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giovedì 21 maggio 2020

UK, USA, Sanità e Immigrazione: la confusione degli Italiani


29 Marzo 2020


5000 Italiani rientrano dal Regno Unito nelle ultime 2 settimane, la maggioranza lamentando scarsa assistenza.

E certo, sono perlopiù gente che stavano tutti quanti a nero o perlomeno senza mettersi in regola... chi è residente col cavolo che se ne torna ! Non certo per questa ragione ecco.

E cari miei è inutile che fate gli schizzinosi e ve la prendete, è così. Alla fine li sgamo tutti.
Ognuno fa le sue scelte e va bene. Ma la realtà su molti di voi è che non volete ascoltare, e neppure leggere.... Una cosa dire ok ho scelto di fare così, ognuno fa le sue scelte, altra dire cose che non stanno nè in cielo, nè in terra, e che sono solo frutto di ignoranza. E scusate se a volte sono un po' duro di toni, ma mi sono davvero stancato di tante stupidaggini.
Adesso vi spiego come realmente stanno le cose, in linea di massima vale anche per gli USA.

I casi possono solo essere due, o si lavora a nero, oppure da non residenti sfruttando nel caso degli UK gli accordi Europei di Shengen, che significa che si lavora IN TRASFERTA con tutto quanto ne consegue. Non so come altro spiegarvelo.
Tra l'altro molti neppure lo comunicano all'ASL che stanno all'estero, e quindi hanno difficoltà pure con la sanità italiana per il pagamento delle spese sanitarie, e vai che sono almeno 10 anni che dicono agli Italiani di comunicare quando vanno all'estero !
Mi sono francamente rotto le scatole di tanta arrogante ignoranza. Ma il mio discorso è in generale.

E credetemi che ne sono a tonnellate di furbetti italiani più o meno, che fanno così, soprattutto i provinciali ma vabbè a volte anche di città, vengono in America o Londra, fanno le cose non fatte bene, pensano che sia come in Italia che li devono mantenere, prendono legnate sui denti, tornano in Italia e parlano male dell'America e dell'Inghilterra. E no, scusate non ci sto. Se non vi piace starci, tornatevene. Ma non diciamo fesserie campate in aria.

- 2 Poi c'è anche chi da quasi 10 anni sta a Londra, ha spostato la residenza lì, lavora lì, paga le tasse lì e beneficia come tutti anche dei servizi pubblici incluso la sanità.
2 anni fa non due giorni fa c'è stato il referendum per la Brexit, e c'è chi nel frattempo ha preso anche la Permanent Residence Card che è come la Green Card e/o comunque sia sta in regola.
Che altro volete sapere ? Ditemi, vedo cosa posso fare 
Ora c'è o meglio c'era ancora 1 anno di tempo per venire a Londra a cercare lavoro prima della Brexit completa, e ancora si poteva venire in cerca di lavoro, ma va da sè e vale anche per gli USA se non fai tutto quello che devi fare, sei un NON RESIDENT. Questo prima che venisse l'apocalisse cinese.... 'tacci loro.

- 3 Tutto questo per la questione come dire di immigrazione, ma come dicevo altrove ci sono varie forme di Smart Working e aggiungo tutele contrattuali aziendali, soprattutto poi per i Resident.
Se invece sei in Trasferta, è più facile che te ne torni a casa, ma anche lì alla fine dipende sempre dal tipo di lavoro e inquadramento che hai.

Tendenzialmente infatti sono contro i lavori in trasferta, proprio per questa ragione !!
Se voglio andare in un paese, mi faccio assumere lì direttamente o ancora meglio apro una mia attività. A meno che mi interessi e sia disposto ad accettare che sia solo "temporaneamente", finchè dura il contratto di lavoro.

- 4 La burocrazia è burocrazia un po' ovunque, ma ho imparato ad apprezzare molto quella Anglosassone, per la chiarezza e la semplicità relativa. Sui siti governativi è spiegato tutto molto bene, men che meno poi quello Inglese, e il personale è generalmente disponibile, ma anche quegli Americani sono buoni. Amano la chiarezza e la precisione. E non c'è spazio per i furbetti o comunque per chi fa le cose in modo approssimativo. Ma chi è in grado di leggere almeno l'inglese lo può scoprire da solo andando su tali siti. Il problema qua è che c'è chi non fa neppure questo. A tal punto è forte e grave questo problema, che nel nuovo sistema di punteggio per gli Skilled Workers post Brexit, la conoscenza della lingua Inglese vale per più del 70% della valutazione finale per avere un permesso di immigrazione ! Cosa peraltro che denota anche come Londra vuole continuare a mantenere rapporti buoni con il resto dell'Europa, ma scemando un po' di più chi arriva.

God Save the Queen and Bless America ! 

- John Liberty

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