Debito Pubblico Italiano

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venerdì 29 maggio 2020

Trump contro gli abusi e censure di Twitter, Facebook, Google


Il Presidente Trump firma un executive order contro la censura sulle piattaforme social, abolendo una vecchia legge degli anni '90 in attesa della ratifica definitiva del Congresso. E fa benissimo, finalmente !

Milano Finanza, e non solo loro, accennano alla questione, ma avrebbero dovuto mettere anche la traduzione del Procuratore Generale degli Stati Uniti d'America che ne spiega le motivazioni.

La vecchia legge era ed è decisamente da aggiornare. Ed è volta a contenere le evidenti censure del cartello di Silicon Valley, Google-Youtube, Facebook e Twitter contro i Repubblicani e a favore dell'estrema sinistra comunista e della propaganda comunista Cinese. Una cosa che devono aver evidentemente imparato facendo sporchi affari con il regime cinese, invece di difendere i tanto sbandierati diritti, salvo poi fare l'esatto contrario.

La vecchia legge era per promuovere lo sviluppo di internet agli albori del Web, dove chi pubblicava cose illegali o comunque poco consone, venivano semplicemente cancellate senza incolpare il sito.
Ma ormai non sono più mere bulletin board, ma veri e propri mezzi di comunicazione. E' quindi giusto nel momento in cui scelgono cosa possa essere pubblicato comportandosi da editori e neppure da semplice piattaforma di comunicazione, che se ne assumano pienamente lo status di fronte alla Legge. Prima di tutto togliendo oscene agevolazioni fiscali per quelli che ormai sono delle multinazionale che fatturano miliardi.

Secondo, rendersi responsabili di fronte alla Costituzione degli Stati Uniti che riconosce la libertà di espressione e condanna le censure sui mezzi di informazione.

Terzo, condannando l'evidente intromissione politica nella campagna elettorale, e non solo quella Americana, abusando della loro posizione dominante sul mercato di internet a favore della propaganda cinese.

Quarto, vanno resi responsabili e va contrastato anche l'enorme commercio illegale di dati personali degli utenti e violazioni della privacy, che ricordiamo in America essere particolarmente condannato da sempre. Ma Internet è stata terra di nessuno per troppo tempo al riguardo, con un potere eccessivamente sbilanciato verso le grandi società di internet. Da cui lo scandalo Cambridge Analityca è solo la punta dell'Iceberg. Zuckeberg doveva finire in carcere per un paio di anni almeno all'epoca, occasione persa.

Grazie Presidente Trump per aver ascoltato i cittadini Americani e non solo !!!

God Bless America and President Trump !

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