto molto bene nel gioco.

Clancy ci illustra e ci mette nei panni di un agente segreto ai diretti ordini del Presidente degli Stati Uniti, facente parte di un'agenzia altamente segreta chiamata The Division, La Divisione. La Divisione è un corpo sceltissimo e segreto di agenti sparsi su tutto il territorio Americano, e non solo a dire il vero, con il compito di ultima linea di difesa in caso di crollo della civiltà, per guerre, epidemie ecc, con il compito di assicurare la continuità di governo e la difesa dei civili, occupandosi anche di riattivare le infrastrutture.

Molto suggestivo e ispirato alla realtà, aiuta a riflettere, e probabilmente un'organizzazione del genere esiste davvero, certamente negli USA e direi anche nella NATO. Per quanto nel gioco il virus ribadiamo è molto più letale.

Se ci pensiamo alla fine l'Italiana Gladio, NATO Stay Behind era proprio qualcosa del genere e di per sé era quindi una cosa buona.

Il concetto di economia Just in Time, è stato applicato anche alla sanità e a molte altre cose, dove grossomodo serve la media del traffico di pazienti o altro, ma non ha “scorte” per le emergenze o se le ha sono minimali e di gran lunga inferiore alle necessità della popolazione in caso di disruption ossia rottura delle linee di approviggionamento, in caso di disastro o guerra. E questo fondamentalmente perchè gli algoritmi impiegati sono gli stessi.
20-40 anni fa però, chi governava le nostre nazioni, la guerra l'aveva vista, e infatti i sistemi sanitari e non solo quelli, erano molto più solidi.

Urge una notevole riconsiderazione di tante questioni. Sebbene positivo tornare ad investire nei nostri paesi piuttosto che fare tutto in Cina, la cosa forse anche più fondamentale è in realtà aumentare la quantità di scorte di magazzino.
Questione così critica che forse andrebbe stabilito per legge, e per una buona volta sarebbe una legge fatta con criterio anche se poi si pone il problema di come renderla effettiva con il minor impatto possibile sulla libertà economica e imprenditoriale. Magari un approccio maggiormente promozionale, piuttosto che repressivo potrebbe dimostrarsi particolarmente efficace. Ad esempio tramite riduzioni fiscali, meccanismi di compensazione e veri e propri contributi finanziari per chi incrementa le scorte di magazzino.

- John Liberty

Di seguito nei commenti un video molto esplicativo e ben fatto sugli effetti di crollo a cascata dei servizi durante un'epidemia grave nell'epoca moderna.

Riportiamo anche qui il Link:

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